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Don Vigilio presenta ai ragazzi l'interno della Pieve

interno chiesa TavodochiesaptzR Int

 

Pieve del Banale di S. Maria Assunta - Tavodo 

      

breve presentazione audio della chiesa (don Vigilio 2014 e 15)


Don Vigilio presenta ai ragazzi l'interno della Pieve

 

Cari ragazzi,

vi accompagno nella visita alla Pieve di Tavodo, Entrando nella chiesa, dedicata alla Madre di Gesù, Maria Ss.ma Assunta in cielo, ci troviamo in una bella aula dalla luce soffusa: ci sentiamo subito invitati a pregare e a stare in ascolto di Dio.

L’orientamento della navata è quello della prima chiesa di stile romanico, esistente nel XII secolo: si entra da ovest e ci si dirige verso levante, ad indicare che noi siamo sempre orientati a Gesù, il "sole che sorge dall'alto", come ha detto Zaccaria, il padre di Giovanni Battista! La pianta dell'edificio è quella della ricostruzione finita nel 1518 e la struttura architettonica, con le finestre e gli stucchi, rispecchiano i gusti del periodo 1780-90, quando sono stati eseguiti grandi lavori di ristrutturazione.

Nelle rientranze laterali ci sono quattro altari, tre dei quali fatti costruire da don Gianantonio Fontana di Sclemo nei primi anni del 1800. Sopra gli altari ci sono delle belle tele raffiguranti molti santi: abbiamo così l'impressione di essere circondati, osservati e accompagnati da loro, come fossero presenti, e lo sono davvero! Essi sono contenti del nostro amore al Signore e ci aiutano a svilupparlo in vari modi: Giovanni Battista ci indica l'umiltà di Gesù che si fa battezzare da lui, San Vigilio e San Girolamo vogliono trasmetterci il loro amore alle Sacre Scritture, Sant'Antonio di Padova e san Luigi con San Francesco di Sales ci ricordano il loro esempio di mitezza e di fedeltà alla fede. I santi Francesco d'Assisi, Francesco da Paola, Ignazio di Lojola, Carlo Borromeo, Isidoro, Giovanni Nepomuceno, Francesca Romana, insieme ai Genitori di Gesù e ai suoi Nonni, Gioacchino ed Anna, con santa Teresa d'Avila, ci guidano ad adorare il Signore sempre. Il martire s. Agapito, presente anche con le sue reliquie, ci ricorda che la nostra fede vale più della vita. La Madonna, che consegna il rosario, ci fa gustare i 15 misteri della vita del Signore, raffigurati in piccoli quadretti tutt'intorno alla tela.

Sul presbiterio ecco l'Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto: san Giuseppe viene raffigurato dallo ADORAZIONE DEI MAGI - ANBETUNG DER WEISENstesso pittore una volta anziano e una volta giovane.

Tela: FUGA IN EGITTO - FLUCHT NACH ÄGYPTEN

Chi sa il perché? Non ve lo dico: dovete scoprirlo da soli o chiederlo proprio a lui, a san Giuseppe! (*)

E Maria porta un gran cappello, come quello di certe signore che vengono oggi in chiesa: si sentono così a proprio agio! Il pittore, Elia Nauricio, che l'ha dipinta nel 1640 circa, pensava che Maria doveva essersi travestita da uomo per sfuggire ai soldati di Erode che uccidevano i bambini a Betlemme!

L’Altare principale invece fu eretto nel 1766 da don Bernardino Pasi di Poja, che fece incidere: "Ho amato il decoro della tua casa". La pala raffigura Maria Ss.ma portata in cielo dagli angeli mentre gli apostoli meravigliati si interrogano: “Perché il suo sepolcro è vuoto? Come mai troviamo dei fiori al posto del suo corpo? E questo dov'è?”. Lentamente capiscono che Dio ha voluto premiare Maria per il suo amore a Gesù prendendola in cielo anima e corpo: così anche noi desideriamo.

