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Lettera amici da Tavodo - dicembre 2020

Lettera agli amici - dicembre 2020


da Tavodo

Carissimo/a, amato/a da Gesù,

Eccoci ancora, carissimo/a! Stai bene? Pensiamo che ci rispondi così: “Sì, tutto bene, perché sono ancora con Gesù!”. Ed è la stessa cosa che vogliamo dirti riguardo a noi, sia per darti pace, - siamo, infatti, ancora in tempo di inquietudini e paure! - sia perché, in fondo, questa è l'unica cosa di cui è importante darci reciprocamente notizia.

Procediamo, però, come di consueto, anche col racconto della nostra Storia, sapendo che pure in essa si nasconde e si manifesta l'amore del Padre: tra fratelli di fede è bello condividere anche questo, per ricevere e donare nuova forza spirituale.

Ci eravamo lasciati in maggio. Il Tempo Santo della grande gioia per la Risurrezione di Gesù ci ha dato di condividere i segni di risurrezione donati alla famiglia umana: miglioramento della situazione sanitaria e conseguente riapertura di vari ambienti, soprattutto delle nostre chiese, in cui celebrare come Chiesa i Santi Misteri.

Per il Ritiro di Pentecoste c’erano con noi pochi partecipanti. Con la meditazione finale don Vigilio ci ha fatto pensare: Se non soffiasse lo Spirito Santo... Ci ha aiutato a contemplare tutti gli aspetti della vita cristiana come animati dallo Spirito Santo: senza di lui non potremmo neppure dire “Padre” né “Gesù, Signore”; senza di lui né preghiera, né comunione, nessun dono, nessun servizio o stato di vita santo nella Chiesa. E come consegna: Viviamo reclinati sul cuore di Gesù, per ricevere lo Spirito Santo e dire: Abbà, Papà. “Dire”, cioè esprimere ciò che si muove nel nostro cuore: là noi godiamo l'intimità col Padre, che ci permette di vedere tutto il resto come relativo, strumento del suo amore. Grazie all'esperienza dei mesi precedenti, via Facebook abbiamo potuto offrire questo “bene” alle persone che vivono in comunione con noi, che non si potevano muovere di casa o che noi non saremmo stati in grado di accogliere.

Per questa via don Vigilio ha continuato ad offrire, completandole, le meditazioni dell'Esperienza di Vita 2019-2020, sulle Dieci Parole, al consueto appuntamento della terza domenica del mese.

La venuta dello Spirito Santo ci ha fatto dono della Settimana di Ritiro personale: l'abbiamo vissuta nel nostro eremo; don Vigilio invece, bisognoso di tranquillità e silenzio maggiore, l'ha vissuto in un luogo più appartato, in montagna: dono della Provvidenza del Padre.

Il 26 giugno abbiamo ringraziato con gioia il Padre per i 50 anni di sacerdozio di don Vigilio: la paura della pandemia non ci ha permesso grandi festeggiamenti, ed è facile intuire che don Vigilio di questo è stato contento... Ma Gesù ha visto in tanti cuori grande riconoscenza per il dono del suo Sacerdote, divenuto per molti Padre e Pastore: noi, Fraternità tutta, con la Famiglia e i Commensali, per primi, ma poi anche i parrocchiani di Tavodo e Dorsino, il paese natale di Vasio, e tanti nella Chiesa di Trento e fuori, quel giorno eravamo davanti a Lui per ringraziare e anche per chiedere ancora vita, forza, santità. Don Fiorenzo, raggiunto lo stesso traguardo, era presente, nella Liturgia meravigliosa che ci unisce in cielo e in terra.

Poiché le sorelle non sono potute venire dalla Turchia, non c'è stato il consueto ritiro-riposo comunitario all'inizio di luglio, o meglio, l'abbiamo vissuto in modo diverso, rimanendo in casa, e ritrovandoci insieme, Tavodo e Konya, via WhatsApp: come ogni anno don Vigilio ci ha presentato in anteprima le meditazioni degli Esercizi, un po' di silenzio, scambio e preghiera, qualche passeggiata... Dobbiamo dire che è stato bello: lode allo Spirito Santo!

