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Lettera agli amici da Tavodo 2_2022

Veduta dall'alto

Lettera agli amici 2/2022 Novembre

  

Carissimo/a,

grazie per il tempo che dedichi alla lettura!

All'inizio di giugno, nel cammino di attesa dello Spirito Santo, il Ritiro di Pentecoste, con pace. Per la Veglia eravamo un bel gruppo, ospiti e fedeli dei paesi vicini: uniti nella richiesta di perdono, nell'invocazione, nell'ascolto della Parola, nella condivisione di esperienze di cui lo Spirito Santo era il Protagonista. Per questo momento eravamo seduti attorno a un bel fuoco: il Padre aveva preparato una serata mite. Parola di Pentecoste: “Ancora un poco e non mi vedrete, un poco ancora e mi vedrete”. Poiché noi siamo piccoli, limitati, “figli”, sono sempre piccole e brevi le esperienze che viviamo; nostro compito e nostra gioia è scoprire, in ciascuna di esse, l'amore del Padre, ora palese, ora nascosto.

Qualcuno di noi ha vissuto la settimana di Esercizi Spirituali personali. Una suora a noi carissima ha voluto vivere nella nostra Casa un'esperienza simile, per prepararsi sia alla celebrazione del cinquantesimo della sua vita religiosa sia a un servizio nella loro missione in Africa. Anche don Vigilio si è ritirato alcuni giorni, per completare la preparazione degli Esercizi Spirituali della prossima estate.

Per essere vicini alla nostra Maria, neppure quest'anno abbiamo lasciato la Casa per le settimane di ritiro-riposo comunitario. Il Padre ci ha mandato una persona desiderosa di esserci utile: a lei abbiamo affidato Maria nelle giornate in cui facevamo un’uscita in montagna.

Meditati insieme i nuovi Esercizi spirituali, preparati da don Vigilio, abbiamo cominciato ad offrirli, con gioia. La prima settimana li abbiamo registrati, la seconda, trasmessi in Facebook. Durante la seconda settimana, però, siamo stati visitati... dal virus! Mai successo finora! Ci siamo infettati tutti. Due settimane di... clausura! Maria ha sofferto più di tutti, parlando per alcuni giorni in modo sconnesso... Gesù ci ha aiutato, donandoci la gioia del servirci reciprocamente e di continuare il normale ritmo della preghiera. In quei giorni abbiamo davvero gustato “com'è buono il Signore”: persone del paese, o dei paesi vicini, con premura chiedevano notizie e ci portavano quanto ci occorreva. In questo clima intimo e raccolto abbiamo celebrato, il 15 agosto, il 45.mo anniversario dell'inizio della Fraternità.

Nonostante la presenza del virus, un’ospite ha chiesto di fare gli Esercizi Spirituali all’eremo, da sola, servendosi delle meditazioni registrate e provvedendo ella stessa ai propri pasti... Siamo guariti tutti e, con un po' di titubanza, ma con gioia, siamo tornati al nostro servizio: altre due settimane di Esercizi, una fuori programma, per dare a qualcuno la possibilità di recuperare.

Completata questa fatica, don Vigilio si è ritirato per un po' di riposo. Isabella ha trascorso la sua settimana di Esercizi personali.

In ottobre abbiamo ripreso le iniziative. Domenica 9, con un giorno di anticipo, nella santa Eucarestia abbiamo celebrato i quarant'anni – numero significativo nella Scrittura! - del nostro servizio nella Casa di Preghiera: molti si sono uniti al nostro ringraziamento al Signore per il compito che quarant'anni fa ci ha affidato, e per il suo aiuto fedele. Il Padre Vescovo Lauro, impegnato in un'altra celebrazione, si è fatto presente con un messaggio ricco di stima, riconoscenza e incoraggiamento. Nel mese di giugno avevamo ricordato il quinto anniversario del servizio per le Gocce di Spirito che don Vigilio ogni giorno offre, attraverso Telepacetrento: un pensiero sulla Parola e su alcuni Santi del Giorno. Il Direttore lo ha ringraziato e incoraggiato a continuare. Succede spesso che qualcuno, incontrandolo, si rallegra di vederlo “dal vivo”, e lo ringrazia. E poi ancora numerosi colloqui, “trafiletti” quotidiani... Una serie di questi sta per essere pubblicata nel libretto «Abba, benedici!»: preparato attinto dall'esperienza nella Chiesa e nella Fraternità.

