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Lettera agli amici da Tavodo 1_2023

Veduta dall'alto

Lettera agli amici 1/2023 giuigno

Carissimo/a,

sono trascorsi molti mesi dalla precedente lettera. Abbiamo camminato con Gesù, in lui e grazie a lui, ed ora, ancora uniti nel suo Nome, lo benediciamo per le sempre grandi opere del suo amore.

Non scorgiamo, in questo ultimo tempo, avvenimenti particolari, se non quello, che certo già conosci, del ritorno alla Casa del Padre di mamma Itala. É avvenuto in febbraio, nel silenzio e nella pace, all’insaputa di infermieri e familiari, ma certo alla presenza di tanti angeli. Gino ha avuto il conforto di visitarla settimanalmente, alternandosi con gli altri famigliari. È stato testimone di una preghiera particolare della mamma, pochi giorni prima del grande Incontro. Ora con Gino accompagniamo con la preghiera una delle sue sorelle, colpita da tumore.

Evento importante per la nostra Fraternità è stata la visita del Padre Vescovo: a gennaio è venuto per la celebrazione conclusiva del periodo che dedichiamo alla verifica comunitaria della nostra sequela a Gesù: come sempre, meditazioni offerte da don Vigilio, momenti di adorazione comunitaria, scambi, ritiro di conclusione, annunciato da Davide di S. Valentino. Commensali e Famiglia hanno partecipato, secondo le possibilità. Dal Padre Vescovo ci è giunto l’incoraggiamento – era la Festa della Conversione di S. Paolo – a mettere sempre al centro della nostra attenzione l’amore del Padre, in Gesù - “Io so a chi ho dato la mia fiducia” -, per essere un Vangelo per chi egli pone sul nostro cammino. Concludendo diceva che lo Spirito Santo benedice, ‘’dice bene’’, sempre, e noi ci uniremo a lui, allontanando ogni pensiero di giudizio o di critica, tanto nocivi alla vita della Chiesa.

Abbiamo riconosciuto l’opera dello Spirito Santo nell’armonia e unità di tutti gli annunci: attraverso l’amore fraterno, rendere concreta la riconoscenza per il grande amore che riceviamo dal Padre e per il nostro tendere alla comunione con lui.

Per il resto le giornate sono trascorse nell’ordinarietà, scandite dai momenti della preghiera liturgica e dell’adorazione eucaristica personale. Il Padre ci ha tenuti ben occupati in casa per i vari servizi: Don Vigilio è sempre molto occupato da suoi vari compiti relativi alla Parola e da quello della “consolazione”; un giorno alla settimana va a Trento per il suo ministero; la domenica serve, per la celebrazione eucaristica, le parrocchie della zona pastorale, secondo le disposizioni del parroco: possa il Signore, anche guardando al sacrificio di tanti sacerdoti anziani, per i quali chiediamo il suo sostegno e conforto, donarci sante vocazioni sacerdotali!

Le sorelle, alternandosi, seguono Maria, che ormai richiede giorno e notte la loro presenza. Finora ha goduto di serenità, potendo sempre partecipare alla S. Messa celebrata in cappella, e ai pasti comuni.

Isabella continua a offrire il suo aiuto alla famiglia rendendosi presente in essa, settimanalmente, per un giorno e una notte: ha il dono di vedere, tra mamma e sorelle, bei frutti di preghiera, di fede e di carità.

Continuano, poi, gli appuntamenti ordinari mensili: Esperienza di Vita, Ritiro del Primo sabato, Incontro di Preghiera per le necessità, tanto gravi, di questo nostro povero mondo.

Non possiamo tralasciare di ringraziare il Signore per le persone, e sono molte, che partecipano al nostro servizio al Regno di Gesù: con l’aiuto per il guardaroba, qualche riparazione in casa, visite amorevoli, a volte anche con competenza medica, a Maria, generosi doni per la mensa... Tutto ci porta a benedire il Padre buono, a chiedere la sua benedizione per tutti, ad affidarci ancora alle sue mani. Egli, poi, puntualmente ci manda qualcuno a condividere la nostra vita, a lodarlo, ad ascoltarlo in un clima di pace e di silenzio.

Ringraziamo il Signore anche per la bella unità che ci dona con il parroco e la parrocchia; con questa condividiamo le celebrazioni domenicali; in occasione del Triduo pasquale ci siamo uniti a Dorsino, godendo della presenza, della lode e dell’amore al Signore di un maggior numero di fratelli.

