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06. Io ho scelto voi Gv 14 - 17

 

IO HO SCELTO VOI      6/7

 

Giovanni 14 – 17

 

 

 

1. IL PADRE 14,1-14

2. GESÙ 14,15-21

3. LA PACE 14,22-31

4. RIMANETE IN ME 15,1-11

5. IO HO SCELTO VOI 15,12-17

6. A CAUSA DEL MIO NOME 15,18 - 16,4

7. VERRÀ LO SPIRITO DI VERITÀ 16,5-15

8. LA GIOIA 16,16-33

9. IO PREGO PER LORO 17,1-11

10. CUSTODISCILI DAL MALIGNO 17,12-19

11. SIANO UNA COSA SOLA 17,20-26

inizio

 

1. IL PADRE 14,1-14

1 Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.

2 Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;

3 quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi .

4 E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».

5 Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?».

6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

7 Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?

10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.

12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

13 Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

 

Signore Gesù, tu hai visto la costernazione dei tuoi apostoli, seduti con te a mensa. Hai parlato loro della tua partenza e del rinnegamento di Pietro. Essi sono profondamente turbati. Ma tu raccomandi di tener desta la fede, di continuare a credere che l’amore di Dio è potente e può superare tutti gli ostacoli, di continuare a credere che tu sei la manifestazione di Dio, e quindi non ci si deve lasciar spaventare da nessun evento, da nessun pericolo. La fede è la vittoria su ogni situazione difficile: fede nel Padre e fede in te, che con lui sei “una sola cosa”! Il tuo viaggio, che intraprendi da solo, senza discepoli, è un viaggio particolare. Vai appunto dal Padre, e vai anche per loro che ti amano. Tu da solo prepari il posto, ma lo farai godere a tutti. Tu da solo ci salvi, nessuno può essere Salvatore accanto a te. Tutti noi siamo salvati da te. Tu, unico, prepari per noi la gioia della comunione col Padre, nella sua casa, una casa ampia e accogliente dove tu sei il Figlio! Gesù, desidero il posto che tu mi prepari: sopporto volentieri di non vederti sapendo che tu prepari a me, peccatore, il posto che nessun altro potrebbe predisporre! Sono certo che è il posto dove sarò amato e dove potrò amare, il posto dove tutto mi sarà dato e dove potrò donare tutto.

È il posto della gioia e della pace.

Tu non ti meravigli della domanda di Tommaso. È vero, i tuoi amici non possono ancora conoscere i luoghi segreti del tuo amore. Essi sono ancora chiusi nella freddezza di questa vita terrena. Tuttavia tu ti riveli loro con pazienza. Io sono la via: la meta è una sola, unica per te e per noi, è il Padre, che attende tutti coloro che tu gli riporti. Tu sei il suo dono, sei la via su cui giungiamo a lui, e solo a Lui! Solo tu, Gesù, arrivi al Padre e ci porti a godere la luce del suo volto. Tutti gli altri che dicono di portarci a Dio, ci fanno giungere ad una falsa immagine di lui, a luoghi dove aumenta la nostra sofferenza e delusione. Tu sei già la luce del Padre, il suo amore, la sua misericordia, la sua mano! Tu, visibile, sei il volto dell’invisibile. Vedo te e ho incontrato lo splendore della gloria del Padre! Sei davvero la verità: sei tu che ci mostri ciò che per i nostri occhi è nascosto da sempre. Ora, vedendo te, conosciamo tutta la verità, i segreti della nostra origine e della nostra destinazione, la bellezza di ciò che saremo quando il Padre ci illuminerà e ci riempirà di beatitudine!

Tutto ciò che tu fai e tutto ciò che tu dici ci manifesta il vero essere di Dio, il Dio che ama noi uomini. La tua vita ci rivela i voleri santi del Padre, perché tu sei in lui e lui è in te. I segni prodigiosi che hai compiuto non ci lasciano dubbi né su di te né sul Padre, e nemmeno su noi stessi, che possiamo godere già di ciò che godremo nell’eternità beata! Sei tu la vita, quella vita che non può morire, che non sarà mai preda del nemico. Sei tu, Gesù, la vita presente nel cuore di Dio. Sei la vita che dà alla mia vita pienezza e stabilità, sicurezza e santità! Gesù, via verità e vita! Ti voglio seguire, voglio camminare con te, illuminato da te, vivendo in te.

Godrò della potenza del tuo amore, perché tu continui i tuoi prodigi in coloro che ti accolgono, che ti lasciano vivere in loro. Gesù, quale gioia vedere che ascolti le mie preghiere, che agisci nascosto in me, che compi le opere del Padre attraverso la mia incapacità. Grande la tua promessa, più grande del mio desiderio. Così tu mi dai gioia a non pensare solo a me, ma ad occuparmi con te di molti altri, della salvezza del mondo intero!

inizio

 

2. GESÙ

15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti;

16 e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,

17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.

18 Non vi lascerò orfani: verrò da voi.

19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

20 In quel giorno saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.

21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».