Ancora, in ottobre, l’Incontro delle Comunità: la Fraternità accogliente era Pian del Levro. É stato un giorno intenso, con l'ascolto della Parola, l'Eucaristia, il pranzo in gioiosa fraternità, la condivisione di momenti personali di gioia o di dolore o di speranza: come fratelli in Gesù, rafforzati vicendevolmente da sguardi, parole, sorrisi, doni fraterni. Per noi, gioia ancora più grande per la presenza della nostra Maria!

All'inizio di ottobre abbiamo avuto la visita per alcuni giorni della coppia canadese che ha portato “in salvo” due famiglie di profughi da Konya per cui avevamo chiesto aiuto. Trepidazione e gioia: solo Isabella sa l'inglese... Ma nella bella fraternità e comunione di fede che abbiamo vissuto con loro nei momenti di preghiera, ai pasti, nella visita insieme a loro ai nostri Santi Martiri a Sanzeno, la lingua non è stata un problema. Ancora abbiamo ringraziato il Signore per averci fatto incontrare persone così generose. Durante l'estate avevamo avuto un'altra visita che ci ha riportati un po' in Turchia: una giovane di Trento, che viveva nel Focolare di Istanbul, in visita alla famiglia, ha voluto salutare anche noi, accompagnata da genitori e sorella: abbiamo ricordato i momenti di comunione goduti durante il nostro servizio a Konya. Siamo contenti di essere ancora un po’ utili al regno di Dio in Turchia: anche quest’anno Isabella ha curato la traduzione del nostro calendario, della cui stampa si occuperà un incaricato del P. Vescovo.

Per il ponte di Tutti i Santi, il Padre ci ha fatto una simpatica sorpresa: ci ha mandato delle famiglie, “traboccanti” di bambini: i genitori li hanno voluti salvare dagli oscuri giorni di Halloween!

Tanta vivacità, tanta gioia! Tanto esempio di abnegazione, di affetto fraterno, di ubbidienza, di preghiera. E anche tanta fame e tante barzellette; nel gioco, l'incidente di un braccino rotto, col ricovero di alcuni giorni in ospedale. Abbiamo potuto donare a Gesù la fatica di un po' di insolita confusione, l'umiliazione di qualche errore di calcolo in cucina, ma, soprattutto, la gioia di aver potuto essere una goccia di ristoro per queste famiglie.

E intanto Giuseppe riordina l'orto e lo prepara al riposo invernale, le sorelle si alternano con Maria, Gino e Isabella continuano a dare una mano alla propria famiglia, Marco più assiduo in cucina... Gino, con l’aiuto in qualche ora di un paio di uomini dei nostri paesi, è impegnato in vari lavori di manutenzione della Casa: anche per essa passano gli anni.

Ci dà gioia l'adorazione-preghiera mensile per la situazione del mondo: richiesta più di un anno fa da un gruppetto di persone, continua con perseveranza, ed è sempre un bel momento di comunione.

Una di queste domeniche è venuto a celebrare il nostro Parroco don Gianni proprio il giorno del suo compleanno: bella occasione per pregare con lui, condividere il pranzo e crescere nella conoscenza reciproca.

Ora ti salutiamo, ringraziandoti per la preghiera, l'affetto e la comunione nel Signore con cui ci accompagni. Egli sia nel tuo cuore, ogni giorno!

I fratelli e le sorelle della Fraternità Gesù Risorto