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Lettera agli amici da Konya - dicembre 2020

Lettera agli amici -

dicembre 2020

da KONYA

Cari amici e soprattutto fratelli e sorelle in Gesù,

cominciamo a scrivervi ricordando la gioia di poterci riunire di nuovo in chiesa domenica 14 giugno dopo i tre mesi di chiusura forzata per la pandemia. È stato particolarmente significativo poterlo fare proprio nella solennità del Corpus Domini. Ed è stato un dono poter celebrarla con la messa grazie alla venuta generosa di p. Jean-Marc da Ankara che non ha temuto né il virus né il suo forte mal di schiena.

  1. Jean-Marc ha continuato a venire una domenica al mese portando così a termine anche il percorso formativo dei tre giovani africani iniziato 4 anni fa in occasione della loro richiesta del Sacramento della Confermazione. Anche riguardo a loro quest’anno è particolare: finiti gli studi qui, la loro vita continua… altrove. Infatti uno in settembre è partito per continuare gli studi in Francia, gli altri due stanno riflettendo su altre possibilità. Già vi avevamo detto che questi tre giovani erano i più attivi nella piccola comunità cristiana: ne sentiremo la mancanza, ma ringraziamo il Signore per il tempo che li ha resi pietre vive nella comunità di Iconio. Un’altra partenza, per un’altra città, è quella del papà congolese che con la chitarra animava con arte le celebrazioni: con meno arte, ma con lo stesso amore e gioia, continueremo comunque a cantare al nostro Dio!

In luglio abbiamo avuto la gradita e fraterna visita di due padri di Izmir, con un caro amico, che pure ci hanno donato la celebrazione eucaristica domenicale.

Tutte le altre domeniche, con tutte le dovute precauzioni - disinfettante, mascherina, distanziamento – ci siamo riuniti per la Liturgia della Parola. Potendo disporre di 35 posti in chiesa, mai nessuno è dovuto rimanere fuori, come purtroppo succede in tante altre parrocchie.

Da metà giugno abbiamo interrotto il rosario on-line e ripreso l’adorazione eucaristica mensile e in ottobre il rosario missionario settimanale.

Con la riapertura abbiamo ripreso la catechesi settimanale con i bambini (fino a ottobre in giardino e poi nell’atrio interno della chiesa): catechesi che prevede la tombola una volta al mese. Come potete immaginare è l’incontro più atteso! Approfittiamo di questo gioco per donare cose gradite ai bambini (giochetti, cioccolata, quaderni e penne…), ma anche alle mamme (alimentari, vestiti, detersivi…).

Abbiamo ripreso pure un po’ di scuola per i tre ragazzi più bisognosi di sostegno scolastico.

Invece abbiamo continuato on-line la catechesi settimanale con le due famiglie di profughi. Quella che abita alcune ore fuori Konya l’abbiamo visitata a fine luglio, così da donare loro un incontro fraterno “in presenza”. Come sempre ci hanno ospitate nel loro piccolo bilocale dove abbiamo conversato e pregato e a sera ci hanno lasciato con gioia i loro letti sistemandosi loro su tappeto e divano.

Riguardo a queste due famiglie vi comunichiamo con gioia il momento di grazia che hanno – e abbiamo - vissuto a metà novembre, quando è stato invocato su di loro il Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Momento atteso da tanto tempo. Ringraziamo Gesù perché davvero abbiamo visto la sua mano che è intervenuta e ha guidato ogni cosa. Prima di tutto riguardo alla possibilità di venire, cosa per niente scontata, - sembrava impossibile per difficoltà burocratiche - e poi per la partecipazione alla celebrazione di alcune amiche straniere che stanno aiutando tanto queste famiglie.

Momento analogo era stato vissuto poco prima nella solennità di Tutti i Santi per il Battesimo di una bimba ugandese, che pure attendeva da tempo. P. Jean Marc con pazienza aveva preparato i genitori, che ora continuiamo a veder presenti tutte le domeniche!

In luglio il Centro Missionario Diocesano di Trento ci ha fatto vivere un bell’incontro zoom con diversi missionari dai cinque continenti. È stato un incoraggiamento vedere la fede nel Signore e l’amore al prossimo con cui ciascuno vive nella sua, mai facile, situazione attuale.

Siamo tanto riconoscenti al Centro Missionario per il grande dono di averci “portate” il 25 ottobre a Sanzeno, in quel luogo tanto caro e benedetto dal sangue dei nostri Martiri, in occasione della celebrazione dell’ottobre missionario con il nostro Vescovo Lauro.

Anche verso i primi di dicembre speriamo di poter partecipare a un altro incontro zoom con altri missionari.

Ringraziamo il Padre che ci sta ancora dando la possibilità di intervenire in tante situazioni economicamente difficili. Proprio ora, che la situazione sanitaria è difficile, i profughi non hanno più l’assistenza sanitaria e diversi sono i casi urgenti che conosciamo.

La Caritas inoltre è impegnata per l’emergenza terremoto a Izmir. In questa calamità del 30 ottobre tutte le chiese della città sono diventate inagibili. Nessuno dei nostri conoscenti ha perso vita o casa, ma molte sono state le vittime e gravi le conseguenze a tutti i livelli.

Ringraziamo il Signore che anche quest’anno in novembre ci ha dato di poter preparare, stampare e spedire il calendario in turco alle varie parrocchie. Con la pandemia, e quindi l’economia in crisi, è stato più difficile del solito, ma la Provvidenza non è mancata e così siamo contente di aver dato lavoro alla tipografia che da 21 anni è disponibile a stampare scritti di un’altra religione. Col calendario abbiamo donato anche l’opuscolo “Ne mutlu” (Beati) che avevamo ultimato in primavera.

A giugno la chiesa è stata riaperta solo per la preghiera, ma non ancora negli abituali orari settimanali per i visitatori musulmani. In questi ultimi mesi si erano prenotati tre pellegrinaggi, poi tutti annullati.

Abbiamo continuato la bella tradizione, iniziata in primavera, di un paio di incontri settimanali WhatsApp con i fratelli a Tavodo per raccontarci come Gesù è presente nelle nostre giornate e per pregare insieme. Lo ringraziamo anche per questi mezzi che ci aiutano a stare uniti.

Sperando di poter essere fisicamente insieme a loro per il Natale, abbiamo programmato di rientrare il 22 dicembre. E il nostro caro Padre Vescovo Lorenzo, in attesa di meritato riposo dal suo incarico pastorale, ha pure lui programmato di venire anche quest’anno, come era diventato tradizione, per celebrare per la comunità il Natale anticipato. Speriamo che il suo e il nostro desiderio si realizzi!

Affidiamo anche alla vostra preghiera appunto la nomina del nuovo Pastore della Chiesa di Smirne.

Intanto cerchiamo di rimanere uniti a Gesù, vivendo giorno per giorno secondo quanto lui, che ci guida, ci indica nelle sue “venute giornaliere” e preparandoci al suo Avvento.

 

Isabella e Serena

da Tavodo