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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 nov 2023
NOVEMBRE 2023

2023

1/11 MER TUTTI I SANTI [P]

Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio Mt 5,9

Trascorriamo questo giorno in compagnia di tutti i Santi del Paradiso. Li invidiamo di santa invidia, e proviamo ad imitare qualcosa della loro fede e della loro carità. Il loro amore a Gesù ha portato pace qui sulla terra, in svariati modi, tanto che noi oggi godiamo della loro opera e del frutto della loro fatica.

2/11 GIO COMMEMORAZIONE di tutti i FEDELI DEFUNTI [P]

Messa 1: Gb 19,1.23-27; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40

Messa 2: Is 25,6.7-9; Sal 24; Rm 8,14-23; Mt 25,31-46

Messa 3: Sap 3,1-9; Sal 41; Ap 21,1-5.6-7; Mt 5,1-12

Perchè chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna Gv 6,40

Teniamo lo sguardo fisso su Gesù, perché la nostra fede in lui si rafforzi. Partecipiamo al desiderio dei nostri cari passati oltre la porta stretta, chiedendo al Padre che li accolga nonostante le loro debolezze. Le perdoniamo noi, le perdonerà anche lui, per far loro godere la pienezza della gioia che Gesù ha promesso a chi si unisce a lui.

3/11 VEN XXX° T.O. [II]

(mf: S. Martino de Porres, relig., † 1639)

Rm 9,1-5; Sal 147; Lc 14,1-6

Lo prese per mano, lo guarì e lo congedò Lc 14,4

Gesù osserva il malato con compassione. Il Padre suo non vuole forse dargli la vita piena? Non vuole che anche lui faccia festa per la sua Parola? Perciò Gesù ama, anche se i suoi avversari, invidiosi del suo donarsi e della sua libertà interiore, vorrebbero eliminarlo. Grazie, Gesù.

4/11 SAB XXX° T.O. [II]

(m: S. Carlo Borromeo, vesc., † 1584)

Rm 11,1-2.11-12.25-29; Sal 93; Lc 14,1.7-11

I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili Rm 11,29

San Paolo soffre perchè il suo popolo in gran parte rifiuta Gesù, non lo riconosce Figlio di Dio. Il Padre è fedele, perché è amore; è fedele al suo popolo antico, gli Ebrei. Un giorno farà in modo che credano in Gesù, come noi cristiani, suo popolo nuovo, abbiamo già incominciato a credere. Con il nostro amore reciproco e la nostra unità in Gesù, li aiuteremo.

5/11 DOM XXXI° T.O. Anno A [III]

Ml 1,14 2,2.8-10; Sal 130; 1Ts 2,7-9.13; Mt 23,1-12

Chi tra voi è più grande sarà vostro servo Mt 23,11

È grande chi è responsabile di altri. Siamo grandi quando siamo responsabili gli uni degli altri. Farsi servo, poi, è una legge “naturale” dell’amore. Quando si ama qualcuno, ci si china su di lui, si desidera aiutarlo, servirlo. Lo ha fatto il Signore stesso. Voglio essere grande al modo di Gesù!

6/11 LUN XXXI° T.O. [III]

Rm 11,29-36; Sal 68; Lc 14,12-14

Quando offri un banchetto, invita poveri Lc 14,13

È forte questa esortazione del Signore. Egli vuole che il nostro amore diventi come il suo: completamente gratuito, disinteressato, libero da pretese. Il nostro cuore deve già ora anticipare quell’amore che vivremo in cielo, quando non saremo più legati a nulla di questa terra.

7/11 MAR XXXI° T.O. [III]

(Proprio dioc. TN: m: S. Prosdocimo, vesc., † sec. II)

Rm 12,5-16; Sal 130; Lc 14,15-24

Siate invece ferventi nello spirito Rm 12,11

San Paolo ci esorta a essere ferventi nello spirito. Lo saremo “tenendo alta la parola di Dio“ nella nostra vita: perciò parteciperemo attivamente agli incontri di preghiera e di formazione in parrocchia, alla Messa domenicale e, se possibile, anche giornaliera, servendo Gesù nei poveri.

