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OMELIE / Omelie IT

15 ago 2023
15/08/2023 - Assunzione di Maria ss.ma

15/08/2023 - Assunzione di Maria ss.ma

Iª lettura Ap 12, 1-6.10 dal Salmo 44 IIª lettura 1 Cor 15, 20-26 Vangelo Lc 1, 39-56

Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima l'immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa’ che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria. Questa è la preghiera della S. Messa di oggi. Essa ci orienta nell’ascolto della Parola.

Osserviamo quanto Dio ha fatto e ne traiamo delle conseguenze per orientarci nella vita e nutrire la nostra speranza. Dio ha innalzato alla gloria del cielo Maria, la vergine madre di Cristo Gesù.

Che cos’è la gloria del cielo e chi è Maria per meritarla? Essere innalzata alla gloria del cielo significa che in Maria si manifesta l’amore di Dio stesso, il quale, attraverso di lei, si fa conoscere nella bellezza della sua sapienza. Maria non ha meritato la gloria, dono gratuito del Padre: questi fa conoscere attraverso di lei anche la gratuità del suo amore fedele e santo.

La lettura dell’Apocalisse parla di un segno grandioso che apparve in cielo, la Donna vestita di sole con la luna sotto i piedi e la corona di dodici stelle. Lo scrittore del libro forse non intendeva parlare di Maria, bensì della Chiesa. Ma perché raffigurare la Chiesa come una donna che partorisce un figlio? Egli prese certamente l’immagine della madre di Gesù per parlare della Chiesa.

Vestita di sole è la Chiesa, perché risplende della grazia dello Spirito Santo, risplende della luce del vangelo e della presenza in essa del “sole che sorge dall’alto”. Nella Chiesa però gode di una posizione particolare proprio Maria, che ha assistito gli apostoli nella loro prima esperienza di comunione e di preghiera. È in Maria che risplende tutto il fulgore della luce divina, in lei che non si è mai allontanata da Dio, mentre in noi tutti la luce divina mette in evidenza le macchie del peccato e dell’egoismo.

La luna poi sta ad indicare i mutamenti cui è soggetta l’umanità dominata dai ricchi e dai potenti gonfi di superbia. Ebbene, essa è sotto i piedi della Donna. Quella Donna è la Chiesa, che può vantarsi della presenza di Maria con la sua santità, con il suo canto che manifesta il rifiuto della superbia, dell’orgoglio e della potenza.

La corona di stelle manifesta la regalità della Chiesa, regalità vissuta in modo pieno da Maria, vera serva di Gesù, tanto serva da poter regnare con lui, secondo la promessa.

Maria e Chiesa, Chiesa e Maria si sostengono reciprocamente, rivelano l’una le caratteristiche dell’altra, hanno lo stesso scopo e lo stesso traguardo. Maria ci vuol vedere obbedienti a Gesù, e la Chiesa obbedisce, e aiuta i suoi membri ad obbedire. Maria arriva al posto dove si trova Gesù, e la Chiesa è in cammino per raggiungere questo traguardo cantando l’esultanza per la grandezza di Dio, canto che ha imparato da Maria. Maria è stata accolta da Gesù là dove tutta la Chiesa, dopo di lei e assieme a lei, sarà accolta, dove riceve i beni eterni e dove può condividere la stessa gloria, dove cioè può manifestare la bellezza e la grandezza dell’amore di Dio.

In questo mondo noi viviamo orientati costantemente verso i beni eterni: a questo ci aiuta Maria contemplata nel mistero della festa di oggi, proprio adesso, in estate, tempo in cui si fa più grande la tentazione della superficialità, del cercare solo il divertimento e la propria soddisfazione, del dimenticare gli scopi profondi e santi della vita.

Osservando Maria, che riflette la luce di Dio, continuiamo a camminare insieme sostenendoci gli uni gli altri in ciò che è veramente necessario ed essenziale, la vita eterna, la vita vissuta dal Dio dell’amore. Guardando al cielo, dove oggi Maria viene accolta, impariamo anche a vivere su questa terra in modo santo, in modo da dare importanza a ciò che alimenta la pace interiore e l’armonia tra le persone, la libertà dalle cose e l’attenzione alla presenza di Dio in noi e in mezzo a noi.

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