 

Signore Gesù, tu chiedi amore, e io voglio donartelo! come fare? Tu stesso me ne indichi il modo: custodire i tuoi comandi. Sono difficili i tuoi comandi, anzi impossibili per l’uomo che vive ripiegato su se stesso. Ma per colui che ti ama i tuoi comandi sono luce, gioia, grazia! Nell’amare te c’è la forza per custodire e desiderare le tue parole, nell’amare te nasce la capacità di vivere come tu hai detto! Grazie, Gesù! Grazie, per la tua preghiera al Padre per noi! Il Padre ti ha già ascoltato e ci ha dato quello che hai chiesto! Un altro Paraclito! Tu vai a prepararci il posto, ma con noi ci sarà chi ci assiste in ogni difficoltà perché esse non diventino ostacolo, bensì allenamento. Resterà sempre con noi lo Spirito di verità, resterà lungo i secoli, fino alla vita eterna! Lo Spirito di verità, quello spirito che rende la nostra vita riflesso e splendore della gloria di Dio, quello spirito che ci rende verità, come tu sei la verità, Gesù. Chi vede te vede il Padre, chi vede te vede il mondo come lo vede il Padre, e così pure la mia vita rivestita dello Spirito di verità diverrà finestra attraverso cui si potrà contemplare e godere il volto di Dio!

Nel mondo non si troverà lo Spirito di verità. Il mondo è cieco e acceca. Lo Spirito di verità non trova come sua dimora se non il cuore di chi ama te, Gesù! In quel cuore la colomba che viene dall’alto continua a cantare il canto dell’amore!

Tu, Gesù, sei andato a prepararci il posto per l’eternità, con la tua morte. Ma ritornerai. Non ti puoi dimenticare di coloro che hai amato e che ti hanno seguito. Essi hanno occhi per vedere la tua nuova presenza, che rimane nascosta a coloro che non ti hanno amato né accolto né ascoltato. Essi non hanno in sé la vita vera, santa, luminosa. Essi sono nelle tenebre, non hanno luce nel loro sguardo. Chi ha la tua vita può contemplare te vivente! E vedere te è per noi gioia profonda e immensa, vedere te risorto è vita nuova, è già vita eterna, anticipo di quella che il Padre ci darà alla fine. Vedere te risorto è vedere la pienezza di tutto, è godere l’amore del Padre, è entrare nel tuo e nel suo cuore, è essere giunti alla conclusione di quel viaggio che attraversa i tempi per godere la pace e la beatitudine indistruttibile. Vedere te risorto è godere della tua unione col Padre, è essere partecipi della tua vita gloriosa, è accoglierti in noi come nostra vita intima e perenne!

Tu hai detto che chi ti ama ha la forza di vivere i tuoi comandi. Ora, dopo averci assicurato il dono dello Spirito e della visione della tua gloria, ci comunichi la tua gioia nell’essere amato da noi, nel sentirti amato da chi accoglie e custodisce nella mente e nella volontà e nella vita le tue parole: costui godrà l’amore del Padre, e il tuo amore e ancora la pienezza del tuo volto. Ti manifesti a chi ti ama!

Gesù, accetta il mio amore. È debole, è povero, è l’amore di un peccatore, è un amore bisognoso d’essere rinnovato e sostenuto e contemplato. Accetta come amore il desiderio che ho di amarti. Per questo ti ascolto e ripeto spesso al mio cuore e alla mia mente le tue parole, perché penetrino e orientino i miei voleri. Gesù, mio amore, tu mi ami!

inizio

3. LA PACE

22 Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».

23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.

24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora con voi.

26 Ma il Consolatore, lo Spirito santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la da il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò da voi. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.

29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo; egli non ha nessun potere su di me,

31 ma, perché il mondo sappia che io amo il Padre e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui».

 

Il tuo discepolo, Signore Gesù, non comprende la propria peculiare posizione nel mondo. Egli è un uomo che ha conosciuto Dio, un uomo che ha potuto incontrare e vedere l’amore eterno di Dio in te, sulla terra! Se gli altri non lo vedono ci sarà incomprensione e forse ostilità verso i tuoi discepoli. Tutto più semplice sarebbe se tutti ti riconoscessero come il Figlio di Dio: allora i tuoi riceverebbero solo onori! La tua risposta, Gesù, non è solo una risposta, ma una nuova grande promessa. Colui che ti ama, colui che decide di instaurare con te un rapporto di vita custodendo in sé le tue parole, riceverà l’amore del Padre tuo. L’amore del Padre è concreto, entra nella nostra storia. Il Padre insieme a te, Gesù, si avvicina e pone dimora nell’uomo di carne. Quando custodisco le tue parole, tu e il Padre mi eleggete a vostra dimora! Allora potrò adorarti presente nel mio cuore, potrò invocarti giorno e notte, tu unito al Padre nella tua povera creatura. Così preziosa è la tua parola, compie prodigi così grandi, perché essa viene dall’amore del Padre, anche se esce dalla tua bocca!

Mi dimenticherò, Gesù, di quanto tu hai detto? Quale perdita se dimenticassi qualche tua parola o qualche tuo comando! Tu sapevi che io sono smemorato, e hai già dato incarico al Paraclito di intervenire. Egli viene, inviato dal Padre per amore tuo, Gesù! Poiché il Padre ama te, egli ama anche me che sono tuo, che custodisco in me la tua parola. E lo Spirito Santo continuerà a farmi comprendere la tua parola, la metterà in relazione con i fatti nuovi della mia vita, la renderà ogni giorno più comprensibile alla mia mente. Egli farà in modo che la tua parola continui ad esprimere l’amore del Padre e a donare la tua benedizione. Egli toglierà dall’oblio i tuoi insegnamenti e li riproporrà alla tua Chiesa, perché essa non sia privata di alcun colore della Sapienza divina!

