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Presepi - 2019

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2019

Il presepio fatto dai bambini  

Il presepio ha un suo messaggio, è una testimonianza, un dono. Guardalo, guarda come sono messe le statuine: le hanno messe una di qua, una di là, una lassù, una laggiù, come per dire: vengono da tutte le parti; ognuno ha deciso nel suo cuore di percorrere questa strada, non vengono tirati dagli altri o spinti da qualcuno o obbligati. Ognuno, da solo, decide liberamente il proprio cammino verso Gesù. E così ognuno diventa testimone che Gesù, e solo lui, è la vita.

E poi hanno formato due strade che portano alla capanna.

È un’immagine biblica: la strada degli ebrei e la strada dei pagani. Gli uni cercano Gesù perché sanno che viene, gli altri perché si sentono soli e abbandonati da Dio, e sono alla ricerca di qualcosa che nemmeno immaginano possa esistere. A un certo punto queste due strade diventano una sola. Le differenze scompaiono man mano che ci si avvicina a Gesù. Le differenze e le inimicizie scompaiono man mano che ci si avvicina al luogo dove lui abita: e davanti a lui ci si ritrova uniti.
I nostri bambini nel fare il presepio sono stati profetici. Guardatelo e accogliete il messaggio.
Questo è ciò che ho colto io, ma tu coglierai altri messaggi mentre contempli. Da Gesù andiamo volutamente, ognuno con la propria decisione, anche se, come dice lui stesso nel vangelo, puoi trovarti in contrasto con il padre, con la madre, col fratello, con la sorella: tu decidi di fare i tuoi passi. Lascerai gli altri, anche se dovesse costare sofferenza o essere occasione di subire inimicizia. Noi non siamo qui per accontentare tutti, ma per dare a tutti la vita vera che è il Signore.

Il presepio alla mensa del sacrificio

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E ora guardiamo l’altro presepio davanti all’altare. Probabilmente chi l’ha fatto non pensava a tutte queste cose, perché ha potuto usare solo ciò che ha trovato nei cassetti della sagrestia, ma è diventato dono profetico anche questo.

Il panno rosso accoglie il Signore. Il rosso è fin dall’antichità simbolo della Sapienza di Dio, quella Sapienza che è amore, quell’amore che dà la Vita: per questo il rosso è anche il colore dei martiri, dei testimoni.

Gesù è il dono della Sapienza di Dio, quella sapienza che è il suo amore per noi, che a lui è costato la vita, il sangue. Colore rosso: la Sapienza che non bada a egoismi, ma è soltanto dono di sé fino al sangue.

Gesù è adagiato sul colore rosso, avvolto nel colore bianco, che significa vittoria. Lui ha vinto il male del mondo, ha vinto il Tentatore che ci spinge sempre a ripiegarci su noi stessi e a rifiutarci di dare la vita, a rifiutarci di vivere la sapienza di Dio, che è amore. Gesù è adagiato, col segno della sua vittoria, sul rosso dell’amore della Sapienza del Padre.
Questi colori li ripetono anche i fiori, i ciclamini rossi e i ciclamini bianchi; rossi vicino alla croce, bianchi vicino al Bambino.
Tutto partecipa a questo linguaggio, a questa Parola che vuole trasmetterci il mistero che celebriamo in questi giorni.