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OMELIE / Omelie IT

01 gen 2021
01/01/2020 - MARIA, MADRE DEL SIGNORE  

01/01/2020 - MARIA, MADRE DEL SIGNORE  

Prima lettura Numeri 6,22-27 dal Salmo 66/67 Seconda lettura Galati 4,4-7 Vangelo Luca 2,16-21

 

Otto giorni dopo la nascita, il bambino ebreo viene circonciso e riceve un nome. È questo il segno che deve portare nella sua carne, segno dell’appartenenza al popolo dell’alleanza stipulata da Dio con Abramo, e deve ricevere un nome che lo renda individuabile in mezzo alla moltitudine di uomini. Gesù è davvero uno di questo mondo, di questa terra. Egli fa parte di un popolo, egli ha un nome come tutti. Come tutti gli uomini egli ora non decide e non fa nulla: ci sono altri che decidono per lui. Tra questi Maria e Giuseppe. Maria sta in silenzio, eppure è la persona più attiva. Proprio con il suo silenzio e dentro il suo silenzio ella porta e offre il bambino a quelli che, guardandolo, vedono con stupore l’opera di Dio. Essi se ne vanno contenti, e Maria rimane nel suo silenzio, un silenzio che non è chiusura, ma ingresso al mistero che rinnova tutto. Il suo bambino fa parte del popolo, ma è il popolo a ricevere significato da lui. Viene accolto dal popolo, ma è lui che porta il popolo a vivere in pienezza il mistero dell’amore di Dio.

Maria intuisce tutto, e ancora di più. Ella è la Madre, soltanto la madre, ma sa di essere Madre del Verbo di Dio. Ella sa che quel bambino, che lei sta accarezzando e cullando, sarà chiamato Figlio del Dio altissimo; nel suo cuore continua perciò il turbamento provato alle parole dell’angelo, perché ella sarà chiamata Madre di Dio.

Madre di Dio! È un titolo impossibile, eppure questo ha voluto Dio stesso per lei, umile serva, donna silenziosa e disponibile ai progetti del Padre. Ella ha dato la vita umana a Dio: il bambino è Dio, luce da luce, vita vera dalla vita eterna. Madre di Dio: non è solo un titolo, è un compito. Ella continua a generare Dio nei cuori degli uomini che la guardano con amore. Quante persone sono arrivate a Gesù, alla vita nuova, grazie al ministero silenzioso di Maria! Siamo come i pastori, che trovano il bambino dopo aver trovato la madre.

Oggi ripetiamo anche noi il gaudio del popolo di Efeso (431), che ha esultato nel venerare Maria con questo titolo per affermare con certezza la divinità di Gesù. E a Gesù-Dio rimaniamo uniti saldamente perché la luce e la benedizione di pace rimanga tutto l’anno sulla nostra vita.

Iniziamo pure, oggi, l’anno civile, cambiando calendario. È un’occasione per rinnovare i nostri rapporti di amicizia e di comunione spirituale scambiandoci gli auguri di ogni bene, di salute, e soprattutto di pace. Questa parola è quella che maggiormente ricorre in questo giorno, scelto per riflettere e rinnovare gli impegni di pace. Senza di essa la vita diventa paura, e gli uomini devono chiudersi in un atteggiamento di difesa che genera egoismo. Ma la pace da dove viene? Che cos’è la pace? Ce l’hanno detto gli angeli con il canto con cui hanno rivolto lo sguardo dei pastori alla grotta di Betlemme. La pace che trasforma la terra in specchio del cielo è il Bambino che oggi riceve il nome “Gesù”. Egli stesso si è definito la fonte della vera pace degli uomini. Per godere la pace, per essere portatori di pace, per riversare sulle sofferenze del mondo il balsamo della pace di Dio continuiamo a rimanere uniti a Gesù, e per questo ci rivolgiamo a Colei che ce lo può porgere come bambino che si lascia sorreggere anche dalle nostre mani.

Egli si chiama Gesù, “Dio salva”. Accogliendolo in noi gustiamo la dolcezza e la sicurezza della salvezza di Dio: nemmeno la morte ci farà paura, nemmeno l’odio rivolto contro di noi ci potrà cambiare il cuore. Anche noi lo chiamiamo Gesù, imparando dalla Madre. Quando dovremo dire a qualcuno dove sta la sua consolazione e la sua vera salvezza, pronunceremo il nome di Gesù. Quando incontreremo una persona tentata dalle vuote attrattive del mondo, o sofferente per le delusioni generate dall’aver posto fiducia nelle deboli virtù o nelle incerte capacità umane, ancora ad alta voce faremo risuonare il nome di Gesù.

 

Maria, Madre di Dio e Regina della Pace, rallegrati, esulta, e prega per noi colui che a te deve la vita, perché doni salvezza a noi e al nostro popolo!

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