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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 mag 2025
MAGGIO 2025

2025

01/5 GIO II° T.P. [II]

(mf: S. Giuseppe Lavoratore)

At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36
Oppure Gen 1,26 - 2,3; (o Col 3,14-15.17.23-24); Sal 90; Mt 13,54-58

Il Padre ama il Figlio Gv 3,35

In queste parole percepiamo la tua gioia, Gesù. L’amore del Padre è la tua ricchezza, la tua bellezza e la tua vita. Talora il Padre è esigente, perché non ama solo te, ma anche i peccatori che hanno bisogno del tuo sacrificio per essere salvati.
È l’amore che i cristiani vivono con coerenza anche nel lavoro di ogni giorno, sostenuti dall’esempio di San Giuseppe.

2/5 VEN II° T.P. [II]

(m: S. Atanasio, vesc. e dott., † 373)

At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15

Rispose Gesù: “Fateli sedere” Gv 6,10

Gesù parla ai discepoli. Gli avevano dato il consiglio di congedare la gente, ma Gesù non li ascolta. Congedarli? No, nel regno dei cieli non si fa così. Il pastore non manda via le pecore affamate. “Fateli sedere”, cioè invitateli a tavola. Il pane lo darete voi, lo riceverete dal Padre con la mia benedizione. Nel regno dei cieli non si usa il denaro, bensì l’amore!

3/5 SAB Ss. FILIPPO e GIACOMO, App. [P]

1Cor 15,1-8; Sal 18; Gv 14,6-14

Cristo morì per i nostri peccati 1Cor 15,3

Lo sapevano i due apostoli che Gesù era morto anche per i loro peccati. Gli hanno offerto la vita con grande riconoscenza.
E oggi pregano per noi, perché anche a noi sia concesso il perdono, e con esso una vita nuova.

4/5 DOM III° T.P. Anno C [III]

At 5,27-32.40-41; Sal 29; Ap 5,11-14; Gv 21,1-19

Venite a mangiare Gv 21,12

Dopo aver invitato i sette discepoli a gettare le reti, quando le hanno ritirate cariche di grossi pesci, ecco che li invita a mangiare. Ti aspettavi che li avesse invitati a pregare e ringraziare? Io sì, me lo sarei aspettato. E invece Gesù è semplice e umile. Si occupa anzitutto della loro situazione concreta.

5/5 LUN III° T.P. [III]

At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29

Su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo Gv 6,27

Gesù sta parlando a quelli che avevano mangiato il pane distribuito miracolosamente dai discepoli. Li esorta a non cercare tanto il cibo per lo stomaco, bensì anzitutto quello che nutre per la vita eterna. Quel pane è lui stesso, che ha avuto dal Padre garanzia di autenticità: “Su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”!

6/5 MAR III° T.P. [III]

At 7,51-59; 8,1; Sal 30; Gv 6,30-35

Vide Gesù che stava alla destra di Dio At 7,55

San Luca ci sta raccontando la testimonianza di Santo Stefano. Dopo aver parlato di Gesù davanti al Sinedrio, ecco che il diacono vede proprio Gesù risorto nella gloria: un dono con cui il Signore stesso gli dava il suo abbraccio affettuoso, un anticipo di paradiso, prima della lapidazione.

7/5 MER III° T.P. [III]

At 8,1-8; Sal 65; Gv 6,35-40

Filippo predicava loro il Cristo At 8,5

“E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo”. Nonostante la persecuzione, Filippo parla del Signore agli abitanti di Samaria. Le sue parole suscitano attenzione. Quando si parla di Gesù, il discorso è sempre interessante, è quello che ognuno attende, anche inconsapevolmente.
Gesù, tu sei un tesoro per il cuore dell’uomo!

8/5 GIO III° T.P. [III]

At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51

Solo colui che viene da Dio ha visto il Padre Gv 6,46

Gesù dice così per farsi conoscere. Egli conosce il Padre, e perciò può parlarci di lui, e noi possiamo accogliere la sua parola come vera. Egli viene da Dio, altrimenti non avrebbero mangiato in cinquemila con cinque pani soltanto. Se egli viene da Dio, lo conosce, e ce lo può dire: Dio è un Padre che ci ama.