Per opera dello Spirito abbiamo comunione piena col Padre attraverso di te! Questa è la pace vera che tu possiedi e trasmetti a noi. È una pace che ci fa godere il creato come amore di Dio e ci fa incontrare gli uomini come suoi figli! Qui sulla terra non avremo mai questa pace, se non dalla tua mano generosa! Per questo tu vai al Padre uscendo dal mondo, per poterci donare lo Spirito Santo, fonte perenne della tua pace.

La tua morte perciò, Signore Gesù, non mi spaventa, non mi scandalizza, non mi turba. Della tua dipartita io godo, perché non è una fine, ma un inizio, non è sconfitta, ma vittoria! Sembra che il principe del mondo domini anche su di te, quando muove i grandi ad eliminarti. Ma egli, principe del mondo, non trova nulla di suo in te: né odio né vendetta, né rifiuto del dolore, né paura della croce, né disprezzo dell’uomo, né lamentela verso Dio. In te c’è soltanto l’amore del Padre per tutti gli uomini: in te c’è l’amore al Padre e la sua luce. Con la sua opera il principe del mondo non farà che favorire a quest’amore di risplendere e illuminare tutto il creato per attirarlo a ubbidire con te al Padre che ci ama!

Grazie, Signore Gesù, per l’amore con cui continui a ubbidire al Padre!

inizio

4. RIMANETE IN ME      C 15

1 «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore.

2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.

3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunziata.

4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.

5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto.

8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.

10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.

 

11 Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Già i profeti hanno parlato del popolo di Dio come di una vigna di cui il Padre si occupa con amore, ma non viene corrisposto. Tu sei la vigna che rallegra il cuore di Dio. Tu sei la vigna che soddisfa le attese del Padre: in te trovano ristoro tutti gli uomini, suoi figli! Egli continua a osservare con amore la sua vigna: non vuole occuparsi di null’altro! E se ne occupa con cura, cercando che ogni tralcio possa portare frutto! Quello abbassato lo alza, quello che porta frutto lo pota perché migliori ancora. Siamo noi i tralci, noi uniti a te, Signore Gesù! Ciascuno di noi gode le attenzioni del Padre, ciascuno di noi soffre la sua potatura in vista di maggior gioia. Forbice del Padre è la tua parola, Gesù: parola che ci ha raggiunti, ci ha separati dal mondo in cui viviamo, parola che ha tolto da noi l’amore delle cose terrene e caduche, parola che ci ha portati ad accogliere te come unico sostegno e unico amore della nostra vita, parola che ha messo in noi lo Spirito Santo e quindi la vita eterna! La tua parola ci rende pronti a portare frutto, a soddisfare le attese del Padre, che può così compiacersi di noi come di te, suo unico Figlio! Unica mia e nostra attenzione sarà di rimanere in te, come tu sei attento a rimanere in noi! Per ben dieci volte hai pronunciato questa parola, Gesù, imprimendola così fortemente nella nostra mente e nel nostro cuore. Rimanere in te! Null’altro è così importante! Sei tu che dai valore alla nostra esistenza, è la tua presenza in noi che la fa essere fruttuosa. Rimanere in te. Senza di te la nostra vita è solo manifestazione dell’impotenza del mondo, è un poco che si perde nel nulla. Senza te siamo in balia del nemico, incapaci di vedere il volto di Dio Padre e di portare il suo santo Spirito. Se tu non sei in me sono inutile: nessuno potrebbe essere aiutato ad alzarsi, a salire dalla morte alla vita. Al contrario se tu, Gesù, sei in me, e lo sei mentre conservo gelosamente le tue parole come fondamento e base di ogni mia giornata, allora sono gloria di Dio: egli, Padre buono, può manifestare il suo amore! E lo manifesta anzitutto a me, ascoltando le mie preghiere e richieste, motivate dalla tua Parola santa.

Tu hai imparato dal Padre: egli ti ha amato e tu ami noi, che rimaniamo in te. Egli ti ha amato chiedendoti di soffrire stando in mezzo a noi peccatori che ti rifiutiamo. Egli ti ha amato donandoti lo Spirito Santo e chiedendoti di alitarlo su di noi, perché vediamo il suo amore! Egli ti ha amato chiedendoti di entrare nella nostra morte con amore e facendoti uscire da essa come primo per aprire le porte a una lunga schiera! Così tu ami noi: ci fai figli di Dio, ci chiedi di morire alle cose del mondo rinunciandovi per poterle godere come dono del Padre! Ci doni il tuo santo Spirito, che colma di gioia i nostri cuori e i nostri occhi. Nulla dà una gioia così grande come il vedere il Padre chinato su di noi, che ci ascolta, ci prende sul serio, impegna la sua onnipotenza per realizzare i nostri santi desideri.

Gesù, se la condizione per vedere tutto ciò è il conservare la tua Parola e renderla visibile nella mia vita, eccomi!

Voglio fare ciò che tu dici, come tu hai fatto la Parola del Padre e sei divenuto Parola!

Con la tua grazia, con la tua forza, eccomi.

inizio

5. IO HO SCELTO VOI

12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.

13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

14 Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.

15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.

