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Lettera agli amici da Tavodo 2_2023

Veduta dall'alto

Lettera agli amici 2/2023 dicembre

Carissimo/a,

rendiamo grazie al Signore Gesù per essere di nuovo con te a raccontare le sue meraviglie: è bello lodarlo insieme!

Dopo la Pentecoste, goduta ormai da tutti noi la settimana di eremo, la prima metà di luglio è stata riservata alla Fraternità: senza allontanarci dalla Casa, per non lasciare Maria, ma liberi dal servizio degli ospiti, per primi abbiamo ascoltato e fatto silenzio sulle meditazioni preparate da don Vigilio per i nuovi Esercizi Spirituali (Matteo 13,1-14,36): Gesù, con le sue parabole, ci presentava il Regno dei Cieli, “Il regno de cieli è simile a...”: al seme caduto lungo la strada, e, finalmente, sul terreno buono - con la presenza, purtroppo, della zizzania seminata dal nemico -; alla perla e al tesoro, alla rete gettata nel mare; e, per la folla che lo seguiva per ascoltarlo, il pane moltiplicato dalla sua compassione e dalla benedizione del Padre, Pane che sazia la fame di ciascuno e ancora disponibile presso ciascun Apostolo; infine Gesù, che viene camminando sul lago in tempesta e si rivela: “Coraggio, io sono”: egli è il Signore, colui che comanda al vento e al mare, che li ama e li salva... Non lo conoscevano ancora.

Ristorati anche fisicamente, nella seconda metà di luglio e in agosto abbiamo accompagnato gli Esercizi Spirituali - quattro annunciati da don Vigilio, uno seguito da registrazione – anche noi eravamo intenti a com-prendere = prendere con noi, la Parola: cercavamo, secondo il desiderio di Gesù, che la nostra casa e il nostro cuore fossero Regno dei Cieli. Per questo occorreva accogliervi solo lui, i suoi sentimenti e i suoi pensieri: occorreva un amore vigilante. Ringraziamo il Padre per aver riempito, per tutti i corsi, cappella, sala Gesù Maestro, refettorio; il silenzio non ha impedito, ma piuttosto reso ancora più bella e incisiva la testimonianza sulla GMG dei “nostri” giovani - nostri, perché ancora nel grembo, hanno frequentato gli Esercizi, -: ne siamo stati santamente orgogliosi!

Proprio all'inizio degli Esercizi Maria, che fino allora partecipava ai momenti più importanti, S. Messa e pasti, si è ammalata: polmonite. Per qualche giorno sembrava che il Padre la stesse chiamando a sé! Questa prova è stata per noi occasione per vedere la mano amorevole del Padre: in pochi giorni, in modo facile, Maria si è trovata a riposare su letto e materasso speciali, pulita e cambiata mattina e sera dalle amorevoli donne dell’Assistenza Domiciliare: noi non riuscivamo più né ad alzarla né a girarla nel letto; e la visita settimanale del medico o infermiere. Abbiamo visto la verità della Parola di Gesù: Cercate anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Finiti gli Esercizi sono riprese le giornate “normali”: preghiera e adorazione personale, giorno settimanale di silenzio individuale, sostituito una volta al mese da un ritiro comunitario. In queste giornate don Vigilio ci ha aiutato a riflettere su due punti di Riuniti nel mio Nome, promemoria della nostra Fraternità, in una, invece, a fermarci su una “nostra” preghiera allo Spirito Santo: “Vieni, Spirito di vita, tu che fai morire ciò che di noi appartiene alla terra...”. Quasi ogni giorno possiamo condividere la vita e i doni abbondanti della Provvidenza con qualche ospite; spesso il Padre ci ha mandato persone bisognose dell'aiuto di Gesù.

Ad ottobre sono riprese Esperienza di Vita e Ritiro del Primo Sabato, entrambi un aiuto, insieme alla Veglia di ogni sabato, ad una comprensione della Parola della domenica.

Per don Vigilio continuano l'impegno per Gocce di Spirito e colloqui, sia qui che a Trento. Isabella porta avanti con fedeltà e generosità la sua “missione” in famiglia: vi si reca settimanalmente, per una notte e un giorno, aiutando sorelle e mamma, veramente bisognose di un sostegno, sia fisico che spirituale.

E Maria? Finiti gli Esercizi è finita “misteriosamente” anche la sua “clausura”: ha cominciato a riprendersi, a rafforzarsi... Incoraggiate dal medico abbiamo ripreso a portarla in giardino: il Padre, quasi ogni giorno, mandava il sole: proprio per lei, che ha sempre freddo! Qualche giorno la portiamo a pranzo e Ora Nona. Le tre sorelle la seguono, alternandosi un giorno ciascuna. Vediamo crescere in Maria, nei tempi in cui la mente è serena, spirito di fiducia e abbandono; le fioriscono sulle labbra preghiere semplici e vere, benedizioni per chi viene a visitarla. Alcune donne, più che amiche, dei paesi vicini si sono prese l'impegno di fare compagnia a Maria un pomeriggio alla settimana: lei le aspetta, sempre molto contenta e riconoscente, e impegnata ad annunciare loro il Regno dei Cieli!