8/11 MER XXXI° T.O. [III]

Rm 13,8-10; Sal 111; Lc 14,25-33

Chi non porta la propria croce, non può essere mio discepolo Lc 14,27

Cercando di servire Gesù mi sono trovato in contrasto con un mio fratello: ecco la croce.
Ho rinunciato con fatica a qualche mio desiderio e idea... Ho provato ad ascoltare il fratello e, umiliandomi, ho preso quello che diceva lui come volontà di Gesù per me. Grazie, Spirito Santo, di questo tuo suggerimento.

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9/11 GIO DEDICAZIONE della BASILICA LATERANENSE [P]

Ez 47,1-2.8-9.12 opp. 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45; Gv 2,13-22

Non fate della casa del Padre mio un mercato Gv 2,16

La tua richiesta, Signore Gesù, è un grande dono: quello che facciamo nella casa del Padre tuo e nostro dovrà rivelare qualche aspetto del suo amore, della sua sapienza, della sua misericordia. Nella casa del Padre staremo in silenzio, in ascolto, in adorazione. La nostra preghiera rivelerà che egli è presente, che è amore, che sa parlare, amare e lasciarsi amare! Oggi ringraziamo per la preghiera che il nostro papa rivolge a Dio nella chiesa madre di tutte le chiese.

10/11 VEN XXXI° T.O. [III]

(m: S. Leone Magno, papa e dott., † 461)

Rm 15,14-21; Sal 97; Lc 16,1-8

Rendi conto della tua amministrazione Lc 16,2

L’uomo non è padrone di nulla. Io non sono padrone nemmeno della mia vita: ne renderò conto. Vorrei poter dire al Padre che l’ho usata per amare, per donarmi, per aiutare i fratelli a vivere nella pace e nella comprensione reciproca.

11/11 SAB XXXI° T.O. [III]

(m: S. Martino di Tours, vesc., † 397)

Rm 16,3-9.16.22-27; Sal 144; Lc 16,9-15

Nessun servitore può servire due padroni Lc 16,13

Grazie, Gesù, che parli chiaro, senza compromessi. Quando sono libero da desideri terreni; da interessi di profitto, di far bella figura e voler primeggiare, posso dedicarmi veramente e pienamente a te, che sei la luce, la pace e la vita vera, per il bene comune.

12/11 DOM XXXII° T.O. Anno A [IV]

Sap 6,12-16; Sal 62; 1Ts 4,13-18; Mt 25,1-13

In verità io vi dico: ”Non vi conosco“ Mt 25,12

Quale parola peggiore di questa potrei udire, e proprio da Colui che mi conosce più di me stesso, che mi ama infinitamente, teneramente, eternamente? Dimentico talvolta questo amore, e allora la lampada del mio affetto verso di lui si spegne. Oggi l’assemblea domenicale me la ravviverà, con l’aiuto della presenza di ogni fratello, della sua preghiera e del suo canto.

13/11 LUN XXXII° T.O. [IV]

Sap 1,1-7; Sal 138; Lc 17,1-6

Se si pentirà, perdonagli Lc 17,3

Quale grande passo ha fatto chi viene a chiedermi perdono!
Per capirlo basta che pensi alla fatica che farei io. Chi riconosce il proprio peccato e si umilia, chiedendo perdono al fratello nel nome di Gesù, è già perdonato e riaccolto nel cuore del Padre: se non lo perdonassi, rimarrei fuori io da quel cuore…

14/11 MAR XXXII° T.O. [IV]

Sap 2,23 – 3,9; Sal 33; Lc 17,7-10

Dio ha creato l’uomo… immagine della propria natura Sap 2,23

Grazie, Padre, di aver creato l’uomo e la donna a tua immagine e somiglianza. La tua vera immagine, però, è visibile in pienezza in Gesù di Nazaret. Donaci sapienza per conservare questa immagine, per servirla e rispettarla, sia in noi stessi che nei fratelli di fede, e in tutti gli uomini.

15/11 MER XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Alberto Magno, vesc. e dott., † 1280)

Sap 6,1-11; Sal 81; Lc 17,11-19

Chi custodisce le cose sante sarà riconosciuto santo Sap 6,10

Quali sono le cose sante da custodire? Tutti i doni di Dio: la fede, la speranza, l’amore, la Parola, i sacramenti, il nostro corpo e la nostra mente. Tutto è da custodire in santità! Non copriremo nulla e nessuno con l’impudicizia e la vanità.

