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Abba, io sono credente…!

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  Abba, io sono credente…!

È vero? 

2022

Gli abba decisero di rimanere in silenzio. Non andarono in vacanza, perché nel regno dei cieli non si parla di vacanza, bensì del ristoro che viene donato a chi sta da solo in luogo appartato per godere l’ascolto e la visione del Signore e salvatore, Gesù di Nazaret. La sua presenza è vivificante.

Gregorio II di Gesù

1 Io sono credente! È vero?

Uno degli abba fu raggiunto da una frotta di persone accorse per salutarlo. Dovette donare loro la sua parola, come Gesù quando la folla gli ha fatto cambiare programma Aveva da poco letto i «Guai a voi» che Gesù, con vero amore, aveva rivolto ad alcuni. Era certamente un dono per quelle persone ricevere l’amore del Signore anche in quella forma, e perciò iniziò il sermone con la domanda: “Tu sei credente: è proprio vero?”.

  

2 Io sono credente! È vero?

Abba Cristoforo intendeva aiutare le persone arrivate da lui a riflettere sulla situazione della loro fede. Iniziò così: “Voi di certo siete fedeli innamorati di Gesù. Ma ora vi parlo come parlerei a quelle persone che mi assicurano di essere credenti, ma non fanno nulla insieme agli altri cristiani: non si presentano alle riunioni, non partecipano alle preghiere né alle celebrazioni dei misteri del Signore. Talvolta ho chiesto in chi credono; ho scoperto degli abissi spaventosi… di ignoranza. Nella loro mente sono presenti più le credulonerie che le verità della fede. Si limitavano a dire che esiste un Qualcuno chiamato Dio, ma non sanno chi sia, cosa pensi, cosa voglia, quali desideri abbia, né cosa faccia, se sia capace di amare, quali siano le opere del suo amore, né perché abbia mandato Gesù”. Nessuno osava interrompere l’abba.

3 Io sono credente! È vero?

Gli uditori erano attenti mentre abba Cristoforo continuava lo strano sermone, come fosse indirizzato a cristiani non abituati a vivere e crescere nell’amore per Gesù. Alcuni ritenevano parlasse proprio di loro: “Alcuni cristiani sanno che Dio esiste, e null’altro. Come scrive l’apostolo san Giacomo, essi non differiscono dai demoni: questi sanno che Dio esiste, tanto che hanno paura di lui, ma non lo ascoltano, né gli ubbidiscono, tanto meno lo amano o lo adorano. Nel credere di altri le conoscenze vere sono mescolate con ciò che non appartiene alla fede della Chiesa apostolica. Accanto a Gesù uomo Dio pongono alcuni ritenuti sapienti nel mondo, ma sono solo uomini. È come se il seme della Parola di Dio fosse seminato in un campo non dissodato, dove sono rimasti semi e radici di altre piante, che soffocheranno il buon grano. Qualcuno di voi si riconosce tra questi?”.

  

4 Io sono credente! È vero?

Un uditore attento volle intervenire: “Puoi spiegarti meglio, abba?”. “Mi spiegherò”, disse l’abba: “Quando in varie occasioni vi è stato chiesto: «Rinunci a Satana? E alle sue opere? E alle sue seduzioni?», cos’avete risposto?”. Tutti dissero in coro: “Rinuncio”. E l’abba: “E a che cosa avete rinunciato? A nulla. Pensavate di aver già rinunciato a Satana da sempre, perché non avete mai visto corna e code sulla vostra strada. Non vi siete accorti che invece lo ascoltate e gli ubbidite quasi ogni giorno, e imparate a memoria gli insegnamenti dei suoi adepti e dei nemici, dichiarati o segreti, di Dio? Spesso ascoltate le loro opinioni e ve ne appropriate. E invece non cercate le parole sante dei santi vostri fratelli, e dimenticate quelle di Gesù, che avete udito solo quand’eravate bambini”.

  

5 Io sono credente! È vero?

La voce di abba Cristoforo risuonava più forte: “Non parlo di voi, figli di Dio! Ma alcuni, che purtroppo affermano di essere credenti, si affidano ai maghi, a chi legge carte e interroga il pendolo o i morti, cercano gli oroscopi e i movimenti dei pianeti, e bazzicano con chi – invocando segretamente gli spiriti – passano le mani calde sul loro corpo. Ascoltano consulenti che propongono il rapporto sessuale con chiunque come rimedio per i problemi di solitudine o di maturazione umana. Assurdità! Non si accorgono né intendono che le disobbedienze a Dio avvelenano la vita, e che il veleno non può dare salute. Non si accorgono di essere, come dice Gesù, agnelli in mezzo a lupi che li stanno sbranando”. Gli uditori si accorgevano che i «Guai» di Gesù diventavano attuali sulle labbra di Cristoforo.