Ad amare la nostra vita e il nostro servizio di silenzio e di preghiera, di unità nel Nome di Gesù, ci sta aiutando la lettura di S. Porfirio (Vita e detti di S. Porfirio), monaco greco-ortodosso vissuto ai nostri giorni e proclamato Santo da poco, che sentiamo tanto vicino nello Spirito; lettura che condividiamo, via WhatsApp, con un piccolo gruppo di amici che lo desidera. Scrive S. Porfirio: “Dobbiamo essere umili in tutto: nel pensiero, nelle parole, nel comportamento. Non presentiamoci mai a Dio dicendo: “Ho delle virtù”. Dio non vuole la nostra virtù. Presentati sempre a Dio come un peccatore; senza però disperare, ma “confidando nella sua tenera misericordia”. Basta scoprire il segreto. Il segreto sta nell’amore per Cristo e nell’umiltà. Cristo ci darà l’umiltà. Noi non possiamo amarlo a causa delle nostre debolezze. Lasciamo che ci ami lui. Imploriamolo sinceramente di amarci e di concederci lo zelo per poterlo, a nostra volta, amare” (pag. 153…). Dice anche: “Il paradiso è Cristo”! Bella semplicità dei nostri Fratelli Santi!

Durante la Santa Quaresima Padre Modesto ci ha introdotto in una giornata di Ritiro Comunitario, aiutandoci a contemplare l’amore del Padre, ringraziandolo, in particolare, per la chiamata; nel Tempo Pasquale don Zani, attraverso alcune sue pagine, ci ha presentato Gesù Risorto, come si manifesta nell’Apocalisse: doni tanto graditi per i quali ringraziamo il Signore.

Nel mese di maggio, cominciando dai fratelli, abbiamo iniziato a vivere la nostra settimana di eremo, mentre don Vigilio si è ritirato per qualche giorno nel suo consueto “rifugio” mensile, questa volta per preparare gli Esercizi Spirituali della prossima estate.

Alla fine del mese, lo Spirito Santo, in occasione del Ritiro e della Veglia per la sua Festa, ha riempito la Casa: don Vigilio ci ha offerto delle meditazioni sulle letture della Messa prefestiva, Gino e Lidia ci hanno guidato nella Veglia, facendoci pregare in chiesa e nel cortile attorno ad un bel fuoco. “Mentre si compiva la Pentecoste...”: giungeva a compimento la Pentecoste ebraica della Mietitura, poi Festa del Dono delle Legge; giungeva a compimento col Frutto di tutti i frutti: lo Spirito Santo, che ci fa partecipi della vita di Dio, che è solo Amore; giungeva a compimento col Dono della nuova Legge, il Comandamento Nuovo, che rinnova tutta la terra, partendo dal nostro cuore. Subito dopo la Pentecoste, la Festa dei nostri Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro: una piccola Comunità è intervenuta a celebrarli con noi, a riascoltare insieme la loro meravigliosa testimonianza.

Ora, con il rinnovato Dono dello Spirito Santo, Frutto dell’Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione e Ascensione al Cielo del nostro Signore Gesù, continuiamo il cammino con lui, nell’ordinarietà che, grazie a lui, diventa ‘straordinaria’.

Siamo contenti di salutarti, anzi, di benedirti con le Parole delle Seconda Lettura della Solennità della Trinità, che oggi celebriamo, parole sulle quali Giuseppe ci ha intrattenuto nel Ritiro del primo sabato: “Per il resto, fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi”.

E proprio ieri, con una meravigliosa Eucaristia, le nostre Comunità del Banale hanno consegnato alle braccia del Padre uno dei loro figli, che di questa Parola ha dato una testimonianza meravigliosa: Padre Rino, Missionario della Famiglia Religiosa della Consolata. Tornato da pochi mesi dai suoi quarant’anni in Colombia, in questo tempo lo abbiamo avuto spesso nella Casa: partecipe a qualche Celebrazione Eucaristica, a momenti di preghiera e di adorazione, una volta anche alla nostra mensa, umile, discreto, pieno di carità. Stava attendendo dai superiori la nuova destinazione: gliel’ha data Gesù stesso, chiamandolo a sé mentre lo operavano al cuore: ora gode pienamente quell’Amore a cui ha consacrato la vita, e lo farà giungere a tanti fratelli e figli, e anche a noi, siamo sicuri.

Nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, sempre riconoscenti e uniti a ciascuno di voi, con affetto, gioia e stima

I fratelli e le sorelle della Fraternità Gesù Risorto