9/5 VEN III° T.P. [III]

At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59

Gesù è il Figlio di Dio At 9,20

Che Saulo dica così è incredibile. Proprio lui, che fino a poco prima voleva impedire ai credenti in Gesù di vivere! Ma ora l’ha incontrato, ne è rimasto abbagliato, trasformato, conquistato. Ora lo dice, e lo può dire in maniera credibile.

10/5 SAB III° T.P. [III]

At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69

Pietro gli disse: “Enea, Gesù Cristo ti guarisce” At 9,34

Non è la prima volta che Pietro dice parole coraggiose. Le aveva dette allo storpio mendicante alla Porta Bella del Tempio. Adesso si trova a Lidda e, come fosse la cosa più normale al mondo, le ripete. E Gesù ripete il prodigio. È un prodigio che a noi serve per rafforzarci nella fede.

11/5 DOM IV° T.P. Anno C [IV]

At 13,14.43-52; Sal 99; Ap 7,9.14-17; Gv 10,27-30

Io do loro la vita eterna Gv 10,28

Una promessa sottovalutata da molti. Perché? Semplicemente perché non sappiamo cos’è “la vita eterna”. Io so che vita eterna è quella di Dio, di quel Dio che è amore, che è il Padre che ha mandato il Figlio a liberare gli uomini dal potere del maligno. La vita eterna è la pienezza della gioia, della pace, della santità. Gesù ci dà la vita eterna? Ci dà la vita di Dio!

12/5 LUN IV° T.P. [IV]

(mf: Ss. Nereo e Achilleo, mart., † sec. III; S. Pancrazio, mart., † 304)

At 11,1-18; Sal 41-42; Gv 10,1-10

Lo Spirito Santo discese su di loro At 11,15

Pietro parla ai cristiani della comunità di Gerusalemme, che lo accusano di essere entrato in casa di pagani. È vero, è entrato. Ma perché? Dio stesso lo ha inviato, dandogli i segni che doveva farlo. E quei pagani hanno ricevuto lo Spirito Santo! Quindi, prima di giudicare, ascolto, e sto attento a ciò che Dio stesso sta facendo.

13/5 MAR IV° T.P. [IV]

(mf: B. V. Maria di Fatima - 1917)

At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30

La mano del Signore era con loro At 11,21

Quando i cristiani perseguitati a Gerusalemme sono arrivati ad Antiochia, hanno raccontato la loro fede in Gesù. Questa fede ha dato modo a Gesù di essere presente: “La mano del Signore era con loro”. Dio stesso suscitava la fede nel cuore dei pagani, di chi non lo aveva mai conosciuto.

14/5 MER S. MATTIA, Ap. [P]

At 1,15-17.20-26; Sal 112; Gv 15,9-17

Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti… At 1,24

Gli apostoli stanno pregando. Pregano con fede, una fede molto semplice: si fidano più di Dio che della propria scienza e intelligenza. E Dio risponde senza difficoltà. Per occupare tra i Dodici il posto di Giuda Iscariota viene tirato a sorte Mattia. Compiono un gesto da bambini: la fiducia che hanno i bambini possiamo viverla anche noi, senza che il Signore si senta offeso.

15/5 GIO IV° T.P. [IV]

At 13,13-25; Sal 98; Gv 13,16-20

Dio inviò, come Salvatore, per Israele, Gesù At 13,23

Sono arrivati nella bella città dai sette colli, Antiochia, sulle montagne della Pisidia. Barnaba e Paolo, di sabato, entrano nella sinagoga e parlano ai Giudei con sicurezza. Ricordano la storia del popolo, una storia che è tutta attesa di un Salvatore. Possono annunciare finalmente che il Salvatore è arrivato: ora si può gioire. Ma i due apostoli, proprio come Gesù aveva detto, dovranno essere rifiutati e fuggire!

16/5 VEN IV° T.P. [IV]

(Proprio dioc. TN: mf: S. Giovanni Nepomuceno, sac. e mart., † 1383)

At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6

Dio lo ha risuscitato dai morti At 13,30

Paolo continua a parlare di Gesù. Annuncia ciò che è impossibile comprendere, ma questa è l’opera di Dio, di quel Dio che ama gli uomini e a loro si manifesta sempre con prodigi che richiedono fede per essere accolti. Gesù è risorto dai morti, opera divina!