Sempre un dono il lavoro del fratello-sorella incaricata di distribuire i compiti giornalieri: si tratta di scoprire, con l'aiuto dello Spirito Santo, il progetto del Padre per ciascuno dei fratelli, ed è sempre bello vedere come sa rendere ogni giornata della Fraternità un piccolo capolavoro, servendosi del sì di ciascuno alla sua volontà.

In ottobre l'annuale Incontro delle Comunità: quest'anno siamo stati ospitati dalla Comunità della Visitazione, a Verona. Gesù ha benedetto la “povertà generosa” di questa Comunità: Diego, appena terminato lo studio della teologia, ci ha offerto una meditazione, fresca e vivace, in linea con quanto cerchiamo di vivere nelle nostre Comunità. Ci ha invitato a rallegraci sempre dell'amore del Signore, senza confronti o frustrazioni, perché anche noi, come la nostra Mamma, siamo colmati di grazia, godiamo il tesoro del suo amore: spetta a noi ricordarlo ai fratelli. Dopo un breve silenzio nel giardino, curato dalle famiglie che si riferiscono alla Comunità, S. Messa, con canti accompagnati da uno dei papà delle famiglie stesse, ristorati dall’omelia sapiente e concreta di don Vigilio. Poi un pranzo di nozze, servito da Luigina e Diego, preparato da due mamme delle famiglie: un giorno di gioia, anticipo del “Banchetto” in cui Gesù ci servirà!

A novembre, la celebrazione dei Santi, preparata dalla consueta Piccola Quaresima, e la Giornata di Preghiera per i Defunti: sappiate - ci ha ricordato don Vigilio nelle omelie - che la nostra preghiera, preghiera della Chiesa, è ascoltata dal Padre; così anche quella che farete dopo, in casa, perché anche là siete membra della Chiesa di Gesù. Che bello, che conforto, che impegno nella preghiera! E, ancora, chi sono i Santi? Sono quelli che hanno fatto il Segno della Croce: segno che ricorda come noi, da cima a fondo, siamo tutti avvolti dall'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; segno che ricorda come anche noi, dal Battesimo, siamo in croce, come Gesù, per il mondo. I Santi, poi, hanno pregato il Padre Nostro... Come dire: coraggio, i Santi hanno camminato sulla stessa strada su cui stiamo camminando noi!

Per la festa dei Santi il parroco ha chiesto ad uno di noi di celebrare una Liturgia della Parola al cimitero di alcuni paesi: abbiamo inviato Giuseppe, una volta insieme a Gino: le Comunità hanno accolto con semplicità e riconoscenza, e i fratelli hanno goduto nel vedere la loro fede.

Ancora in novembre, finalmente, la promessa e attesa visita del Padre Vescovo: era la Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, Madre di tutte le Chiese, Sede del Papa, occasione di pregare per lui con maggior impegno. Abbiamo celebrato i Vespri, accogliendo la Parola, che il nostro Pastore ci fa mai mancare: questa volta, un invito a guardare alla Gerusalemme Celeste, che scende da Dio, impegnandoci a vivere nella Fraternità relazioni di Spirito Santo. É proprio il nostro primo impegno: tessere, con lo sguardo, con benedizioni silenziose, quei legami che ci rendono Chiesa nella Chiesa, per la vita del mondo. É seguito un fraterno incontro: abbiamo dato qualche notizia su di noi, e ricevuto parole di apprezzamento e gratitudine per la nostra vita di preghiera, definita da lui “prima urgenza”. Ci ha confidato il suo progetto riguardo la vita futura della Diocesi. Infine, una fraterna merenda, scambiandoci ancora, in semplicità, qualche notizia, concludendo con la promessa di un nuovo incontro in Avvento. Ringraziamo di cuore il Signore, da cui ci siamo sentiti visitati e confortati.

Già da giugno vengono anche da lontano a prendere i calendari; in questi mesi don Vigilio è impegnato nella correzione di quello del 2025. Ci sembra che il Signore gradisca distribuire, attraverso di esso, un po' la nostra vita stessa, proprio come aveva fatto con i cinque pani e i due pesci: gliene siamo riconoscenti. Molti, prendendo il calendario, arrotondano generosamente l'offerta, e così contribuiscono alla stampa del calendario stesso per qualche Chiesa povera: in Turchia, Georgia, Albania, Romania, Pakistan.

A fine novembre abbiamo inviato don Vigilio per una missione di una settimana in Albania, su invito di un monastero di clausura. Quella terra porta i segni nefasti della presenza del comunismo e del nemico, ma anche quelli ricchi di frutti dell'amore e della preghiera di una Santa: Madre Teresa di Calcutta. È tornato stanco sì, ma riconoscente al Signore, che ha ascoltato anche la tua preghiera per lui: grazie!

Sapendoti partecipe, in vari modi, della mensa spirituale di cui anche noi ci nutriamo, e quindi in particolare comunione, ti salutiamo con affetto nel Signore: ci rallegriamo sempre in lui, lieti di portarlo nel cuore!

I fratelli e le sorelle della Fraternità Gesù Risorto