16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

Il comandamento che ci dai, Gesù, per rimanere nel tuo amore è una parola semplice, che impegna però quotidianamente tutte le nostre forze. “Che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati”. Dovrò continuare a guardare te, tenere il mio sguardo fisso su di te, per accorgermi del tuo amore, e prenderlo a regola di tutti i miei rapporti con i tuoi discepoli. Amarci gli uni gli altri: accogliere l’amore dei fratelli che ti ubbidiscono, lasciarmi amare e servire da loro come tu ti sei lasciato amare dal Padre! E poi donare l’amore gratuito, piegarmi a lavare i piedi, ascoltare e rispondere, servire solo per amore tuo. Tu ci hai amati senza badare al nostro grazie, ci hai amati quando eravamo peccatori, ci hai amati lasciandoti deridere e colpire e mettere a morte. Ci hai amati riversando su di noi l’amore del Padre, amore senza confini! Per noi hai dato la vita, perché noi, attraverso la tua morte potessimo conoscere l’amore di Dio che ci salva. Il tuo amore è il più grande, completo, perfetto. Ci hai trattato da veri amici. L’amicizia, per essere tale, deve essere corrisposta: tu ci chiedi di fare ciò che hai detto, di amarci gli uni gli altri, e saremo tuoi amici. Non ci chiedi di sviluppare sentimenti o particolari gesti nei tuoi riguardi, ma di amarci tra noi: questo ritieni amore per te!

Da parte tua già ci consideri amici tuoi: non ci dai ordini, ma ci manifesti i voleri del Padre, ci riveli quanto tu come Figlio unico hai ricevuto. Non ci vuoi servi, esecutori di ordini come macchine, ma ci vuoi figli, come tu sei figlio del Padre. La nostra amicizia verso di te è questa, diventare figli con te, esserti a fianco nella tua obbedienza d’amore al Padre.

Noi non abbiamo fantasia nell’amare: dobbiamo imparare, e impariamo da te. Tu ci hai scelto: noi non ti avremo mai scelto. Ci saremmo limitati ad ammirarti, a pregarti, ad adorarti. Tu invece ci hai scelti: hai posato il tuo sguardo su di me, mi hai visto debole, peccatore, ignorante, degno solo di disprezzo. Hai detto “questi è mio”, e hai fatto di me un tuo amico, hai cominciato a manifestare la tua sapienza e la tua potenza nella mia debolezza. Mi hai dato degli incarichi da svolgere a nome tuo, mi hai reso capace delle tue opere d’amore, di pronunciare le tue parole sante che portano frutto, il frutto dello Spirito e la salvezza delle anime. Tu hai costituito i dodici, li hai uniti in modo indivisibile!

E ancora mi hai dato la promessa che il Padre ascolta le mie richieste, le richieste che gli rivolgerò nel tuo nome, cioè nel desiderio di esserti obbediente e di darti gloria. Il frutto dell’esser tuo discepolo viene dal Padre: a lui lo chiediamo!

Gesù, ti ringrazio. Grazie che hai scelto e costituito i Dodici come portatori dello Spirito Santo in molti modi e senza misura! Grazie che hai scelto anche me ad essere tuo amico, partecipe del tuo esser figlio del Padre, e hai costituito anche me come segno dell’amore eterno!

Riconoscerò che sempre tutto è dono del Padre, che è così buono da ascoltare la mia e la nostra voce! Amerò i tuoi fratelli come miei fratelli, accetterò il loro amore e il loro servizio come tuo dono; per la tua gloria, mio Signore e mio Dio!

inizio

6. A CAUSA DEL MIO NOME

18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.

19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.

20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

21 Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.

22 Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.

23 Chi odia me, odia anche il Padre mio.

24 Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio.

25 Questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.

26 Quando verrà il Consolatore, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli mi darà testimonianza; 27 e anche voi mi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

C 16 1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.

3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.

4 Ma vi ho rivelato questo affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto. Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.

 

Signore Gesù, le parole con cui ti confidi con i tuoi discepoli sono ricche di amore e verità. Tu hai già sofferto molto l’odio ingiustificato degli uomini, da quello di Erode, quando sei nato, a quello dei Nazaretani e dei Giudei. Senza motivo, ani, proprio per il tuo grande amore al Padre, si è riversato su di te l’odio del Maligno, di Satana. E lui, il nemico, continuerà a esserti nemico e cercherà di distruggere ciò che tu hai costruito: anzitutto la Chiesa, la comunione dei tuoi discepoli. Ora tu li metti in guardia: essi non si dovranno meravigliare né lasciarsi fermare dalle avversità che sorgeranno contro di loro, proprio mentre essi cercheranno di donare l’amore del Padre a tutti. L’inimicizia che troveranno sarà invece garanzia, segno chiaro della provenienza divina della loro fede e dei loro carismi.

I discepoli stessi tuoi, Gesù, dal momento che tu li hai scelti e chiamati, ed essi ti hanno risposto, appartengono a te e non seguono le superficialità e frivolezze del mondo. L’odio che si riversa su di loro da parte del mondo è prova della loro salvezza. Gesù, tu sei stato odiato perché hai amato il Padre e hai rivelato il suo amore per gli uomini. Sei stato osservato, spiato, sospettato. Così sarà per coloro che ti amano. Il tuo nemico è sempre lo stesso e riesce a ingannare e sedurre sempre qualcuno per renderlo strumento della sua avversione a te.

I discepoli odiati a causa del tuo nome sapranno ancora rimanere nell’amore perché vedono quell’odio causato dal nemico, avversario tuo, dei discepoli tuoi e anche di coloro stessi che riesce a coinvolgere nella sua inimicizia.

Essi, spesso, sono avversari consapevoli e colpevoli, saranno giudicati e forse condannati perché si sono opposti all’amore del Padre e tuo, unica verità e unica strada santa verso la beatitudine. Saranno condannati, ma non noi li condanniamo, perché siamo anche noi peccatori e spesso partecipi del rifiuto di te in cui rimane il mondo.