17/5 SAB IV° T.P. [IV]

At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14

Credete a me: io sono nel Padre Gv 14,11

Gesù risponde a Filippo, che gli chiede di poter vedere il Padre. Si meraviglia: pensava che il discepolo avesse già capito che il Figlio di Dio vive la stessa vita del Padre suo. Perciò gli dice: “Chi ha visto me, ha visto il Padre”. Se vivi unito a Gesù sei in piena comunione anche col Padre suo: hai in te stesso la pienezza della sua vita!

18/5 DOM V° T.P. Anno C [I]

At 14,21-27; Sal 144; Ap 21,1-5; Gv 13,31-33.34-35

Dio è stato glorificato in lui Gv 13,32

Giuda è uscito, e nessuno sa perché. Gesù lo sa, e ce lo dice. Non ci dice un perché superficiale, ma quello che Dio stesso vede. Quello che farà Giuda, darà l’occasione a Dio di realizzare il mistero del suo amore più profondo, quello che Gesù rivelerà sulla croce.

19/5 LUN V° T.P. [I]

At 14,5-18; Sal 113; Gv 14,21-26

Chi ama me sarà amato dal Padre mio Gv 14,21

Grazie, Signore Gesù, che ci riveli i modi di fare del Padre. Quando ti amiamo, siamo un tutt’uno con te, perché l’amore unisce, l’amore vero trasforma, l’amore ci divinizza. Proverò ad amarti con piccoli gesti e piccole obbedienze. Ringrazierò il Padre per l’amore che ha per te!

20/5 MAR V° T.P. [I]

(mf: S. Bernardino da Siena, sac., † 1444)

At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31

Li affidarono al Signore At 14,23

Sono Barnaba e Paolo, che tornano nelle città già visitate. Dopo aver pregato, affidano i nuovi credenti scelti per essere gli Anziani: li affidano al Signore. Sarà lui a illuminarli, con la luce dello Spirito Santo, per aiutare le comunità a rimanere fedelmente radicate nel Vangelo.

21/5 MER V° T.P. [I]

(mf: Ss. Cristoforo Magallanes, sac. e Compagni, mart., † 1927)

At 15,1-6; Sal 121; Gv 15,1-8

Grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro At 15,4

Sono ancora Paolo e Barnaba: arrivano a Gerusalemme e raccontano la loro prima esperienza di missionari a Cipro e nelle regioni centrali dell’attuale Turchia. Non si vantano, ma rendono lode a Dio: è lui che apre i cuori di ebrei e di pagani ad accogliere il Vangelo.

22/5 GIO V° T.P. [I]

(mf: S. Rita da Cascia, relig., † 1447)

At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11

Per la grazia del Signore Gesù siamo salvati At 15,11

È Pietro che riconosce quanto è avvenuto durante la missione di Barnaba e Paolo. Attraverso di loro Dio stesso è stato presente e ha agito con potenza. La salvezza, cioè l’adesione a Gesù, è arrivata come dono ai pagani, ma anche per gli ebrei non c’è salvezza senza Gesù, il cui nome significa “Dio salva”!

23/5 VEN V° T.P. [I]

At 15,22-31; Sal 56; Gv 15,12-17

Io ho scelto voi Gv 15,16

Grazie, Signore Gesù! Tu hai posato il tuo sguardo su di me per scegliermi e unirmi a tutti i discepoli che ti hanno ascoltato e ti hanno offerto il loro amore. Di certo in me non hai trovato nulla che meriti la tua attenzione, ma ora è la tua attenzione che mi rende degno di te, di collaborare con te.
Sei tu colui che sceglie e santifica.

24/5 SAB V° T.P. [I]

At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21

Vieni in Macedonia ed aiutaci At 16,9

È una visione o un sogno quello che accade a San Paolo nella notte. Egli si sente chiamato da uno sconosciuto, ma bisognoso di conoscere Gesù. Egli ubbidisce, insieme con i suoi collaboratori. Ed eccoli in Europa, al nord dell’attuale Grecia. Una sorpresa di Gesù, che sa dove il suo nome verrà accolto e porterà frutto.

