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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 set 2026
SETTEMBRE 2026

2026

1/9 MAR XXII° T.O. [II]

1Cor 2,10-16; Sal 144; Lc 4,31-37

Gesù gli ordinò: «Esci da lui!» Lc 4,35

Il comando non è dato all’uomo che bestemmia contro Gesù, ma allo spirito che lo possiede e lo fa parlare in tal modo. L’uomo non è creato per essere dimora dello spirito che bestemmia. La bocca dell’uomo deve esprimere la lode di Dio e la benedizione per tutti. Gesù, e solo lui, può liberare e risanare i cuori e le menti rovinate da quello spirito.

2/9 MER XXII° T.O. [II]

1Cor 3,1-9; Sal 32; Lc 4,38-44

Siamo collaboratori di Dio 1Cor 3,9

Quale gioia per l’apostolo poter dire questo! Essere collaboratore di Dio significa vivere la stessa vita divina, donare il suo amore con la nostra mente, le nostre parole e le nostre mani. Ma significa anche che il vero protagonista non siamo noi, ma è lui. È lui da ringraziare e da lodare. Noi, semmai, siamo solo poveri e deboli aiutanti.

3/9 GIO XXII° T.O. [II]

(m: S. Gregorio Magno, papa e dott., † 604)

1Cor 3,18-23; Sal 23; Lc 5,1-11

Voi siete di Cristo e Cristo è di Dio 1Cor 3,23

L’apostolo Paolo vuole impedire che i cristiani si aggrappino a lui o a un altro apostolo. È Gesù che li salva, è Gesù che è stato crocifisso per loro e per loro è risorto. Guai se lasciano Gesù in secondo piano e si affezionano all’uomo che ha dato loro il Vangelo. Tutto l’amore dev’essere destinato a Gesù, altrimenti si rischia di dividere la Chiesa santa di Dio.

4/9 VEN XXII° T.O. [II]

(Proprio dioc. TN: mf: B. Mario Borzaga, mart., † 1960)

1Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5,33-39

Il vino nuovo in otri nuovi Lc 5,38

Io faccio nuove tutte le cose” dirà Gesù. E può farlo, perché lui è nuovo, del tutto nuovo. Non si è mai visto nessuno come lui. Stare con lui è una novità, e quindi sarà necessario accettare abitudini che non abbiamo mai praticato.
Tu ci darai il tuo Spirito, Signore Gesù, per suggerirci nuovi modi di essere e di fare, che ti diano spazio in questo mondo sempre vecchio.

5/9 SAB XXII° T.O. [II]

1Cor 4,6-15; Sal 144; Lc 6,1-5

Il Figlio dell’uomo è signore del sabato Lc 6,5

Il sabato è il giorno della gioia di Dio, che in questo giorno ha completato la sua opera con la creazione dell’uomo. Il creato preparava l’ambiente per l’uomo, e anche il riposo di Dio serve all’uomo, che rimane il centro delle attenzioni del Padre. Suo Figlio tiene in mano anche questo giorno: chiederemo a lui come viverlo, con quali gioie riempirlo.

6/9 DOM XXIII° T.O. Anno A [III]

Ez 33,1.7-9; Sal 94; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20

Se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa… Mt 18,19

I tuoi discepoli sono preziosi ai tuoi occhi, Gesù. Tu li vuoi uniti nel tuo amore, perché si veda che vivono come tu vivi con il Padre, uniti dallo Spirito Santo. Si presenteranno a lui, quindi, insieme, concordi, unanimi. Tu non potresti ascoltare due voci discordi, e nemmeno una voce orgogliosa!

7/9 LUN XXIII° T.O. [III]

1Cor 5,1-8; Sal 5; Lc 6,6-11

Togliete via il lievito vecchio 1Cor 5,7

San Paolo rimprovera con forza un comportamento dissoluto presente nella comunità di Corinto.
Chi sceglie di seguire Gesù, si lascerà cambiare da lui i desideri. Questi sono come il lievito, che cambiano tutta la pasta. Non sono per i cristiani i desideri sensuali, nemmeno se legittimati dalla parola amore. Chi li accontenta sarà allontanato dalla comunità: è scandalo, ostacolo per i pagani a credere in Gesù.