A metà chiesa in alto ecco due piccoli... poggioli (come dicono i bambini): sono i pulpiti, dove, quando non esistevano microfoni e altoparlanti, saliva il sacerdote a predicare per farsi sentire da tutti. Sono due: uno per il predicatore, il secondo per un altro che faceva domande o esprimeva le difficoltà a credere che di solito ha la gente, in modo da rendere più viva la predicazione: cosi le persone stavano più attente e nessuno si addormentava!

In fondo, a destra e sinistra, ci sono due nicchie. Preparate nei primi anni del 1800, sono rimaste inutilizzate. Nel 1998 in una di esse abbiamo dipinto i tre martiri anauniesi, Sisinio, Martirio e Alessandro, per ricordare il XVI centenario del loro martirio, avvenuto il 29 maggio 397. Nell'altra abbiamo collocato il battistero, raffigurando Maria, Madre della Chiesa. Sotto il suo sguardo ecco gli apostoli Pietro e Paolo, ma anche san Vigilio, patrono della Diocesi, e il beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, il vescovo che ha consacrato questa Chiesa il 25 agosto 1837.

Qualche anno prima, nel 1831, era stato costruito l'organo dal frate Damiano Damiani, obbligato a vivere fuori del convento, chiuso da Napoleone. La gente di Tavodo era povera, e non aveva denaro per far costruire un organo. Lo hanno offerto alla chiesa, per amore del Signore, delle contesse di Trento, che hanno contribuito poi anche ad ingrandire la chiesetta di Andogno. L’organo, restaurato nel 1996-97, quando c'è un bravo organista suona magnificamente, aiutandoci a gustare le dolcezze del paradiso!

Non dimentichiamo di guardare in alto: sulle volte vedete raffigurati i principali misteri della fede. Il pittore, Metodio Ottolini, ha lavorato durante la II guerra mondiale nel 1944! Che significa? Anche quando si soffre e c'è fame bisogna lodare e adorare Dio e pensare a lui: egli continua a volerci bene, e ce ne vuole di più quando ci vede tribolati e tentati dal male.

Guardate ancora i confessionali, quelli antichi, in legno, scolpiti da un artigiano di Sclemo, e quello nuovo, nascosto, ma accogliente, proprio adatto a confessare i peccati per maturare la vita interiore affinché diventi libera e decisa per Gesù!

Non dimenticare i banchi: non vedi che ti invitano a fermarti a meditare, ad ascoltare nel tuo cuore la voce del Signore e il Vangelo che hai sentito alla domenica?

In una piccola nicchia fa bella mostra un Evangeliario dorato, nuovo: esso t'aiuta a ricordare quanto è preziosa la Parola di Dio! E allora, perché non la cerchi? Forza, immagazzina più che puoi Parola di Dio, e diventerai sapiente, e saprai riconoscere anche il mistero del Corpo del Signore, che sta nel Tabernacolo, illuminato e richiamato da una lucetta rossa sempre accesa! Se non ami la Parola di Dio e non adori il Corpo di Cristo, non saprai nemmeno perché esiste questa chiesa, che cosa ci stia a fare, perché sia stata costruita con tanto amore e con tanto amore venga mantenuta accogliente e bella dagli uomini e dalle donne di Tavodo e di Andogno!

Il parroco don Vigilio Covi 

(*) Ascolta l'audio che trovi a inizio pagina al minuto 10:10 e avrai la risposta a questa domanda! 


Dal volume:

Sulle ruote della memoria

Viaggio nelle Pievi Giudicariesi

A cura di Adriana Bassetti - Grazia Bonisolli - Patrizia Filippi - Loredana Giordani - Francesca Pisoni

Istituto Scolastico Comprensivo delle Giudicarie Esteriori

Tipografia Editrice Rendena, 2005 - ppgg 107-108


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