Ci darai tu stesso, Gesù, la grazia di uscire dal mondo nemico, quando invierai su di noi il tuo Spirito, il Paraclito, che sarà per noi luce e forza. Egli ci illumina il volto di Dio affinché possiamo chiamarlo Padre e dargli quella fiducia illimitata che il Padre può ricevere dal Figlio. Lo Spirito che ti ci mandi è spirito di verità: egli ci concede di vedere e godere tutti i segni della paternità di Dio, ed entrando in noi rende anche la nostra vita “verità”, manifestazione cioè della natura divina, dell’amore eterno!

Divenendo verità diveniamo partecipi di te, che sei verità: chi vedrà o incontrerà noi, vedrà e incontrerà l’amore del Padre e del Figlio. Donaci, Gesù, lo spirito di verità. Diverremo testimoni di te, nostra salvezza. Testimoni che tu sei la vita, la pienezza, la gioia, la realizzazione. Testimoni, col nostro essere figli, che tu sei il Figlio unigenito del Padre! Il tuo Spirito ci fa tuoi testimoni: sempre impegnati a rivelare la tua presenza. La tua santità, il tuo amore, la tua bellezza.

La nostra testimonianza di te arriverà a superare gli ostacoli della nostra stessa pigrizia e delle passioni del nostro cuore non convertito. La nostra testimonianza di te affronterà con gioia anche gli ostacoli della inimicizia di chi vuole onorare Dio con la nostra morte! E davvero la nostra unità con te fino alla morte è onore e gloria del Padre!

inizio

7. VERRÀ LO SPIRITO DI VERITÀ

5 Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?

6 Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.

7 Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

8 E quando sarà venuto, proverà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio.

9 Riguardo al peccato, perché non credono in me;

10 riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più;

11 riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato.

12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

13 Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.

14 Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annunzierà.

15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annunzierà.

 

Signore Gesù, stai annunciando la tua partenza da questo mondo. Colui che ti ha mandato ti accoglie, e ti farà festa, ma tu ti meravigli che i tuoi discepoli e amici non si interessino di questo tuo andare. Essi hanno soltanto accolto la tristezza che li sconvolge nell’intimo e impedisce loro di vivere come tu stai vivendo: in rapporto di fedeltà e di amore al Padre. Tu non sei triste, essi invece si lasciano abbattere dalla notizia senza volerla approfondire, senza esaminarla nei suoi aspetti più santi e veri. Non chiedono nulla a te. Non badano al modo con cui tu accetti e vivi questo momento.

Tu non ti lasci scoraggiare. Continui a rivelarti e a rivelare l’amore del Padre. Per i discepoli è bene che tu te ne vada: rientra nel volere del Padre che salva gli uomini attraverso la tua morte! Fino a che tu non vai al Padre, il Padre non manda lo Spirito Santo! Lo Spirito Santo è tutto in te, Figlio di Dio, e può giungere a noi quando nasce nel mondo il tuo Corpo che lo possa accogliere. E questo tuo Corpo nasce dalla tua morte e risurrezione!

Inoltre, finché tu sei con i tuoi, essi tengono lo sguardo fisso su di te e godono della tua presenza e sono attenti a te, egoisticamente! Solo quando non potranno più cercare soddisfazione dalla tua presenza sapranno accogliere il tuo santo Spirito, che è dono di sé, amore pieno, offerta della propria esistenza! Essi lo riceveranno da te, appena tu avrai compiuto la tua offerta al Padre!

Grazie, Gesù! Hai mantenuto la tua promessa e doni ancora lo Spirito che ci santifica! Egli avrà dei compiti grandi e preziosi nella nostra vita. È lui la luce che rende visibile e chiaro il peccato del mondo che non crede in te. Chi non crede che tu vieni dal Padre come sua salvezza rimane nella tenebra, rimane in balia di se stesso, aggrappato a ciò che affonda con lui. Chi non crede in te non può perciò diventare mio aiuto e mio conforto. Chi non crede in te non sarà mio consigliere e mia guida: sarebbe guida cieca che rende inutile il faticare! Il Paraclito mi rivela che sei tu la via sicura, la guida illuminata che mi porta alla meta. Egli mi mostra pure che sei tu la vera giustizia di Dio, l’obbediente che compie la sua volontà, che realizza i suoi disegni. Il mondo che non ti ha accolto è lontano dalla giustizia: esso non trova posto accanto al Padre, come lo trovi tu, per sempre! Il Padre ti fa sedere alla sua destra per i secoli, e perciò noi possiamo far conto di te, sempre, l’unico giusto e nostra giustizia. Tu rendi “giusta” la nostra vita, tu in noi la rendi gradita al Padre!

Il mondo ubbidisce ad altri comandi, non a quelli di Dio. Il mondo ha scelto come proprio principe il disobbediente, il superbo rivale che vuole attirare gli uomini a condividere la propria in amicizia a Dio. Per questo egli cerca di impedire che essi lo vedano come papà, che gli diano fiducia, che lo amino con gioia. Egli mette sempre il sospetto, lo fa vedere padrone, lo mette in cattiva luce per avere egli – l’avversario di tutti – libero accesso al cuore. Lo Spirito Santo che tu ci mandi, Gesù, ci fa luce per distinguere e discernere l’uomo dal suo nemico. Il Padre vuole salvare l’uomo, l’uomo tentato e sconfitto dall’avversario. Solo questi è già condannato e giudicato. Ogni uomo che incontra te, Gesù, potrà essere salvato!

Gloria a te, mio nostro e Salvatore!