8/9 MAR NATIVITA' della B. V. MARIA [P]

Mi 5,1-4a opp. Rm 8,28-30; Sal 12; Mt 1,1-16.18-23

Il bambino generato in lei viene dallo Spirito Santo Mt 1,20

Anche nella festa della Natività di Maria il nostro pensiero va a Gesù. Infatti lei è venuta al mondo per lui, per donarlo a noi. È lui che la rende bella, importante, dimora di Dio. Di lei parla in sogno anche l’angelo a Giuseppe: ella sarà sua sposa grazie al Figlio. Per tutto questo la sua nascita ci rallegra!

9/9 MER XXIII° T.O. [III]

(mf: S. Pietro Claver, sac., † 1654)

1Cor 7,25-31; Sal 44; Lc 6,20-26

Beati voi, poveri Lc 6,20

La maggior parte delle persone sono povere e nella povertà soffrono. Agli occhi di Dio esse sono preziose: infatti sono quelle che più facilmente entrano nel regno dei cieli perché sono più pronte degli altri ad accogliere Gesù, a dargli fiducia e a seguirlo.

10/9 GIO XXIII° T.O. [III]

1Cor 8,1-7.11-13; Sal 138; Lc 6,27-38

Per noi c’è un solo Dio, il Padre 1Cor 8,6

Molti idoli occupano il cuore degli uomini. Ognuno di essi propone e giustifica un vizio, e ogni vizio fa soffrire chi lo pratica e chi gli sta vicino. Noi consideriamo nostro Dio unicamente il Padre, che Gesù ci ha fatto conoscere. Da lui siamo amati, e grazie a lui amiamo e trasformiamo il mondo in luogo fraterno.

11/9 VEN XXIII° T.O. [III]

1Cor 9,16-19.22-27; Sal 83; Lc 6,39-42

Un discepolo non è più del maestro Lc 6,40

Se qualcuno volesse insegnare a Gesù, che succederebbe? Egli lo dovrebbe allontanare, come ha allontanato Satana quando lo tentava. Gesù, infatti, non è stato mandato dal Padre ad imparare dagli uomini: lui solo conosce il Padre e la sua volontà.

12/9 SAB XXIII° T.O. [III]

(mf: Ss.mo Nome di Maria)

1Cor 10,14-22; Sal 115; Lc 6,43-49

Noi siamo, benché molti, un corpo solo 1Cor 10,17

San Paolo lo dice parlando di chi mangia il Pane eucaristico. È un unico pane, quello che mangiamo, il pane della benedizione, e perciò diventiamo un corpo solo, quello di Cristo. Mistero grande, mistero della fede, che diventa mistero della carità. Quel Pane ci fa fratelli e ci tiene uniti, santamente uniti!

13/9 DOM XXIV° T.O. Anno A [IV]

Sir 27,30 - 28,7; Sal 102; Rm 14,7-9; Mt 18,21-35

Così il Padre mio farà con voi... se non perdonerete di cuore Mt 18,35

Gesù conclude il racconto di una parabola. A lui preme la nostra salvezza, salvezza dal male, che insidia sempre il cuore. Se in esso non c’è lo stesso amore che Dio ha per noi, noi soffriamo, perché ci manca qualcosa di molto importante. Per questo motivo perdonare è questione di vita o di morte.

14/9 LUN ESALTAZIONE della S. CROCE [P]

Nm 21,4-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77; Gv 3,13-17

Chiunque crede in lui ha la vita eterna Gv 3,15

Gesù è sulla croce per attirare il nostro sguardo, uno sguardo non solo di compassione, bensì di desiderio di avere lo stesso amore con cui egli si offre al Padre. L’attrazione verso Gesù crocifisso è vita eterna, cioè divina: è vivere lo stesso amore del Dio della vita!

15/9 MAR B. V. Maria Addolorata (m) [P]

Eb 5,7-9; Sal 30; Gv 19,25-27 opp. Lc 2,33-35

Per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito Eb 5,7

La liturgia di oggi accompagna la festa di ieri. Sotto la croce sta, in piedi, Maria, la Madre.
Ella partecipa al dono che il Figlio fa di sé al Padre abbandonandosi a lui pienamente. E così noi possiamo vedere in lei la vita eterna, l’amore perfetto, divino. Ella lo riceve, mentre lui lo dona, e così pure lei è esaudita nei desideri più profondi e santi.