   

6 Io sono credente! È vero?

Abba Cristoforo vedeva volti attenti e pensierosi. Continuò: “Che dire poi di chi segue guru e maestri, che suggeriscono di invocare ripetutamente il nome di un demonio mentre col corpo fanno esercizi rilassanti? Se sapeste! Un bambino, obbligato a partecipare a questo esercizio, si è accorto del pericolo, e al posto di quel ‘mantra’ s’è messo ad invocare il nome di Gesù! Un bambino! Sappi, o cristiano, che prima di professare la fede della Chiesa, hai rinunciato alle seduzioni di Satana, per sgombrare il tuo campo. Il terreno va dissodato anche nella vita spirituale, prima di ricevere il seme della Parola del nostro Dio Padre che Gesù ci trasmette!”. Il silenzio era segno di grande attenzione da parte di tutti gli uditori: percepivano la forza della Parola di Gesù.

  

7 Io sono credente! È vero?

L’abba continuava: “La Chiesa ti aiuta a dissodare il terreno quando ti propone di rinunciare alle opere di Satana. Per farlo è necessario sapere quali sono. Non sono solo gli omicidi e i furti a mano armata, bensì anche sfruttare chi lavora, favorire chi procura o pratica l’aborto, assecondare chi invita al rapporto sessuale senza aver ricevuto la benedizione di Dio e senza aver maturato un amore che sia dono indissolubile. Sono opere di Satana, e non amore, le azioni che fanno soffrire la propria famiglia, e i parenti, o quei gesti che tradiscono moglie e figli facendo mancare loro la sicurezza dell’unità familiare, e anche quelli che creano discordie permanenti. Opere di Satana? Certo, portano via Gesù dai cuori, lasciandoli vuoti e straziati”.Abba Cristoforo si interruppe un attimo per respirare.

  

8 Io sono credente! È vero?

La voce di abba Cristoforo si fece tenera: “E le seduzioni di Satana, cosa sono?”. Si sentì una voce sommessa: “Io non lo so!”. “Hai rinunciato ad esse senza sapere cosa sono? ‘Seduzione’ significa che Satana è lupo che sa vestirsi da agnello, sa farsi gentile e bello per attirare la tua simpatia, per farti dire: ‘Questa persona sì che è gentile e buona, quindi merita fiducia’. Poi quando t’accorgi d’essere stato ingannato sei già sulla strada della sofferenza tua e di molti, adulti e bambini. Le rinunce vanno fatte sapendo quali sono state finora e quali potrebbero essere in futuro le seduzioni, facendosi aiutare nel discernimento, e coltivando per Gesù un amore sempre nuovo e rinnovato, deciso e determinato. L’amore per lui non va mescolato, né completato, con altri amori”. Gli occhi di tutti erano aperti, tanto da lasciar vedere che anche gli orecchi funzionavano bene.

  

9 Io sono credente! È vero?

Abba Cristoforo, accortosi di aver parlato a lungo, si avviò rapidamente alla conclusione del sermone: “Dissodato il terreno dalle opere e dalle seduzioni di Satana, puoi sostituire le credenze vane con la fede vera e pura. Puoi dire con gioia «credo», cioè mi affido: lo dici al Padre, sapendo chi è. Se non lo sai, interrogherai chi lo conosce: qualche abba che ti possa aiutare lo troverai. Puoi affidarti a Gesù, giudice dei vivi e dei morti. Se conosci Gesù superficialmente o solo di nome, ti darai da fare! E puoi infine affidarti allo Spirito Santo che guida la Chiesa, di cui fa parte chiunque crede in Gesù morto e risorto. E ora vi benedico tutti perché il vostro nuovo lavoro in voi stessi porti frutto per il Regno dei cieli presente nel mondo”. Nel silenzio degli ascoltatori era contenuto il loro grazie. E qualcuno chiese all’abba preghiera per ottenere per sé, dal Signore, perseverante conversione.

  

  1. Io sono credente! È vero?

Abba, tra i ‘Guai’ pronunciati da Gesù, ce n’è qualche altro che potrebbe essere destinato a noi?”, chiese un uomo che fino a quel momento pareva distratto. Abba Cristoforo non si fece ripetere la domanda: “Si. Ce n’è uno che li potrebbe riassumere tutti. Gesù non poteva sopportare i commedianti. Li chiamava, nel linguaggio del suo tempo, ipocriti. C’era, e c’è ancora chi solo esteriormente è cristiano. Fa quel che fanno i credenti, ma nel suo cuore c’è ambizione, vanagloria, vanità, si ritiene capace, esemplare, sicuro di sé. Guai, guai! Se siete di questi, sappiate che nel vostro cuore Gesù non rimane, né la sua misericordia per i peccatori, né quell’umiltà che gli permetterebbe di ricevere la grazia e lo Spirito Santo!”. Tacquero tutti, pensierosi.

