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ESAME DI COSCIENZA 2020

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ESAME DI COSCIENZA

 

con i Dodici Comandamenti (2 + 10)

 

 

  

Audio (27:40):

click sull'immagine della Porta del Cielo (Monte Sinai)  

    

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

   

Sono qui davanti a te, o Padre; so che Tu mi ami
e mi conosci, mi hai chiamato alla vita, e mi conduci per mano.

Non sono stato fedele alla tua amicizia, ti ho voltato le spalle, seguendo il cammino di Adamo e di Caino, di Pietro e di Giuda.

Ti ringrazio, però, perché dopo il peccato mi dai
la possibilità di pentirmi, e mi concedi ancora il tuo Santo Spirito.

Ce lo doni nell’ incontro col tuo Figlio Gesù,
nell’attesa che sia confermato dal ministro della tua Chiesa.

 

Ascoltiamo con attenzione la tua Parola:

 

Sac.: Dal Vangelo secondo Marco      Mc 12,28b-ss 

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».

Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».

Parola del Signore

 

Sac.: Questi due comandamenti sono il motivo e lo scopo di tutti gli altri, che sono Parole ricche di sapienza e intelligenza. Sono le Dieci Parole donate a Mosè e ricordate da Gesù all’uomo che voleva la vita eterna. Esse ci orientano a vivere l’amore in tutti gli ambiti di vita, in tutte le relazioni: quelle con Dio stesso, quelle con gli uomini vicini al nostro affetto e vicini nello spazio, e anche nelle relazioni con noi stessi, cvon il nostro corpo, con i beni della terra, con le nostre parole e i nostri desideri. 

Immaginiamo la mamma che manda il bambino a comprare il pane. Unica cosa importante è che il figlio torni col pane, ma lei gli dice: "Attento a non perdere tempo, sii prudente quando attraversi la strada, bada a non perdere i soldi, non fermarti a giocare con i tuoi amici, non comprare altre cose, bada che non ti imbroglino, torna subito".

Così per noi importante è: "Ascolta: Amerai...", ma con le Dieci Parole poi il Signore Dio nostro ci dà consigli dettagliati per il percorso...

Ora annunciamo le Dieci parole, una alla volta: seguirà una brevissima riflessione e quindi una richiesta di perdono per le nostre superficialità e infedeltà e per ogni disobbedienza.

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non avrai altro Dio all’infuori di me”. Niente deve occupare nel mio cuore il posto di Dio Padre e di Gesù. Nulla deve disturbare la loro presenza in me, né indovini né maghi né gioco né vizi, nemmeno credenze di altre religioni o opinioni diverse dalla fede della Chiesa. Egli sarà l’unica sorgente della nostra vita. 

 

Padre, tu sei l’unico Dio, che mi ami sempre: invece di rispondere al tuo amore, ho amato cose che passano o persone che illudono, le ho messe al tuo posto, come se fossero più importanti di te e tu non fossi in grado di riempire il mio cuore. Ti prego: Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non nominare il nome di Dio invano”. Non nominare il nome di Dio senza amore, non pensare né parlare agli altri di Dio, come se egli non fosse amore. Dio mi ama: quando lo nomino  devo farlo sempre con amore! Pronuncio con amore anche il nome del prossimo, amato dal Padre come sua immagine? 

 

Padre, il tuo nome è santo e il tuo amore per noi perfetto: mi sono lamentato di te e ho giudicato il tuo modo di agire. Ho in tal modo bestemmiato te, Padre! Ti prego: Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Ricordati di santificare le feste”. Il giorno del Signore è santo; lo si può vedere da come lo trascorro? In esso testimonio la sua presenza nel mondo? È davvero di Dio la mia domenica? O è riservata ai divertimenti, ai lavori di casa, al perditempo? 

 

Mi hai donato un giorno perché goda la tua presenza e le tue opere, la risurrezione del tuo Figlio e la comunione con i fratelli. Io invece l’ho adoperato per isolarmi nel divertimento o per continuare il lavoro. Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Onora il padre e la madre”. I genitori sono lo strumento vivo di cui Dio si è servito per darmi la vita e la formazione: riconoscente a lui, vivo in modo che i miei comportamenti rendano loro onore? Vedo le attenzioni date al coniuge e ai figli come perdita di tempo, invece che servizio alla bontà di Dio per loro? S
  2. “Non uccidere “. Non farò nemmeno un passo sulla strada che potrebbe terminare con l’eliminare qualcuno dal mio cuore: quindi non invidia né gelosia, né odio, non offese né pretese o violenze, nè rabbia o ira Tutti gli uomini infatti sono amati dal Padre: sono sua immagine 

 

Padre, mi hai messo a fianco persone che mi amano e persone da amare. Mi sono dimenticato che esse sono tua immagine e le ho ignorate, se non addirittura danneggiate con parole o opere. Ti prego: Perdonami, o Dio, nostro Padre!