16/9 MER XXIV° T.O. [IV]

(m: Ss. Cornelio, papa, † 253 e Cipriano, vesc., martiri, † 258)

1Cor 12,31 - 13,13; Sal 32; Lc 7,31-35

La carità non avrà mai fine 1Cor 13,8

Ascoltiamo sempre volentieri la pagina che ci offre oggi San Paolo. La carità! È l’amore con cui Dio ci ama e di cui egli ci riempie, perché anche noi amiamo con la sua stessa gioia. Il vero amore non ha fine: nulla lo ferma, né la cattiveria né l’invidia né l’ira degli altri. Non smette nemmeno con la morte: ci accompagna quando saremo nel cuore del Padre.

17/9 GIO XXIV° T.O. [IV]

(mf: S. Roberto Bellarmino, vesc. e dott., † 1621)

1Cor 15,1-11; Sal 117; Lc 7,36-50

Lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo Lc 7,46

Gesù vuol aiutare il fariseo a osservare e ragionare correttamente. La donna, che gli ha profumato i piedi, ha compiuto atti di amore concreto per il Figlio di Dio. Era peccatrice? Ora non più, perché nel suo cuore vive l’amore di Dio. Lui invece, pur essendo fariseo, è stato capace solo di giudicare e condannare. Nel suo cuore è presente solo il buio.

18/9 VEN XXIV° T.O. [IV]

1Cor 15,12-20; Sal 16; Lc 8,1-3

Ora, Cristo è risorto dai morti 1Cor 15,20

È la verità che cambia la vita e cambia la storia. La risurrezione di Gesù dai morti è promessa e garanzia di una vita nuova presente sulla terra. È una nuova porta aperta per noi. Non siamo più sotto l’incubo della morte, perché vediamo, prima e dopo di essa, la luce nuova. I dominatori del mondo non sono più padroni della nostra vita.

19/9 SAB XXIV° T.O. [IV]

(mf: S. Gennaro, vesc. e mart., † sec. IV; Proprio dioc. TN: mf: S. Adelpreto, vesc. † 1172)

1Cor 15,35-37.42-49; Sal 55; Lc 8,4-15

A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio Lc 8,10

A voi sì, agli altri non ancora. Chi può conoscerli? I discepoli di Gesù. Dato che lo amano e lo seguono, stanno già entrando nel regno di Dio, e quindi lo sperimentano. Chi non fa passi per stare con lui, non può averne nemmeno l’idea.

20/9 DOM XXV° T.O. Anno A [I]

Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20-24.27; Mt 20,1-16

Quello che è giusto ve lo darò Mt 20,4

Una parabola meravigliosa! Dio adopera tutti gli uomini, e a tutti dà, non in base a ciò che essi hanno fatto, ma in base al fatto che gli hanno ubbidito e sono diventati suoi collaboratori. Ad ognuno dà il massimo: non può dare di meno. Il suo dono non sarà mai dimezzato.

21/9 LUN S. MATTEO, Ap. ed Ev. [P]

Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13

Seguimi Mt 9,9

Questa parola, «Seguimi», l’hai udita ancora, e risuona in te. Hai provato molte volte a realizzarla, e ogni volta ti sei accorto di aver solo iniziato, ma anche di aver ricevuto più di quanto immaginavi. Farai anche oggi un altro passo dietro a Gesù, in compagnia di san Matteo. E questo discepolo ti inviterà a sedere a tavola con lui, vicino a Gesù.

22/9 MAR XXV° T.O. [I]

Pr 21,1-6.10-13; Sal 118; Lc 8,19-21

Chi scruta i cuori è il Signore Pr 21,2

È bello sapere che il nostro cuore è sotto lo sguardo del Signore! È una consolazione e una sicurezza. Non mi preoccupo di ciò che gli altri pensano di me: il loro giudizio, sia esso cattivo o buono, non è né definitivo né importante. Non mi abbatterò né mi inorgoglirò. Mi vede Gesù, che mi ama.

