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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 nov 2018
2018 B NOVEMBRE

1/11  GIO TUTTI I SANTI [P]

Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio  Mt 5,9

Oggi godiamo della santità dei nostri fratelli vissuti nella nostra stessa fede. In che consiste la loro santità? È sempre obbedienza a Gesù. Essi hanno ascoltato le stesse parole che ascoltiamo noi e le hanno vissute. Attorno a loro si è diffusa la pace, dono del Dio, Padre di tutti. Per questo nessuno fa fatica a chiamarli figli di Dio!

 

2/11  VEN  COMMEMORAZIONE di tutti i FEDELI DEFUNTI [P]

Messa 1: Gb 19,1.23-27; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40

Messa 2: Is 25,6.7-9; Sal 24; Rm 8,14-23; Mt 25,31-46

Messa 3: Sap 3,1-9; Sal 41; Ap 21,1-5.6-7; Mt 5,1-12

Gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli  Rom 8,23

Sullo sfondo della vita c’è sempre la morte, che fa paura e trasmette insicurezza, che diventa sofferenza. Per questo l’apostolo dice che gemiamo. E il gemito è continuo, anche se non ne conosciamo chiaramente il motivo. La parola della fede, però, ci rassicura: alla fine ci attende un amore grande, quello del Padre. Egli ci riconoscerà come figli suoi, perché abbiamo ubbidito al suo Figlio, a Gesù.

 

3/11  SAB  XXX° T.O. [II]

(mf: S. Martino de Porres, relig., † 1639)

Fil 1,18-26; Sal 41; Lc 14,1.7-11

Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno  Fil 1,21

San Paolo si confida con i suoi fedeli più cari. Ed è bello anche per noi sapere com’è la vita interiore dell’apostolo: in lui solo Gesù Cristo ha peso, valore, forza. E Gesù è risorto, non muore. Perciò chi vive con lui non ha timore della morte, anzi, quasi la desidera, per godere pienamente l’unione con il Signore.

 

4/11  DOM  XXXI° T.O. Anno B [III]

Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28-34

“Qual’è il primo di tutti i comandamenti?” Il primo è: ”Ascolta Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore”  Mc 12,28s

Il primo di tutti i comandamenti è quello che dà l’orientamento a tutti gli altri. È come il primo anello di una catena, quello che la tiene appesa e quello che dà il posto a tutti gli altri anelli. Ogni comando di Dio, quindi, ha la sua forza e la sua bellezza nell’amore. Tutti i comandamenti sono un dono, perché sono indicazioni per amare.

 

5/11  LUN  XXXI° T.O. [III]

Fil 2,1-4; Sal 130; Lc 14,12-14

Non fate nulla per rivalità o vanagloria  Fil 2,3

Quante tentazioni nella Chiesa! Ci sono tutte quelle che ci sono nel mondo. Ma noi abbiamo un motivo e una forza per vincerle: vogliamo far fare bella figura a Gesù, e lui ci dona il suo Spirito per tenerci uniti a sé e tra noi.

 

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6/11  MAR  XXXI° T.O. [III]

Fil 2,5-11; Sal 21; Lc 14,15-24

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù  Fil 2,5

Per conoscere Gesù non è sufficiente sapere che cosa ha detto e cosa ha fatto. È necessario vivere come lui è vissuto, coltivando il suo amore al Padre e la sua misericordia per i peccatori. E ancora più lo conosciamo quando, come lui, cerchiamo di amare i nemici.

 

7/11  MER  XXXI° T.O. [III]

(Proprio dioc. TN: m: S. Prosdocimo, vesc., † sec. II)

Fil 2,12-18; Sal 26; Lc 14,25-33

Risplendete come astri nel mondo  Fil 2,15

San Paolo ci ripete quanto Gesù stesso ha detto: “Voi siete luce del mondo”. Siamo preziosi per tutto quel mondo che pur ci è nemico: la nostra vita, quando siamo uniti a Gesù, porta novità e speranza in ogni ambiente.

 

8/11  GIO  XXXI° T.O. [III]

Fil 3,3-8; Sal 104; Lc 15,1-10

Ci vantiamo in Cristo Gesù  Fil 3,3

Vantarsi è uno di quei sentimenti che ci sorprendono di frequente. Di cosa possiamo vantarci, se abbiamo ricevuto tutto? Ci vantiamo di Gesù, colui che anima la nostra vita interiore, che dà significato ad ogni nostra azione, anche ad ogni nostra sofferenza. Riusciamo a vantarci di lui, senza superbia e senza vanagloria, quindi, perché non confidiamo in noi stessi, ma solo in lui.