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non commetterai adulterio” o “Non commettere atti impuri”. Il mio corpo e quello di ogni altro è fatto per ospitare lo Spirito Santo di Dio! Ne tengo conto? Vivo in modo puro la sessualità? Vivo con fedeltà il Matrimonio? Oppure dono il mio affetto o il mio corpo a chi non è ancora, o non può essere benedetto dal Padre per diventare una cosa sola con me? 

 

Mi hai donato un corpo perché con esso ami te e gli uomini: io invece ne ho fatto strumento di piacere e con esso ho tradito la tua Chiesa santa. Ti prego: Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non rubare”. Anche le cose e le ricchezze sono destinate ad essere strumento dell’amore a Dio e al prossimo. Esse devono servire la fraternità e la comunione tra gli uomini. Lascio che il denaro o le cose (macchine, strumenti o tecnologie…) diventino più importanti delle persone? Prendo per me ciò che è di tutti? 

 

Mi hai messo a disposizione tante cose belle e buone. Mi sono attaccato ad esse, le ho messe al tuo posto nel mio cuore, le ho guardate e stimate più dei tuoi figli. Ti prego: Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non dire falsa testimonianza”. Il mio parlare dovrebbe lasciar vedere che io sono figlio di Dio. Il mio parlare crea comunione con gli altri? Crea divisione nel mio intimo? Diventa inganno o illusione agli altri? Parlo con violenza e senza amore? Con pretesa o con stizza? Con permalosità e con iimpazienza?  

Mi hai donato la lingua per pronunciare la verità della tua Parola e della tua lode: io l’ho usata per insulsaggini e futilità, cose che non aiutano nessuno e persino ingannano i fratelli. Ti prego:

Perdonami, o Dio, nostro Padre!

  1. “Io sono il Signore tuo Dio: Non desiderare la donna d’altri”.
  2. “Io sono il Signore tuo Dio: Non desiderare la roba d’altri”. I desideri sono il luogo dove nascono i pensieri e i gesti e le omissioni. I miei desideri sono puri e santi? I miei desideri mi danno libertà da me stesso? Vengono dall’amore di Gesù e mi portano ad amarlo al di sopra di tutto? Mi lascio trascinare da ogni tipo di desiderio senza discernere o valutare con la sapienza del Padre? So rinunciare ai desideri che non sono santi?  

Mi hai donato un cuore per desiderare te, vero tesoro: io ho desiderato invece ciò che mi allontana da te. Ti prego:

Perdonami, o Dio, nostro Padre!

 

Sac.: E ora, con le parole di Cristo Gesù nostro Signore, con il sostegno dell’esempio e della preghiera di Maria ss.ma e di tutti i santi nostri patroni, ci rivolgiamo a Dio, nostro Padre, perché rimetta i nostri peccati e mi liberi da ogni male. 

Padre nostro

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli
che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa,
e supplico la beata sempre vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi fratelli
di pregare per me il Signore Dio nostro.

 

Sac.: Guarda con bontà, o Signore, i tuoi figli che si riconoscono peccatori, e fa’ che, liberati da ogni colpa, [per il ministero della tua Chiesa], rendano grazie al tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore.      Amen.

Quando sarà possibile metterò alla luce i miei peccati davanti al ministro della Chiesa e gli chiederò il segno sacramentale del tuo perdono.

Sac.: Lodiamo il Signore perché è buono.

Risp.: Eterna è la sua misericordia.

 

Ringraziamento:

 

Ti ringrazio, Signore Gesù, perché passi vicino ai peccatori,

cerchi di incontrarli con il tuo sguardo,

proponi loro un cambiamento della vita

che da tristi li rende sereni e gioiosi!

 

Ti ringrazio, perché hai perdonato anche me,

e perché ancora posso venire a te con fiducia

e con apertura di cuore per ricevere perdono e pace!

 

Ritorno alle mie occupazioni con un cuore nuovo,

impegnandomi ad amare il Padre e i fratelli,

in modo che la mia vita faccia far bella figura a te, Gesù,

che mi ha perdonato!   Amen