16/11 GIO XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Margherita di Scozia, † 1093; S. Geltrude, verg., † 1302)

Sap 7,22 8,1; Sal 118; Lc 17,20-25

Il regno di Dio è in mezzo a voi Lc 17,21

Regno di Dio è il luogo dove si vive in obbedienza a Dio, è là dove le persone si aiutano come fratelli di Gesù. Regno di Dio è là dove c’è il re mandato dal Padre, il Figlio suo Gesù Cristo. Egli è dentro di me? Allora io sono suo regno. È in mezzo a noi? Allora noi siamo il regno suo.

17/11 VEN XXXII° T.O. [IV]

(m: S. Elisabetta d’Ungheria, relig., † 1231)

Sap 13,1-9; Sal 18; Lc 17,26-37

Dalla bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore Sap 13,5

La Parola di oggi ci suggerisce una bella preghiera: guardando dalla finestra o facendo una passeggiata, osserveremo le montagne e la loro stabilità, le nubi mosse dai venti, gli alberi e i loro frutti, gli uccellini che sfrecciano nel cielo gioiosi. Stupiti e riconoscenti diremo: “Grazie, o Padre, della tua stabilità, della tua fantasia, della tua sapienza, delle tue leggi che regolano l’universo, e di come provvedi a tutte le tue creature...”.

18/11 SAB XXXII° T.O. [IV]

(mf: Dedicazione della Basilica dei Ss. Pietro e Paolo)

Sap 18,14-16;19,6-9; Sal 104; Lc 18,1-8;

A Trento: Dedicazione della Basilica Cattedrale [P]

1Re 8,22-23 opp. 1Pt 2,4-9; Sal 83; Lc 19,1-10

Gesù alzò lo sguardo Lc 19,5

Gesù si accorse che Zaccheo voleva vederlo. Egli intuisce ogni nostro moto interiore di stima verso di lui e il desiderio del suo sguardo. Quando lo cerchiamo e facciamo passi concreti in questa direzione, come ha fatto Zaccheo, ci riempie della sua pace e della sua gioia, una gioia mai sperimentata prima. Grazie, Gesù.

19/11 DOM XXXIII° T.O. Anno A [I]

Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30

A uno diede cinque talenti Mt 25,15

Gesù ci ha donato qualità naturali e beni spirituali, secondo le nostre capacità, e desidera che li impieghiamo per lui e per il suo regno. Al suo ritorno ce ne chiederà conto, vorrà vedere se li abbiamo fatti fruttificare. Se, per amor suo, l’avremo fatto, egli ci ricompenserà, come sa fare con i suoi servi fedeli.

20/11 LUN XXXIII° T.O. [I]

1Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64; Sal 118; Lc 18,35-43

La tua fede ti ha salvato Lc 18,42

Ora il cieco vede, e non è più mendicante. La sua fede gli aveva fatto gridare il nome di Gesù, anche se gli altri lo sgridavano. La sua fede lo ha fatto balzare in piedi quando lo hanno chiamato. La sua fede gli ha dato coraggio di chiedere ciò che non aveva chiesto a nessun altro prima di allora. Quella fede gli ha dato libertà e gioia di vivere, e ora gli dona gioia di morire con Gesù.

21/11 MAR XXXIII° T.O. [I]

(m: Presentazione della B. V. Maria)

2Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10

Lo accolse pieno di gioia Lc 19,6

Chi è costui? Un peccatore, un gran peccatore, da cui tutti cercano di stare lontani. Ma egli ha già cominciato ad amare Gesù, quindi non è più peccatore. Somiglia già al ladrone in croce, anche se nessuno lo sa. La sua vita è già cambiata, e cambierà anche il suo agire, a esempio di tutti.

22/11 MER XXXIII° T.O. [I]

(m: S. Cecilia, verg. e mart., † 250 ca)

2Mac 7,1.20-31; Sal 16; Lc 19,11-28

Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme Lc 19,28

Fanno tutti fatica a salire. Gesù dà l’esempio con la sua decisione.
Lui solo sa che cosa l’aspetta lassù, nella città santa. Affretta il passo, perché desidera bere il calice preparato per lui dal Padre, che a tutti vuol donare salvezza. Questa salita l’ha compiuta, cantando, Cecilia, la vergine martire di Roma.