Che cosa hai ancora da dirci, Signore Gesù? Quali verità tenevi ancora nel cuore come un segreto? I tuoi discepoli di allora, come anche noi oggi, erano deboli, non ancora provati nella fedeltà a te. A loro non potevi rivelare né la grandezza dei tuoi misteri né a quali fatiche e sofferenze sarebbero andati incontro durante la loro vita. E questo nemmeno a noi lo puoi rivelare: a ogni giorno basta la sua pena! Eccomi, Signore Gesù, ti seguo e ti amo anche se so che tu conservi segreti pesanti per me. Non temo perché ci sei tu sempre con noi e in noi riversi il tuo santo Spirito, lo Spirito che è forza e luce. Egli ci guida alla verità, alla pienezza della conoscenza del Padre e dei suoi misteri. Egli ci farà ogni giorno godere dell’amore con cui il Padre ci riveste. Egli ci riconsegna le tue parole cariche di volta in volta di quella sapienza che ci occorre, sia per comprendere ciò che sarà avvenuto sia per prepararci ai nuovi avvenimenti.

Grazie, Signore Gesù: i tuoi insegnamenti durano nei secoli! Il tuo Spirito ce li rende sempre nuovi, sempre attuali. Tu sempre unito al Padre, uno con lui: la sua volontà risplende nelle tue parole, ed esse sono sempre gloria sua!

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8. LA GIOIA

16 Un poco, e non mi vedrete più; un poco ancora, e mi vedrete».

17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Un poco, e non mi vedrete; e un poco ancora, e mi vedrete, e: Io me ne vado al Padre?».

18 Dicevano perciò: «Che cos'è questo "un poco", di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».

19 Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: Un poco, e non mi vedrete; un poco ancora, e mi vedrete?

20 In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.

21 La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo una creatura umana.

22 Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e

23 nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.

In verità, in verità io vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.

25 Queste cose ve le ho dette per mezzo di esempi; ma viene l'ora in cui non vi parlerò più con esempi e apertamente vi parlerò del Padre.

26 In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi:

27 il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me, e avete creduto che io sono uscito da Dio.

28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli apertamente e non fai più uso di esempi.

30 Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».

31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete?

32 Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

33 Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete da soffrire, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

 

Signore Gesù, tu vuoi dire tutto ai tuoi e vorresti che capissero. Ma essi sono ancora chiusi alla comprensione del tuo mistero. E per di più non hanno ancora confidenza con te. Essi si interrogano tra di loro invece che rivolgersi a te! E tra di loro non può crescere il disorientamento e la confusione. Tu hai parlato di un poco, un poco che ti separa e un poco che ti unisce a loro. Il tuo parlare è semplice, siamo noi che riteniamo che le tue parole contengano segreti particolari. Per un po’ di tempo i tuoi discepoli saranno separati da te. Dovranno rimanere soli e far conto sulle proprie forse. Queste non saranno sufficienti… arriverà la tristezza. Una doppia tristezza, quella di chi si accorge di non aver più appoggio e quella d’aver scoperto il proprio peccato. La tristezza dei tuoi discepoli è soddisfazione per il mondo nemico, ma durerà poco. I tuoi si accorgeranno ancora di te. Tu non sarai lasciato nella morte, il Padre non lascerà “che il suo santo veda la corruzione”. I tuoi godranno, al vederti, di una gioia che nessuno più potrà scalfire, perché tu non potrai più morire. Dal pianto imprevista sgorgherà la gioia!

Tu, Gesù, porti l’esempio della donna partoriente. La sua sofferenza è passeggera, benché necessaria. Così è necessario che i tuoi discepoli soffrano la tua mancanza: potranno accogliere la novità della tua risurrezione in un modo purificato e vero! Vivranno anch’essi della tua vita e godranno della tua gioia, Gesù! Tu ritorni al Padre, è lui la tua gioia! Ed egli deve diventare la gioia dei tuoi discepoli. Per questo li esorti a fare esperienza della presenza e dell’amore del Padre, perché nasca e cresca in loro la gioia, la gioia piena, quella gioia che rende la vita sazia. “Chiedete nel mio Nome!” Il Padre non può negare nulla a Gesù, perciò nello stesso tempo vedremo la bontà del Padre e la divinità del Figlio. la nostra preghiera dà a Dio l’occasione di manifestarsi: egli perciò l’attende e la desidera!

È così grande il suo amore per noi, che egli non ha bisogno di essere pregato. Tu, Gesù, sei così sicuro del suo desiderio di rallegrarci, che non gli chiedi nulla: sai che non c’è bisogno. La tua preghiera per noi infatti riguarderà la nostra custodia dal divisore, la protezione dalla tentazione.

Non c’è bisogno di chiedere null’altro al Padre, che già ci ama e tiene il suo sguardo rivolto a noi con attenzione.

Noi però non ci dobbiamo illudere, né dobbiamo tralasciare con superficialità ogni impegno. Verrà il momento della prova. E ci accorgeremo che non abbiamo la capacità di stare uniti a te, Gesù. Tu sai che siamo deboli, e ce lo dici: non per rimproverarci, ma per renderci vigilanti e per darci la possibilità di pentirci e riprenderci. A te possiamo sempre ritornare. Se ti abbandoniamo, tu non ci abbandoni. Tu sei pronto a rendervi partecipi della tua vittoria. Lontani da te ci sarà solo tristezza. Questa sarà il terreno su cui farai rifiorire il canto di chi crede in te!

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9. IO PREGO PER LORO

C 17

1 Così parlò Gesù. Poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.

2 Tu gli hai dato potere su ogni essere umano perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.

3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.