 

9/11  VEN  DEDICAZIONE della BASILICA LATERANENSE [P]

Ez 47,1-2.8-9.12 opp. 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45; Gv 2,13-22

Santo è il tempio di Dio che siete voi  1Cor 3,17

Ha del coraggio, l’apostolo, ad affermare che siamo tempio santo di Dio! Ma è la verità: dato che in noi portiamo Gesù, il Santo di Dio, noi siamo il tempio, il luogo, dove chiunque può incontrarlo e può goderne la presenza. Consapevoli di questo, quanto attento sarà il nostro impegno a non compiere nulla che possa disonorarlo!

 

10/11  SAB  XXXI° T.O. [III]

(m: S. Leone Magno, papa e dott., † 461)

Fil 4,10-19; Sal 111; Lc 16,9-15

Tutto posso in colui che mi dà la forza  Fil 4,13

La povertà e la ricchezza non sono un problema per San Paolo. Egli sa sopportare l’indigenza e non si lascia tentare dall’abbondanza. Non sono le cose o il denaro che gli danno sicurezza e tranquillità. Queste gli vengono dal Signore, da Gesù: è lui il motivo di tutte le sue scelte ed è lui che gli garantisce la pace.

 

11/11  DOM  XXXII° T.O. Anno B [IV]

1Re 17,10-16; Sal 145; Eb 9,24-28;
Mc 12,38-44

Osservava come la folla vi gettava monete  Mc 12,41

Alla fine le monete vengono contate. Chi le conta, spera siano tante, perché allora sì, che si può fare molto. Così di solito. Ma Gesù ha un altro criterio, strano e nuovo. Quelle monete indicano quanto amore c’è nel popolo. Questo non lo dice il loro numero, bensì il cuore di chi le ha gettate nella cassetta. E il cuore, chi lo vede?

 

12/11  LUN  XXXII° T.O. [IV]

(m: S. Giosafat, vesc. e mart., † 1623)

Tt 1,1-9; Sal 23; Lc 17,1-6

Il vescovo deve essere santo, padrone di sé, fedele alla Parola  Tt 1,8s

San Paolo chiama vescovo chi ha ricevuto il compito di presiedere una comunità. Anche il vescovo deve essere fedele a Gesù, quindi vivere la santità di Dio, il dominio di sé e l’obbedienza agli insegnamenti del Signore, come ogni buon cristiano. Chi ha un incarico nella Chiesa, a maggior ragione sarà umile e mite, capace di ascoltare e di amare.

 

13/11  MAR  XXXII° T.O. [IV]

Tt 2,1-8.11-14; Sal 36; Lc 17,7-10

Ci insegna a vivere in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà  Tt 2,12

Grazie, Signore Gesù: la tua grazia è luce nuova, che ci dà forza per vivere nel mondo senza seguire i suoi metodi. Nel mondo tutti cercano di emergere per ricchezza e per ambizione, a costo di imporsi e di imporre. Il tuo Santo Spirito ci rivela la precarietà di tutto. Staccati dal denaro e vincendo ogni superbia, possiamo essere in pace e diffondere benessere vero.

 

14/11  MER  XXXII° T.O. [IV]

Tt 3,1-7; Sal 22; Lc 17,11-19

Egli ci ha salvati per la sua misericordia  Tt 3,5

La misericordia di Gesù è grande e bella. La vediamo oggi all’opera verso dieci lebbrosi. È gratuita, donata semplicemente perché è stata chiesta. Gesù ha salvato anche me per la sua misericordia, e non per miei meriti: mi ha concesso di seguirlo anche contro il parere del mondo che mi circonda.

 

15/11  GIO  XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Alberto Magno, vesc. e dott., † 1280)

Fm 7-20; Sal 145; Lc 17,20-25

Il bene che fai non sia forzato, ma volontario  Fm 14

San Paolo scrive a Filemone per aiutarlo a cambiare atteggiamento verso il suo schiavo, che, fuggito, si era rifugiato presso l’apostolo. Gli dà questo semplice suggerimento. Tutto quel che facciamo deve avere origine nell’amore di Gesù.