25/5 DOM VI° T.P. Anno C [II]

At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29

Il Padre è più grande di me Gv 14,28

Gesù continua a confidarsi con gli apostoli. Aveva annunciato la sua partenza da questo mondo per tornare al Padre. Dovrebbe essere motivo di gioia per loro che il loro Signore e Maestro sia accanto al Padre per godere la sua pienezza e per guidare insieme con lui la comunità dei credenti. Motivo di gioia che li sosterrà in ogni fatica!

26/5 LUN VI° T.P. [II]

(m: S. Filippo Neri, sac., † 1595)

At 16,11-15; Sal 149; Gv 15,26 - 16,4

Il Signore le aprì il cuore At 16,14

Quando un peccatore comincia a interessarsi di Gesù, è segno che Dio stesso è all’opera in lui. San Paolo ha annunciato la morte e la risurrezione del Signore, e Lidia, una commerciante, comincia a credere, con gioia. La fede che nasce nel cuore di questa donna è un prodigio, come la fede che sta maturando nel mio.

27/5 MAR VI° T.P. [II]

(mf: S. Agostino di Canterbury, vesc., † 604)

At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11

Paolo e Sila, in prigione, cantavano inni a Dio At 16,25

Erano in prigione, non per qualche malefatta, ma per aver liberato una schiava dalla presenza di uno spirito indovino. I padroni di lei, invece di gioire per quella liberazione, se la sono presa con gli apostoli, perché non traevano più guadagno dalle predizioni di quella donna. Paolo e Sila, anche in prigione, si sentivano come a casa propria, e cantavano le lodi di Dio.

28/5 MER VI° T.P. [II]

(Proprio dioc. TN: mf: B. Maria Serafina del Sacro Cuore, † 1911)

At 17,15.22 - 18,1; Sal 148; Gv 16,12-15

Quando sentirono parlare di risurrezione dai morti, alcuni lo deridevano At 17,32

E’ Paolo che viene deriso. Succede spesso che chi parla di risurrezione venga deriso. Di solito non si deride invece chi muore per amore, e non ci meravigliamo che anche Dio non lo derida e non lo lasci nella morte. Paolo da quel momento annuncerà la follia della morte in croce di Gesù, prima di parlare della sua risurrezione.

29/5 GIO VI° T.P. [II]

(mf: S. Paolo VI, papa, † 1978)

At 18,1-8; Sal 97; Gv 16,16-20

A Trento: Ss. SISINIO, MARTIRIO e ALESSANDRO, Martiri, † 397, patroni della diocesi [P]

Ap 7,9-17; Sal 125; Gv 12,24-26

La vostra tristezza si cambierà in gioia Gv 16,20

Gesù non ha paura di parlare ai discepoli della sua morte. Egli sa che essa non è un fallimento, ma la realizzazione dell’amore più grande, il dono perfetto, totale della sua vita. Anch’essi gioiranno, quando lo vedranno accolto dal Padre nei cieli.
I martiri gioiscono di morire con lui e per lui!

30/5 VEN VI° T.P. [II] Preparazione a Pentecoste

At 18,9-18; Sal 46; Gv 16,20-23

Non aver paura; continua a parlare At 18,9

Gesù incoraggia Paolo a continuare a parlare di lui nella città di Corinto. È una città problematica, che potrebbe vantare ogni sorta di peccati. Questi non sono impedimento al vangelo, anzi, proprio lì la Parola di Dio deve arrivare ed operare. Quante conversioni prodigiose cambieranno il volto di quella città!

31/5 SAB VISITAZIONE della B.V. MARIA [P]

Sof 3,14-17 opp. Rm 12,9-16; salmo: Is 12,2-6; Lc 1,39-56

Benedetto il frutto del tuo grembo Lc 1,42

Termina il mese di maggio con la festa che celebra l’incontro di Maria con Elisabetta, anzi, di Giovanni con Gesù. È l’anziana che, mossa dalla gioia del figlio che porta in grembo, apre la bocca per benedire la giovane madre venuta da lei. E con lei ella benedice il Figlio di Dio che quella nasconde in sé. Ci uniamo alla sua gioia e alla sua benedizione.

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