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OMELIE / Omelie IT

15 ago 2014
15/08/2014 - Assunzione della Beata Vergine Maria

15/08/2014 - Assunzione della Beata Vergine Maria

1ª lettura Ap 11,19; 12,1-6.10 * dal Salmo 44 * 2ª lettura 1Cor 15,20-26 * Vangelo Lc 1,39-56

Una festa speciale quella di oggi, purtroppo forse la più disprezzata e trascurata anche da molti cristiani. Così Maria Ss.ma continua a bere al calice di suo Figlio Gesù. Noi però vogliamo onorarla e venerarla contemplando il mistero realizzato da Dio per lei, il mistero che la pone davanti e accanto a noi. Ella sta davanti a noi come un “segno grandioso”, come dice l’Apocalisse, e sta accanto a noi come vera credente, che dà peso alla Parola che Dio le ha rivolto. Proprio perché è nei cieli, cioè nelle dimensioni divine, ella può essere nostra compagna di viaggio e può mostrarci il traguardo già raggiunto. Il Padre le ha dato di condividere la gloria del Figlio, perché ne ha condiviso il cammino sulla terra in maniera piena e costante. Noi condividiamo l’amore che Dio ha per lei: ella ha servito Gesù, sia da bambino e da giovane, e poi anche nei suoi viaggi e pellegrinaggi a Gerusalemme. Ha condiviso tutti i passi del Figlio di Dio, ha condiviso le sue fatiche e le sue sofferenze, lo scopo di tutta la sua vita. Il Padre ama e onora chi serve il Figlio suo; dato che lei lo ha servito in maniera unica, il suo amore non può che compiere cose straordinarie per lei, che ha unito tutta la sua esistenza a Gesù. Non facciamo fatica a credere perciò che Maria sia stata chiamata a condividere anche la sua gloria, e a condividere la vicinanza del Figlio di Dio ai suoi fedeli.
Gesù è con noi tutti i giorni, com’egli ha assicurato, e anche la Madre sua è con noi, e ce lo fa sperimentare in molti modi. Sappiamo che non si fa presente a noi soltanto con le sue apparizioni divenute pubbliche, con messaggi per tutti, per popoli interi, ma anche a molte persone semplici e povere ella dice qualcosa, nel sonno o nella veglia, di giorno o di notte, con sogni o con ispirazioni confuse con i nostri pensieri. Non ci sono solo i santi che parlano di queste esperienze, ma anche molti tra noi hanno ricevuto una consolazione o un’esortazione, un rimprovero o una rivelazione, dalla Madre di tutti. Ella parla ai cristiani, e non solo ai cattolici. Nella Chiesa ortodossa grande è la devozione per Maria la Tuttasanta, e a quei fedeli ella parla con la stessa confidenza con cui parla a noi. Nella vita di San Silvano del Monte Athos, ad esempio, si racconta che quand’era un giovanottone al suo paese in Russia, e ne combinava di tutti i colori con i suoi coetanei e con le ragazze, un giorno davanti ad un’icona della Vergine si è sentito dire con voce dolce e piena di tenerezza: “Non mi piace quello che fai”. In quel momento egli ha cambiato vita. Ma Maria si sente Madre anche dei protestanti, anche di quelli che si rifiutano di venerarla. Trova il modo di apparire anche a qualcuno di loro per aiutarli ad amare Gesù. Ella ama anche i musulmani, che la venerano sì, ma non professano fede nella divinità del Figlio suo, di Gesù. Ebbene, proprio da musulmani ho sentito raccontare sogni e parole dolci della Madre di tutti: ad essi ella parla di Gesù e li invita ad amarlo e a credere nella sua morte in croce per noi. Ad uno di loro, seriamente ammalato di depressione, ella in sogno, ripetuto più volte, ha offerto una piccola croce, accompagnandola con le parole: “Questa è la via per la tua guarigione, per la tua pace, per la tua salvezza”. Maria è davvero sorprendente. Tutti i suoi interventi nel mondo, operati con libertà e serenità, trasmettendo gioia e consolazione, dimostrano che ella si trova veramente nella gloria di Dio, che è accanto al Figlio suo, che collabora con lui alla salvezza nostra.
Amando Maria e venerandola con fedeltà e devozione, ci ritroveremo ad amare tutti, a compiere cioè il progetto del Figlio suo Gesù. Che significa amare Maria? Concretamente: la ricordi durante il giorno? Preghi le tre Ave Maria quando senti le campane del mattino, di mezzogiorno e della sera? Reciti nella tua famiglia il santo Rosario? Fai tuo il suo amore per Gesù? Noi siamo qui sulla terra, Ella è in cielo: ciò non significa distanza, bensì presenza vera. È una presenza che ci aiuta ad essere cristiani, soprattutto in questo tempo tanto difficile per i credenti, in vari modi minacciati ed emarginati, impauriti e calunniati, e in questo mondo così ostile al loro Signore. Come dice un bel canto antico, ci rifugiamo sotto il suo mantello, che dal cielo si stende sul nostro popolo, sul nostro paese e su ciascuno di noi.

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