 

16/11  VEN  XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Margherita di Scozia, † 1093; S. Geltrude, verg., † 1302)

2Gv 1a.3-9; Sal 118; Lc 17,26-37

Camminate nell’amore  2Gv 6

È l’esortazione dell’apostolo san Giovanni. Quest’apostolo non s’è mai stancato di ripetere il nuovo comandamento di Gesù, che egli ha riportato nel suo vangelo e che ricorda pure in questa seconda lettera. L’amore è il distintivo del cristiano, anzi è il soffio che lo anima sempre. Chi dimentica di amare, si allontana da Dio!

 

17/11  SAB  XXXII° T.O. [IV]

(m: S. Elisabetta d’Ungheria, relig., † 1231)

3Gv 5-8; Sal 111; Lc 18,1-8

Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?  Lc 18,8

La fede, la vera fede, è troppo importante. Essa è la radice che alimenta l’amore e lo rende fedele e gratuito. A Gesù preme che sulla terra ci sia la fede, perché allora ci sarà pure il frutto della fede, la carità. Oggi io voglio rassicurare Gesù: sì, quando tornerai, troverai la fede, troverai la mia!

 

18/11  DOM  XXXIII° T.O. Anno B [I]

Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18;
Mc 13,24-32

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno  Mc 13,31

Tutto cambia. Tutto passa. Tutti muoiono, gli edifici crollano, persino la terra non è stabile e trema. Gli uomini si spaventano e vanno incontro a nuove tribolazioni. Non resta proprio nulla? Non c’è nulla di sicuro su cui impostare la nostra vita, i nostri rapporti, il nostro futuro? Oggi Gesù ci rassicura: le sue parole sono sempre roccia stabile. Appoggiati su di esse!

 

19/11  LUN  XXXIII° T.O. [I]

Ap 1,1-5; 2,1-5; Sal 1; Lc 18,35-43

Che cosa vuoi che io faccia per te?  Lc 18,41

Un cieco mendicante è stato accompagnato da Gesù. E Gesù vuole sentire la sua voce, anzi, la sua fede. Aveva già udito il grido con cui implorava aiuto da lui. Il Signore sapeva il suo desiderio, ma vuole sentirglielo pronunciare a voce alta, a testimonianza per tutti. Il cieco chiede a Gesù di vedere. E Gesù lo esaudisce: gli mostra il proprio volto!

 

20/11  MAR  XXXIII° T.O. [I]

Ap 3,1-6.14-22; Sal 14; Lc 19,1-10

Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire  Ap 3,2

Gesù stesso esorta la Chiesa. Ogni Chiesa - comunità cristiana, vive le sue difficoltà, ha le sue tentazioni, e anche i suoi peccati. Ogni Chiesa ha anche doni e capacità. Per questo l’invito è doppio: essere vigilanti per non cadere ancora nelle tentazioni, e crescere in quel bene, che è già presente e porta frutto.

 

21/11  MER  XXXIII° T.O. [I]

(m: Presentazione della B. V. Maria)

Ap 4,1-11; Sal 150; Lc 19,11-28

Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio!  Lc 19,22

Quel servo pensava male del suo padrone, aveva paura di lui e non aveva impegnato per lui la propria fatica. In pratica amava solo se stesso. Se nella Chiesa pensi solo a te stesso, la tua vita resta inutile per il regno di Dio! Faremo come gli altri due servi: quel poco che abbiamo, lo impegniamo per il nostro Signore Gesù.

 

Desideri il calendario 2019 per farne un dono a Natale? Se attendi ancora ci sarà difficile poterti accontentare!

 

22/11  GIO  XXXIII° T.O. [I]

(m: S. Cecilia, verg. e mart., † 250 ca)

Ap 5,1-10; Sal 149; Lc 19,41-44

Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata  Lc 19,44

Gesù ha pianto. Allora non è vero che tutto va bene, sempre e comunque, come vogliono farci credere certi ciarlatani. Il piangere di Gesù ci deve risvegliare. Egli ha pianto su Gerusalemme: che non debba piangere sulla nostra parrocchia, sulla mia famiglia, sulla mia anima! Riconosco oggi la realtà della sua presenza e dei suoi inviti a convertirmi.

 

23/11  VEN  XXXIII° T.O. [I]

(mf: S. Clemente I, papa e mart., † 101; S. Colombano, abate, † 615)

Ap 10,8-11; Sal 118; Lc 19,45-48

La mia casa sarà casa di preghiera  Lc 19,46

Gesù parlava del tempio, luogo di incontro con Dio Padre, cioè luogo di preghiera. Ora sono anch’io tempio, perché Gesù è presente in me. Vivrò in modo da continuare in ogni momento il mio incontro con lui. Non c’è cosa più bella che essere una ‘casa di preghiera’, una casa dove la preghiera è sempre presente e operante.