4 Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.

5 E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.

7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,

8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.

9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.

10 Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro.

11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.

 

Signore Gesù, con le tue parole tu raggiungi le nostre orecchie e il nostro cuore, ma sei consapevole che noi nulla possiamo senza la grazia che viene dall’alto. Ora tu fecondi il nostro ascolto con la preghiera che rivolgi al Padre. Verso di lui sollevi lo sguardo, come il salmista che dice: Levo i miei occhi verso i monti: da dove verrà l’aiuto? Tu sai che invano veglia il custode se il Signore non custodisce la città, e perciò poni tutta la tua fiducia nella volontà buona del Padre. A lui direttamente ti rivolgi: è giunta l’ora della gloria! Sei tu, Gesù, la gloria del Padre, come lui è la tua gloria! Egli si manifesta presente nel mondo al suo popolo attraverso di te: tu il nuovo e il vero tempio, luogo dove il suo amore si compie e si rivela, luogo dove egli accoglie il sacrificio, luogo donde si effonde sul popolo la benedizione. Tu sei la gloria del Padre, tu che porti il suo amore sulla croce, dentro i confini della morte. E il Padre è la tua gloria: egli rivela nello stesso momento la tua grandezza e la tua somiglianza a lui.

Signore Gesù, tua gloria diventano i tuoi discepoli, coloro che conoscono il Padre e riconoscono te! Tu hai compiuto la missione che ti era affidata: ci hai mostrato il vero volto di Dio, il volto di in Padre che dà la vita, che ama, che ha misericordia e accoglie il peccatore, anzi, lo cerca.

Un Padre che dà il cibo agli uomini, che li libera dal maligno, che li perdona! Gesù, ci hai fatto incontrare il Padre e così ci hai dato vita, vita serena, gioiosa, vita che può penetrare con lo sguardo i cieli e superare la barriera del tempo. Coloro che sono tuoi, Gesù, non vivono più chiusi nell’orizzonte della materia, essi sono con te seduti nei cieli! Essi sono gloria tua! Essi sono tuoi come sono del Padre. Del Padre sono creature e sono figli, di te sono fratelli e amici. Essi non vivono più nelle tenebre, la piena luce risplende sul loro capo. Essi sanno ciò che tu sai, essi conoscono il segreto più bello e più grande: tu, uomo, sei Dio! Dio si compiace di te, egli, l’invisibile e l’incommensurabile, si è dato a te e tu hai aperto il mistero a noi, poveri peccatori.

Gesù, anch’io credo che il Padre ti ha mandato, e tu sei venuto per amare lui e donare il suo amore a noi!

Grazie, perché preghi per noi. Per noi ti offri e per noi ti impegni, per noi che crediamo. Tu non preghi per il mondo! Al mondo tu offri lo spettacolo del tuo amore perché creda, e credendo riceva il frutto della tua preghiera. Il mondo non è ancora tuo, quel mondo che non ti accoglie: tu non lo puoi ancora presentare al Padre. P quel mondo che ti rifiuta, e rifiutandoti ti permette di svelare la tua unità col Padre, la tua santità, la tua verità!

La tua preghiera per noi unisce noi a te nell’offerta. La tua preghiera per me unisce me a te nella santità, perché sia anch’io dono di Dio, luogo del suo amore, sacrificio gradito! Si, noi siamo nel mondo, dove possiamo ancora cadere e tradire, essere in balia del nemico.

Gesù, continua la tua preghiera, perché il Padre ci unisca a sé, al suo amore!

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10. CUSTODISCILI DAL MALIGNO

12 Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi. Nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura.

13 Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.

14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.

16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità.

18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandati loro nel mondo;

19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.

 

Signore Gesù, tu sei stato con i tuoi discepoli: hai condiviso con loro fatiche e gioia, tempo buono e tempo cattivo. Stando con loro nelle varie situazioni hai fatto sentire l’amore del Padre. Li hai ricoperti con quest’amore dolce e forte, eterno e presente, trasformante e sorprendente. Attraverso di te il nome del Padre è diventato la loro dimora, la loro sicurezza, la loro stabilità. Il nome che il Padre ti ha dato è il nome dell’amore per gli uomini, ai quali in te offre salvezza. Tu, il salvatore! Nessuno è perduto, tu li hai salvati. Solo colui che alza contro di te il suo calcagno, colui che non accetta la tua ultima offerta di amicizia, solo lui è rimasto estraneo al tuo nome. Doveva essere così, perché la tua passione non fosse un destino, ma una libera scelta dell’uomo, e un atto d’amore tuo per ogni uomo peccatore.

Tu ritorni al Padre per una strada di dolore per trasmettere a noi la tua gioia piena: la gioia della tua appartenenza al Padre, la gioia del suo amore, la gioia della perfetta comunione.

Tu ci ami davvero, Signore Gesù! La tua vita la vuoi trasmettere a noi, cosicché il Padre sia glorificato anche in noi! Con la tua gioia ci doni anche la Parola del Padre, che è sapienza e luce, vita e pace. È una Parola viva, che diventa generatrice di amore, che trasforma tutto il creato! È la parola che compie miracoli, che ci rende divini. È la parola che ci rende insopportabili al mondo, quel mondo che vuole continuare a vivere nell’egoismo e nella sottomissione alla superbia di Satana. La Parola del Padre che tu semini in noi ci rende estranei a quel mondo in cui abitiamo, ma ci permette di essere in esso strumento della sua salvezza. Per questo tu, nella tua preghiera, non chiedi al Padre che costruisca un mondo apposta per noi, un mondo che accolga la novità della tua Parola. Anzi, tu desideri che anche noi rimaniamo in questa ostilità, perché è in tal modo che noi diventiamo testimoni. Solo chiedi che il maligno non prenda posto in noi, che non ci riporti indietro, là donde tu ci hai tolti.

