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Lettera amici da Tavodo - dicembre 2017

Lettera agli amici - dicembre 2017


da Tavodo

Carissimi,

Ringraziamo il Signore per il nuovo tratto di cammino che ci ha fatto fare fino a ricominciare ora un nuovo anno liturgico nell’attesa di lui.

Probabilmente già lo sai che la cosa che più ci ha toccato in questi ultimi mesi è stata la promozione di don Fiorenzo al regno dei cieli.

Già da giugno, quando era ricaduto nella seconda polmonite, il Signore aveva cominciato a prepararci alla mancanza della sua presenza fisica qui in casa. Da allora si sono susseguiti vari ricoveri in ospedale e convalescenze alla Casa del Clero fino al 20 settembre quando il Signore l’ha chiamato a contemplare senza veli il suo volto. In luglio, durante il tempo di ritiro comunitario, più o meno tutti i giorni qualcuno di noi andava a fargli compagnia e a godere della sua: la sua serenità nell’abbandonarsi al Signore, il suo desiderio di pregare con fedeltà e anche con fatica la Liturgia delle Ore, l’accogliere tutto con riconoscenza senza pretendere, le sue parole che ci orientavano a Gesù, erano sempre un dono prezioso. Quando siamo stati impegnati con gli Esercizi spirituali diverse persone si sono prestate per assisterlo con una disponibilità ammirevole.

I corsi di esercizi predicati da d. Vigilio sono stati 5. Anche quest’anno, per non rifiutare qualcuno, abbiamo sfruttato ogni possibilità di alloggio. Come tema abbiamo cominciato il vangelo di Matteo: abbiamo contemplato Gesù con l’aiuto dei primi quattro capitoli. Il primo corso è stato particolarmente guidato e graziato dal Signore: guidato perché in quella settimana “casualmente” tutti i partecipanti erano della nostra diocesi; graziato perché, altrettanto casualmente, o meglio provvidenzialmente, per la serata di chiusura era presente il nostro arcivescovo Lauro! Davvero è stata una benedizione e un incoraggiamento sia per noi sia per i partecipanti.

Terminati gli esercizi d. Vigilio si è dedicato di nuovo alla trasmissione di Telepace “Gocce di Spirito”: 5 minuti di riflessione ogni giorno. Già a metà giugno aveva incominciato il primo mese di registrazioni dopo la richiesta dell’emittente televisiva e il mandato con benedizione del Padre Vescovo. E’ un servizio impegnativo, ma visto che le trasmissioni si rivelano apprezzate e che il vescovo lo ha riconfermato, in dicembre farà il 7° mese di registrazione.

A metà settembre 32 persone della zona e amici della Fraternità hanno vissuto la bella esperienza del pellegrinaggio in Terrasanta organizzato e guidato da d.Vigilio con l’aiuto di Gino. Non è stato un viaggio turistico, ma un pregare e camminare sulla terra calcata da Gesù e incontrare diverse realtà e comunità che ora vi vivono.

Don Fiorenzo intanto seguiva pregando tutti questi avvenimenti. E come è successo per la Chiamata di Enrico, anche per d. Fiorenzo il Signore ha atteso il momento “giusto”: infatti d. Vigilio ha potuto tornare dalla Terrasanta e stare con lui gli ultimi giorni. Per il suo funerale, celebrato nella sua amata parrocchia di Dorsino, dove ora riposa, era ancora con noi l’Arcivescovo, che nell’omelia lo ha ricordato come “uomo mite”. Davvero la sua presenza non si faceva notare, ma donava tanto. E ora insieme ad Enrico continua “a farci sicurezza” nella cordata fino alla vetta, dov’è la Casa del Padre! Il vescovo Lauro ci è stato tanto di consolazione, perché dopo il funerale ha voluto fermarsi a pregare con noi, e con i familiari ancora presenti, i vespri rivolgendoci forti parole di sostegno.

E non è stata l’ultima volta che abbiamo avuto il dono di gustare la grazia della comunione nella Chiesa attraverso il suo Apostolo. Infatti mons. Lauro era fra noi anche per il 35. anniversario di apertura della Casa di preghiera. Con la sua parola “infuocata” ci ha confermato e spronato in questo compito affidatoci allora dal Padre Vescovo Gottardi. E’ stata un’occasione per ringraziare Gesù per tutte le persone che lui qui ha incontrato, illuminato, consolato, guarito, sostenuto, risollevato e benedetto con la sua grazia.

A fine luglio erano ripartite per Konya Serena e Lidia. A fine settembre le hanno raggiunte d. Vigilio e Isabella. Dopo 15 giorni là d.Vigilio è rientrato a Tavodo con Lidia, sofferente per una infezione agli occhi. Con l’aiuto di tanti colliri poi è migliorata.

Riguardo alla salute anche Giuseppe in novembre ha avuto un’operazione a un occhio e con pazienza ne attende il beneficio. Pure Marco ha avuto problemi per un’ernia al disco. Maria, secondo le sue forze, è fedelissima in guardaroba, godendo l’altrettanto fedele aiuto settimanale di due care persone. Gino in compenso non ha avuto problemi di salute e serve Gesù in ufficio, nella manutenzione in casa e, ora, nella guida della cucina.

A proposito della nostra parrocchia, in settembre è arrivato il nuovo giovane e dinamico parroco che abbraccia tutto il Banale, Bleggio e Lomaso (19 comunità!). Ha trovato il tempo per farci dono di una bella visita per conoscerci reciprocamente e lavorare uniti per la Chiesa.

In ottobre sono ripresi gli incontri mensili dell’Esperienza di vita. Siamo riconoscenti allo Spirito Santo che ci ha ispirato di scegliere il tema della santa Messa e così ritrovarci, senza averlo saputo prima, in sintonia con le catechesi di Papa Francesco!

Nello stesso mese è ripreso anche il ritiro del primo sabato del mese, sempre frequentato da diverse persone, così come l’adorazione settimanale del giovedì.

Bello e arricchente è stato in questo mese l’incontro con alcune comunità con le quali siamo in particolare comunione e con le quali ogni anno viviamo una giornata di preghiera e fraternità.

In novembre d. Vigilio ha predicato un corso di esercizi alle Sacramentine del monastero di Seregno; anzi a tutti i monasteri legati a quella comunità, perché le monache hanno pensato di filmare le meditazioni per inviarle alle loro consorelle. Sono state tanto contente che hanno già fissato anche per gli anni prossimi.

Ritornato a casa ha potuto finalmente fare alcuni giorni di riposo servito con gioia e generosità in una casa di suore amiche. Ne aveva proprio bisogno perché sempre tanti sono i colloqui in casa o a Trento per il suo incarico diocesano.

In questi mesi pochi sono stati i giorni in cui eravamo soli; numerose sono state le persone che hanno chiesto di trascorrere qualche giorno o una settimana, per stare con Gesù aiutate dalla vita di preghiera comunitaria.

Ora iniziamo il tempo di Avvento: un tempo che ci vorrebbe esercitare nell’attesa del Signore, anzi, ci vuole aiutare a non dimenticare la sua venuta al compimento del tempo, e a non dimenticare quindi di essere fedeli al nostro compito. Vi ringraziamo per quanto anche ciascuno di voi ci aiuta in questo con la preghiera e con la comunione che ci manifestate in tanti modi.

Vieni Signore Gesù, Re della vita e Principe della pace!

 I fratelli e le sorelle della "Fraternitïtà Gesù Risorto" 

da Konya