 

24/11  SAB  XXXIII° T.O. [I]

(m: Ss. Andrea Dung-Lac, sac. e Compagni, martiri vietnamiti, 16°-18° sec.)

Ap 11,4-12; Sal 143; Lc 20,27-40

Tutti vivono per lui  Lc 20,38

È bello e rassicurante sapere che Dio Padre ci considera sempre presenti a sé. La morte non cambierà nulla nel suo cuore, egli continuerà ad amarmi, sarà ancora mio Padre, e io potrò dirgli ancora grazie. Così sarà anche per te, e per tutti. Dal Padre mio voglio imparare a non lasciar morire nessuno dentro di me. Anche se qualcuno non mi può vedere, o non mi vuol vedere, per me rimane vivo e per lui offro la vita a Dio!

 

25/11  DOM  XXXIV° T.O. N.S. GESÙ CRISTO, RE dell’UNIVERSO Anno B [P]

Dn 7,13-14; Sal 92; Ap 1,5-8; Gv 18,33-37

Sono venuto nel mondo per dare testimonianza alla verità  Gv 18,37

Gesù, ti proclamiamo re. Tu sei il mio re: la tua parola è la più importante, i tuoi desideri sono quelli che anch’io voglio realizzare. Tu mi fai vedere e conoscere il vero volto del Dio dell’amore e della pace. È lui la verità, quella che sviluppa anche in me vita piena e gioia interiore. La testimonianza che mi offri di lui porta frutto in me e nella mia famiglia.

 

26/11  LUN  XXXIV° T.O. [II]

Ap 14,1-3.4-5; Sal 23; Lc 21,1-4

Questa vedova ha gettato più di tutti  Lc 21,3

È bello vedere persone distaccate dal denaro. Anzi, è bello vedere persone tutte donate a te, Padre celeste, in modo vero, non da commedianti! Purtroppo molti, tra quelli che entrano in chiesa, ti danno del loro superfluo di tempo e di fatica. Oggi voglio darti qualcosa di meglio.

 

27/11  MAR  XXXIV° T.O. [II]

Ap 14,14-19; Sal 95; Lc 21,5-11

Getta la tua falce e mieti: è giunta l’ora  Ap 14,15

È difficile il linguaggio di questo libro, l’Apocalisse. Riguardo a questa frase, però, ho sentito una bella spiegazione: chi getta la falce è Gesù e la falce è la sua croce. Chi si lascia raggiungere dalla croce e la porta su di sé, viene raccolto nel regno e difeso dalle insidie del maligno. La sua vita sarà al sicuro nel cuore del Padre!

 

28/11  MER  XXXIV° T.O. [II]

Ap 15,1-4; Sal 97; Lc 21,12-19

Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore  Ap 15,3

È il canto dei salvati, di coloro che hanno vinto le tentazioni qui sulla terra e ora in cielo esultano, perché sono davanti a Dio e all’Agnello. Ci prepariamo anche noi: facciamo ogni giorno le prove di canto, di questo canto. Ripetiamo queste parole nel segreto del cuore, ma anche nella preghiera che condividiamo con i nostri cari.

 

29/11  GIO  XXXIV° T.O. [II]

Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9; Sal 99;
Lc 21,20-28

Veri e giusti sono i suoi giudizi  Ap 19,2

Una “folla immensa nel cielo” canta così. È la folla di coloro che sono vissuti sopportando le ingiustizie del mondo, soffrendo per le decisioni dei potenti e dei cosiddetti grandi. Se questi potenti avessero ascoltato il Signore e gli avessero ubbidito, avrebbero portato sulla terra un po’ della gioia del cielo. E invece hanno seminato l’inferno. Noi cambieremo il mondo ascoltando oggi la sapienza di Dio!

 

30/11  VEN  S. ANDREA, Ap. [P]

Rm 10,9-18; Sal 18; Mt 4,18-22

Chiunque crede in lui non sarà deluso  Rm 10,11

L’apostolo Andrea ha creduto; con suo fratello Pietro si è affidato a Gesù, e la sua vita è divenuta preziosa. Credere in Gesù significa appoggiarsi su di lui, sulla sua Parola e sulla sua presenza. Quando crediamo, ci accorgiamo subito di essere beneficati: ci passano le paure, cessa la confusione, nascono pace e coraggio, germoglia la fiducia per il futuro e cresce la speranza!

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