ME
NU

Padre nostro

La preghiera del Signore 
è la più bella e la più completa.


Siccome la preghiera, se non è amore non è «preghiera» (non mi farebbe cioè incontrare Dio, che è amore), le parole del Padre Nostro sono adatte a favorire in noi lo svilupparsi dei veri atteggiamenti di amore verso il Padre:  

contemplazione, cui segue Lode e ringraziamento,

disponibilità,

dipendenza fiduciosa!


PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI

Contemplazione

Guardo il mio Dio e lo vedo papà,
impegnato con la mia esistenza fin dal suo sorgere, impegnato con la vita di tutti gli uomini.
Lo vedo tenero e fermo, fonte d'amore e degno d'amore, superiore a tutti e vicino a ciascuno.
Da questo sguardo nasce in me fiducia, abbandono, serenità, amore per Lui e per quelli che egli ama sotto qualunque cielo si trovino. 

SIA SANTIFICATO IL TUO NOME,

VENGA IL TUO REGNO,

SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ COME IN CIELO COSI' IN TERRA

Con queste parole dichiaro la mia volontà di occuparmi di Dio, di ascoltare le sue intenzioni per realizzarle.

Centro della mia attenzione diviene il Padre con i suoi desideri.
Mi rendo disponibile a Lui:
è il suo Nome che conta,
è il suo Regno che dà vera comunione con tutti,
è la sua Volontà che vale la pena eseguire!
Queste parole sono la ripetizione
di quelle che «il Figlio entrando nel mondo dice:
Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua volontà».

Maria, la Tutta Santa, le ha fatte sue:
«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
Sono parole che dichiarano che il nostro amore al Padre è fatto
di obbedienza, di generosità, di attenzione a Lui
e che la nostra vita vuol essere guidata dai suoi desideri.


DACCI OGGI IL NOSTRO PANE

QUOTIDIANO

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI

COME NOI LI RIMETTIAMO Al NOSTRI DEBITORI

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

MA LIBERACI DAL MALE


Tre richieste perché il nostro amore è umiltà.
è cosciente d'aver bisogno del Padre. Se Lui non agisce, invano s'affaticano gli uomini,
e la nostra vita è in continuo pericolo!
Chiediamo perciò con fiducia ciò che è necessario e che il Padre stesso vuol dare:
pane perdono protezione   

Il pane che chiediamo non è soltanto né soprattutto quello che il Padre dà anche ai passeri... Egli sa ciò di cui abbiamo bisogno e non ci lascia mancare il necessario.
Noi chiediamo il pane «soprasostanziale», spirituale, che il Padre dà solo a quelli che
lo chiedono con insistenza perché lo apprezzano: 
lo Spirito santo, che l'Eucaristia ogni giorno ci comunica. 

Senza perdono l'uomo sarebbe un disperato, privo di vita.
Abbiamo bisogno di perdono e di saper perdonare, per fare quello che il Padre fa.
Anche noi, così, perdonando,
comunichiamo gioia e vita. 

Senza protezione di Dio
siamo vinti dalla tentazione
del maligno, che ci assale
da ogni parte.
Questo è il vero male da cui chiediamo
di essere difesi.  

I salmi ci sono d’aiuto a soffermarsi in questi atteggiamenti. 
Per questo ho accostato ad ogni frase del Padre Nostro qualche stralcio di salmo che ci aiuti a rendere
più vivo e attento il movimento del nostro cuore.

«Non cercate che cosa mangerete o berrete,
non state con l'anima in ansia;
di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo:
ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.

Cercate piuttosto il Regno di Dio, e queste cose
vi saranno date in aggiunta».
Lc 12, 29-31

La preghiera del Padre nostro 

- ci mostra:

chi è Dio: è Padre
chi sono io: sono "figlio"
chi sono gli uomini: sono fratelli

- ci aiuta a:

contemplare il Padre
per essere «figlio» desideroso di conoscere e disponibile a realizzare i progetti del Padre con i suoi modi di fare.  
dipendere come un figlio
condividere come un fratello.

«Io so che grande è il Signore,
il nostro Dio sopra tutti gli dèi» 
Salmo135,5