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Cenni di storia: Pieve di Tavodo

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Pieve del Banale - Tavodo 

      

breve presentazione audio della chiesa

(don Vigilio 2014/15)

        

Die Pfarrkirche von Sankt Marien in Banale  

    

Don Vigilio presenta ai ragazzi l'interno della Pieve

  

ORARI MESSE DECANATO

Foto esterni 

-*- Spiegazioni foto esterni  

Foto interni 

-*- Spiegazioni foto  interni    

Musiche organo Damiani (Cantemus D. - e Leonhardt G. 1999)

-*-   Canti in chiesa

Presepi 2019   

-*-  La porta del Re dei secoli!

Sostituzione cuspide campanile

        

Preparazione al Matrimonio 2021-22

  

  



Dedicata all’ASCENSIONE del SIGNORE GESÙ
e a MARIA SS.ma ASSUNTA  

EDIFICATA prima del 1161               

RIEDIFICATA nel 1500 - 1518   

RISTRUTTURATA dal 1790 con decorazioni barocche all’interno

CONSACRATA il 25.8.1837 dall’Arciv. Beato Giovanni Nepomuceno DE TSCHIDERER 

DECORATA nel 1944 da Metodio Ottolini,       RESTAURI dal 1982 al 1997

PATRONO: MARIA Ss.ma ASSUNTA e S. AGAPITO 18 Agosto 



La Pieve di S. MARIA nel BANALE

Nel 1161 già esiste. Presumibilmente all’inizio del 1200 viene costruito il campanile in pietra rossa e grigia proveniente da cave locali.

E’ del 147(1) l’affresco sopra la porta del campanile raffigurante lo stemma del Vescovo Giovanni Hinderbach (1465-1486) con unicorno e fiamme e due angeli con cartiglio riportante la citazione dal Salmo 92(91): “tu mi doni la forza di un bufalo,... la mia vecchiaia gode un’abbondante misericordia”!

Nel 1500 - 18 la chiesa viene demolita e ricostruita su pianta ampliata. Della antica rimane la facciata, davanti alla quale viene costruita un’aula sostenuta da due belle colonne, formanti così un’esonartece. Nel portale romanico in pietra grigia viene inserito un nuovo portale in pietra rossa. Inizialmente l'esonartece supportava solo il tetto: quando questo da un fulmine è stato incendiato, è stata costruita la saletta.

Nel 1766 viene fatto costruire l’altare in marmo dall’arciprete Bernardino Pasi.

Nel 1790 la chiesa viene alzata ai lati e completamente ristrutturata all’interno secondo i gusti barocchi del tempo, ma con delicatezza e parsimonia.

Dopo il 1801 Il parroco Gianantonio Fontana da Sclemo fa eseguire vari lavori: (le due nicchie - in una delle quali viene posto il Battistero -, le vetrine per le reliquie, l’orchestra, i due pulpiti simmetrici, tre altari laterali e le predelle in marmo di tutt’e quattro, il lavamano della sagrestia, l’uscio della medesima, l’argentatura di sei candelieri e di due lampade, la doratura delle cornici delle pale degli altari; acquista due reliquiari, un’apparato di paramenti ricamati, un calice, un armadio “di grande fattura” per paramenti).

Nel 1828 viene acquistata e benedetta la Via Crucis (dipinta da monache di Brescia).

Nel 1831 viene costruito l’organo di Damiano Damiani.

Il 25 Agosto 1837 il Principe Vescovo Beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer consacra solennemente la Pieve.

1908: ampliamento della sagrestia con decorazioni a stucco.

1944: decorazione delle volte ad opera di Metodio Ottolini (Aldeno - Trento).

1982: rinnovato il tetto a coppi e quello del campanile in scandole di legno.

1986: tinteggiatura interna, rinnovata l’intonacatura esterna, cambiata qualche piastra del pavimento con pietre della chiesa di S. Giorgio di Dorsino.

1987: rifatto il pavimento del presbiterio con piastre di marmo simili a quelle ritrovate nel retro dell’altare e rinnovata la pedana dei banchi che lo circondano.

1988: rifatte le pedane dei banchi (abete svedese) e installato impianto di riscaldamento elettrico dei banchi.

1995/97: restauro di quattro tele, dell’Organo (Alfredo Piccinelli di Padova), della Cantoria, dei due pulpiti e dell’affresco del quadrante dell’orologio sul campanile!

1998: eseguita pittura della nicchia a destra entrando: i Ss. Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro, ad opera del Laboratorio iconografico “Ss.Martiri” di Trento.

1999: Sistemato il Battistero ed eseguita pittura della nicchia Mater Ecclesiæ, benedetta dall’Arcivescovo emerito Alessandro M. Gottardi il 21 marzo. 


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