L’odio del mondo non impedisce la santificazione dei tuoi. La fedeltà alla preghiera divina che ci doni, il divenirne portatori, ci santifica, ci consacra, ci rende sacrificio gradito al Padre! La tua Parola, quella che il Padre ha riversato in te, è la verità, è la luce che permette anche a noi di vedere tutta la realtà così come la vede Dio, di amarla come la ama lui, di essere anche noi strumento della sua potenza creatrice!

Per questo è importante che i tuoi discepoli non siano tolti da quel mondo che ha bisogno di salvezza. Anzi, tu li mandi in esso allo stesso modo che tu sei stato inviato, e così l’opera dell’amore del Padre può continuare! I tuoi discepoli però possono godere di te, della tua presenza con loro e in loro, perché tu ti offri, ti sacrifichi per essi.

Grazie, Signore Gesù. Sono anch’io nel mondo, continuamente tentato dalla sua forza e dalla sua malizia, ma ci sei tu accanto e dentro di me. Non sono solo, conto su di te. Non sono debole, perché tu sei forte. Non sono perduto, ci sei tu, luce e gioia, anticipo di quella eterna! Gloria a te, mio Signore Gesù!

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11. SIANO UNA COSA SOLA

20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola:

21 perché tutti siano una sola cosa come tu, Padre, sei in me e io in te. Siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

22 E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una cosa sola come noi siamo una cosa sola.

23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

24 Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.

26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

 

Signore Gesù, quale consolazione in queste tue parole! Tu stai davanti al Padre tuo certo di essere esaudito, e a lui presenti i tuoi fedeli di tutti i secoli. Anch’io sono presente nel tuo amore e nella tua fiducia al Padre, anch’io che credo alla parola dei tuoi dodici,e con me molti altri, tutti gli altri che ti hanno ascoltato in ogni lingua e in ogni nazione! La tua preghiera, che p ancora presente al Padre, è già stata esaudita, ed ancora viene esaudita! Tu hai chiesto che coloro che credono in te siano uno, diventino un cuor solo e un’anima sola, rispecchiando così la bellezza e la pace e l’armonia che tu vivi nell’eternità con il Padre stesso nello Spirito Santo. Tu sai che questa unità è il coronamento della pienezza che ci riempie e ci illumina! È il Padre che dà vita a questa unità, essa per noi è dono che scende dall’alto, dono chiesto e ottenuto da te, Gesù!

Noi non riusciremmo a realizzarlo, ansi, nemmeno sapremmo che esso esiste! Vediamo quei popoli che non credono ancora in te: essi non immaginano neppur lontanamente che un’unità simile sia possibile, e non la godono nemmeno in famiglia! Gesù, ti ringrazio d’averla chiesta al Padre per noi! Grazie che l’ho potuta vivere fin da piccolo nella famiglia, nel vicinato, nel paese, con molti sconosciuti in vari momenti e con diverse intensità. E grazie che la posso godere ancora con molti che credono in te: è un anticipo di paradiso, è un essere dentro la tua comunione vivificante e trasformante con il Padre! L’unità piena tra te e il Padre è l’atmosfera in cui tu vuoi i tuoi! Sei certo che questo è il miracolo davanti al quale gli uomini deporranno il loro orgoglio e cominceranno a credere che tu sei il Figlio, che tu sei qui come amore del Padre e sua salvezza!

Tu cambi il mondo da incredulo a credente attraverso la nostra unità, che non è frutto di sforzi umani né di conclusioni ragionate, ma dono gratuito! Gesù, desidero mantenerlo e non rovinarlo questo dono! Anche per questo mi offri la strada: essere dove tu sei, contemplare la tua gloria e l’amore che il Padre ha per te: l’amore del Padre è la tua vita! Senza di esso tu non saresti! Tu sei perché il Padre ti ama! Il mondo esiste come dono del Padre a te, un mondo che è frutto di amore, anche se non lo sa, anche se tenta di nasconderlo e di tradirlo. Ma la tua croce che s’innalza e si allarga per comprendere tutto il cielo e tutta la terra, la tua croce manifesta il cuore amante del Padre che si rivela in te. La tua volontà, Gesù, è volontà di salvare, è la stessa volontà del Padre e tu la unisci alla sua: vuoi che anch’io sia con te! Grazie, Gesù!

Il Padre è giusto perché rende giusti coloro che ti conoscono e riconoscono donde vieni. A lui tu vuoi che si innalzi il mio sguardo, al Padre, il cui nome tu conosci e manifesti. Solo tu ci metti nel cuore e sulle labbra questa parola dolce e ferma, sicura e tenera. E tu continui a ripeterci questo nome, perché esso non diventi mai freddo di abitudine o di indifferenza. Il nome del Padre è un nome che continua a generare amore, misericordia, tenerezza e pazienza! È un nome che fa sgorgare vita là dove viene pronunciato, grazia e pace, verità e libertà là dove viene amato!

Grazie, Signore Gesù, che ci immergi nell’amore continuo del Padre e nella tua interminabile gioia per lui!

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Nulla Osta: cens eccl. Mons. Iginio Rogger, Trento 24.05.2002