23/11 GIO XXXIII° T.O. [I]

(mf: S. Clemente I, papa e mart., † 101; S. Colombano, abate, † 615)

1Mac 2,15-29; Sal 49; Lc 19,41-44

Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata Lc 19,44

Gesù ha gli occhi bagnati.
Le lacrime scendono ancora, per lasciarci vedere la gravità di ogni nostro rifiuto di lui, volontario o involontario. Egli piange, perché la città di Gerusalemme non lo ha voluto. Quando io oggi farò di testa mia, invece che secondo la sua Parola, piangerà ancora.

24/11 VEN XXXIII° T.O. [I]

(m: Ss. Andrea Dung-Lac, sac. e Compagni, martiri vietnamiti, 16°-18° sec.)

1Mac 4,36-37.52-59; salmo: 1Cr 29,10-12; Lc 19,45-48

Tutto il popolo pendeva dalle sue labbra Lc 19,48

Le parole che uscivano dalla bocca di Gesù attiravano l’attenzione di tutti. Donavano sapienza ed erano pronunciate anche con tanto amore per il Padre e per i poveri e i sofferenti, anche per quelli che soffrivano per il loro peccato.
Mi unisco a quel popolo per ascoltare la voce di Gesù!

25/11 SAB XXXIII° T.O. [I]

(mf: S. Caterina di Alessandria, verg. e mart., † sec. III-IV)

1Mac 6,1-13; Sal 9; Lc 20,27-40

Quelli giudicati degni della vita futura... sono uguali agli angeli Lc 20,36

Chissà come sono gli angeli! Sono belli, perché non pensano a se stessi. Sono sempre intenti a cantare la gloria di Dio. Potrò io essere uguale agli angeli? Comincerò ad imitarli, cantando con la vita, con le opere di amore, con la voce, la bellezza del Padre e del Figlio.

26/11 DOM XXXIV° T.O.  N.S. GESU’ CRISTO, RE dell’UNIVERSO
Anno A [P]

Ez 34,11-12.15-17; Sal 22; 1Cor 15,20-26.28; Mt 25,31-46

È necessario che egli regni 1Cor 15,25

È necessario! Sì, perché deve venire il regno di Dio per completare la vita degli uomini. Finché essi non ubbidiscono al re, non si compie la bellezza del loro vivere come il Padre l’aveva pensato all’inizio.
Vieni, Gesù: sono pronto ad ubbidirti, perché risplenda la tua regalità, e perché noi uomini formiamo quella società che somiglia al tuo paradiso.

27/11 LUN XXXIV° T.O. [II]

Dn 1,1-6.8-20; salmo: Dn 3,52-56; Lc 21,1-4

Ha gettato tutto quello che aveva per vivere Lc 21,4

La vedova povera, che passava inosservata a tutti, ha dato gioia a Gesù, che ha visto nel suo povero gesto la ricchezza del suo cuore. Oggi è lei a dare anche a me decisione di compiere piccoli gesti di amore, che passino inosservati a tutti, ma non a lui.

28/11 MAR XXXIV° T.O. [II]

Dn 2,31-45; salmo: Dn 3,57-61; Lc 21,5-11

Quando sentirete parlare di guerre non vi terrorizzate Lc 21,9

Signore Gesù, tu sai che siamo fragili e abbiamo paura della sofferenza. Ci affidiamo a te, che ci doni Spirito di fortezza e di sapienza per esserti fedeli quando la nostra fede in te sarà contrastata. Coltiveremo l’amore per te, perché “nell’amore non c’è timore”.

29/11 MER XXXIV° T.O. [II]

Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28; salmo: Dn 3,62-67; Lc 21,12-19

Avrete occasione di dare testimonianza Lc 21,13

Gesù sa che la persecuzione dei suoi discepoli non sarà una disgrazia. Quando avranno da soffrire o morire a causa del suo nome, è allora che la loro testimonianza risplenderà. Dicevano i primi cristiani: “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”! Per questo molti credenti aspirano persino al martirio, tanto è forte il desiderio di far conoscere la bellezza e sapienza del Signore Gesù Cristo.

30/11 GIO S. ANDREA, Ap. [P]

Rm 10,9-18; Sal 18; Mt 4,18-22

Lasciarono la barca e il loro padre, e lo seguirono Mt 4,22

Uno di quelli è Andrea. Egli comincia subito con decisione e libertà il cammino dietro a Gesù. È un cammino che lo rende fratello di tutti, figlio di Dio, capace di donare la luce del vangelo ai pagani.
È un cammino che si compirà anche per lui con la croce, come per il suo Signore e Maestro.

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