Con la benedizione del Padre Vescovo, subito dopo abbiamo aperto la Casa per gli Esercizi Spirituali: potevamo ospitare, per ogni corso settimanale, sette o otto persone. Abbiamo continuato la lettura meditata del Vangelo di Matteo (Misericordia voglio 7,12-9,13), contemplando la forza di vita racchiusa nella Parola, la bellezza dell'umiltà e della fede agli occhi di Gesù, il dono gratuito di poterlo seguire sulla via della vera misericordia... Attraverso Facebook il primo e l'ultimo corso li abbiamo messi a disposizione di tutti. Il servizio di noi fratelli, in quelle settimane, si è fatto più attento, con gioia, consapevoli di essere anche noi “mani del Padre” per i suoi figli amati, docili e umili, assetati della sua Parola e del suo riposo. Come sempre, egli stesso ci è venuto in aiuto, dandoci unità e forza, doni per la mensa, braccia giovani per le pulizie, che dovevano essere veloci e meticolose, alla fine di ogni settimana.

Finito il tempo degli Esercizi, don Vigilio, obbediente al Padre Vescovo, cui preme tanto la sua salute, si è rifugiato alcuni giorni in un “nascondiglio”, per stare con Gesù. In quei giorni ha accolto un nuovo dono-servizio: ha raccolto i trafiletti quotidiani sulla S. Messa – forse li leggevi anche tu – e ne sta nascendo un libro, Beati gli invitati. Qualcuno l'aveva chiesto, qualcun altro si è offerto di pubblicarlo... Poi ha iniziato una nuova serie di trafiletti sul Credo: se non li ricevi personalmente, li puoi trovare ogni mattina in internet, sulla nostra pagina. Al ritorno lo aspettava il lavoro per le Gocce di Spirito e per i colloqui, sia in casa che a Trento.

Noi fratelli abbiamo ripreso la vita “normale”, ma con pochi ospiti. Ci siamo dedicati a vari lavori di manutenzione in casa: nuova caldaia, nuova illuminazione della cappella. Siamo contenti della vita di preghiera e di raccoglimento che Gesù ci dona, lo ringraziamo pure perché ci nutre anche attraverso la lettura spirituale ai pasti: prima la vita di S. Giovanni Bosco, coi miracoli della carità, ora quella di S. Porfirio, ultimo santo canonizzato dalla Chiesa Ortodossa. Un paio di volte alla settimana, via WhatsApp, ci incontriamo con le sorelle a Konya, o per un momento di preghiera o per qualche chiacchierata fraterna...

All’inizio di ottobre abbiamo partecipato a Verona, presso la Comunità della Visitazione, all'incontro annuale di alcune Fraternità: uno dei fratelli ci ha presentato qualche bell'aspetto della vita con Gesù, poi ci siamo aggiornati sulle esperienze di quest'ultimo anno, gustando la gioia di essere insieme come fratelli.

Ringraziamo il Padre per la nostra Maria, che riesce ad essere partecipe alla vita di preghiera e di fraternità, mettendocela tutta da parte sua e accogliendo con umiltà l'aiuto, sempre premuroso e affettuoso, di Lidia. Possiamo anche ogni settimana mandare a casa Gino per dare un aiuto alla mamma, che ha bisogno di continua assistenza. Altro dono è il poter essere vicini quotidianamente, anche solo per telefono, ad alcune persone sofferenti. Possiamo essere per loro segno della fedeltà del Padre.

In ottobre è ripreso l'appuntamento dell'Esperienza di Vita: la prima volta è stato un incoraggiarci a vicenda per vivere da figli di Dio il tempo di pandemia, la seconda volta, in novembre, abbiamo iniziato a rivestirci delle Armi dello Spirito!

Continua anche l'impegno per il calendario, impegno che occupa tutti noi fratelli.

Ti salutiamo con affetto nel Signore e ti ringraziamo per la tua presenza insostituibile nel Regno dei Cieli. Al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo la gloria e l'amore, nei secoli! Amen!

 I fratelli e le sorelle della "Fraternitïtà Gesù Risorto" 

da Konya