23/9 MER XXV° T.O. [I]

(m: S. Pio da Pietrelcina, religioso, † 1968)

Pr 30,5-9; Sal 118; Lc 9,1-6

Diede loro forza e potere su tutti i demoni Lc 9,1

Starò vicino a chi ha l’autorità degli apostoli. Se sarò tentato o se sarò vessato dal nemico, potrò essere aiutato. Annunciano il Regno di Dio e, più poveri sono, più sicurezza mi danno. Non chiederò loro cose materiali, perché Gesù li ha mandati senza denaro e senza sacca da viaggio. Mi custodiranno e mi daranno coraggio e luce.

24/9 GIO XXV° T.O. [I]

Qo 1,2-11; Sal 89; Lc 9,7-9

Chi è dunque costui? E cercava di vederlo Lc 9,9

Erode avrebbe voluto vedere Gesù, ma non ha fatto un passo per realizzare questo desiderio. Gesù, perciò, non lo ha accontentato, come invece ha esaudito il desiderio di Zaccheo: questi si era mosso e aveva rischiato. Non mi aspetterò nulla dal Signore, se non quando mi muovo per lui.

25/9 VEN XXV° T.O. [I]

Qo 3,1-11; Sal 143; Lc 9,18-22

Pietro rispose: ”Il Cristo di Dio” Lc 9,20

Pietro è sicuro: Gesù è consacrato da Dio Padre. Infatti molte volte ha assistito ad opere divine realizzate da lui. Pietro sa chi è Gesù, ma non conosce ancora la sua missione e nemmeno la strada che percorrerà, quella della passione e della morte per mano degli uomini da lui beneficati. Non sa nemmeno che Dio, poi, lo farà risorgere.

26/9 SAB XXV° T.O. [I]

(mf: Ss. Cosma e Damiano, martiri, sec. IV)

Qo 11,9 - 12,8; Sal 89; Lc 9,43-45

Erano ammirati delle cose che faceva Lc 9,43

Sì, una meraviglia dopo l’altra. Eppure lui, Gesù, sta pensando alla sua strada, e lo dice: deve essere rifiutato dagli uomini. L’ammirazione generale è vana.
Lo attende la passione e la morte: lo hanno scritto i profeti, che non sbagliano. Tutto si compirà.
È la strada della salvezza per gli uomini, peccatori e superficiali.

27/9 DOM XXVI° T.O. Anno A [II]

Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32

Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna Mt 21,28

Una parabola raccontata per aiutare a leggere ciò che sta succedendo. I due figli sono il popolo ebreo e i popoli pagani.
Il primo a parole è disponibile, ma non si muove. Il secondo, i pagani, non promettono nulla, eppure realizzano la volontà del Padre: come il buon samaritano accoglieranno Gesù, caduto nelle mani degli uomini.

28/9 LUN XXVI° T.O. [II]

(mf: S. Venceslao, mart., † 935; Ss. Lorenzo Ruiz e Comp., martiri, † 1633-1637)

Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50

Sia benedetto il nome del Signore! Gb 1,21

Questa esclamazione benedicente è la reazione di Giobbe a quanto è successo. Satana si è scatenato contro di lui, ed egli è rimasto senza servi, senza bestiame, senza figli, ridotto al lastrico e piagato. Egli fa penitenza ed esclama: «Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!». Questa reazione è scuola per i santi. Ha fatto scuola anche a mia mamma.

29/9 MAR Ss. Arcangeli MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE [P]

Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12; Sal 137; Gv 1,47-51

Vedrete il cielo aperto Gv 1,51

Vedere il cielo aperto è più che vedere il sole. È vedere la presenza di Dio, non più nascosto. Di lui diveniamo più sicuri che se lo vedessimo con i nostri occhi. Egli potrà agire in noi, e noi godere di lui, senza impedimenti. Ciò avverrà quando riconosceremo Gesù come nostro Signore e nostro Dio!
In questo ci aiutano anche i Santi Arcangeli.

30/9 MER XXVI° T.O. [II]

(m: S. Girolamo, sac. e dott., † 420)

Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62

Tu va’ e annuncia il regno di Dio Lc 9,60

Gesù lo dice ad un discepolo che lo seguirebbe solo dopo la morte di suo padre. Ma anche suo padre attende il regno di Dio, e senza di esso la sua vita non sarebbe completa. Se una cosa è urgente e degna di attenzione, questa non è la morte, ma la vita, e la vita piena, eterna. Questa va annunciata senza ritardi.

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