  

  1. Io sono credente! È vero?

Quando abba Cristoforo ebbe risposto a quei cristiani, tra i quali alcuni risplendevano di santità, li invitò a rimanere in silenzio. Alzò gli occhi al cielo e disse: “Ti benedico e ti ringrazio, Signore Gesù Cristo. Con i tuoi ammonimenti, con i tuoi “Guai a voi”, mi hai salvato molte volte dal cadere nelle tentazioni di essere commediante. Mi hai salvato dal prendere alla leggera la tua Parola. Ti ringrazio per gli abba che non mi hanno risparmiato le tue correzioni. Qualcuno di loro mi ha fatto soffrire all’inizio, perché ero superficiale e mi offendevo. Ma è grazie a loro che ti ho conosciuto in maniera più seria e vera, è grazie a loro che tu mi hai raggiunto con la tua misericordia e la tua santità”. Poi l’abba scomparve dietro la porta, che si chiuse senza rumore.

  

  1. Io sono credente! È vero?

Gli ascoltatori di abba Cristoforo, rimasti soli, si guardavano l’un l’altro. Uno ruppe il silenzio dicendo: “Che cosa avete ricevuto dal Signore mentre l’abba parlava?”. Una donna pareva aspettasse questa domanda. Disse: “Ho ricordato il salmo che avevano cantato gli abba: «Lasciatevi correggere, o giudici della terra» (2,10). Abbiamo bisogno di parole serie e chiare, che ci aiutino”. Un uomo silenzioso disse sottovoce: “Mi pare di ricordare che una Scrittura presenta Dio come un papà che «corregge colui che egli ama» anche se «sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza» (Eb 12,6.11). Mi sentivo amato da abba Cristoforo. Verrò a sentirlo ancora”. Un altro signore intervenne: “Avete citato le Scritture; ne ricordo una anch’io: «Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti» (Sir 30,2). Mi conviene accettare le correzioni, e chiederle a chi ha sapienza divina!”. Si riproposero poi di pregare come l’abba, ringraziando Gesù per le sue correzioni e per quelle ricevute dai fratelli.

  

  1. Io sono credente! È vero?

Un uomo che aveva ascoltato tutto, tornando a casa, disse all’amico: “Quando l’abba parlava mi venivano alla mente i profeti. Sgridavano senza paura il popolo e i re con i loro ministri. Avevano a cuore il bene di tutti. Sapevano che chi non ubbidisce a Dio manda in rovina non solo se stesso, ma anche la famiglia e la società intera.”. L’amico ribatté: “Certo, e poi, quando il popolo iniziava a obbedire a Dio, promettevano la benedizione. Alcuni cosiddetti profeti dicevano che tutto va bene, ma erano falsi profeti”. Nei due uomini cresceva la fiducia, e allo stesso tempo la compunzione e il desiderio di sapere in che modo correggere la propria vita. Desideravano una conversione degna di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo.

  

14. Io sono credente! È vero? 

Una donna criticava abba Cristoforo, perché le pareva che un abba dovesse dire solo ciò che piace agli ascoltatori. Ma in seguito disse ad una conoscente: “Man mano che l’abba aggiungeva parole, sentivo che parlava per me. Mi dicevo: Quest’abba mi aiuta. So che ho bisogno di convertirmi, perché anche Gesù lo diceva. Gli abba che non dicono mai i pericoli in cui ci troviamo, paiono quelli descritti dal profeta: «I guardiani sono tutti ciechi, non capiscono nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi» (Is 56,10). Ringraziamo il Signore che ci ha dato abba Cristoforo. Egli desidera la nostra conversione. L’amore di Dio è vivo in lui, e attraverso di lui ci raggiunge”. Si accordarono di pregare per quell’abba, e perché il Signore doni alla Chiesa altri abba che correggano i cristiani e tutto il popolo.


  1. Io sono credente! È vero? 

Un uomo pregava seduto alla porta di abba Cristoforo. Ad un amico, tornato a chiamarlo, confidò: “Ricordi che il Signore Gesù comandò a Giovanni di scrivere lettere alle sette Chiese dell’Asia? Di tutte elogiava la fedeltà ai doni ricevuti da Dio. Sei su sette ricevettero anche rimproveri: una per la tiepidezza nella fede: «Non sei né caldo né freddo», altre perché seguivano la dottrina dei nicolaiti, o ascoltavano l’idolatria di Gezabele con i suoi vizi perversi, o bramavano la ricchezza del mondo. Anche San Paolo elogiava i cristiani, ma li esortava pure, talvolta con durezza. Chi viene sempre solo elogiato, gli pare di esser adulato o persino canzonato”. Tutt’e due concordarono di tornare per ringraziare l’abba e chiedergli di amarli ancora con la correzione. Ricordarono anche Gesù, che, nel tempio disturbato da rumori di animali e desideri di guadagno, usò una frusta esclamando: «Non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato!».

  

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Abba, benedici!  -  Sentinella vigile  -  Messa - Credo