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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 ott 2019
2019 C OTTOBRE

 

1/10  MAR  XXVI° T.O. [II]

(m: S. Teresa di Gesù B., verg. e dott., † 1897)

Zc 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56

Abbiamo udito che Dio è con voi  Zc 8,23

In questa profezia di Zaccaria i pagani sono attirati verso gli Ebrei, perché vedono l’ordine e la pace che regna tra le famiglie e nella loro società. I comandamenti, che gli Ebrei vivono, danno al popolo sicurezza e stabilità. Tra di essi si diffonde la gioia nei momenti di preghiera. Così anche la Chiesa è nel mondo luogo di attrazione.

 

2/10  MER  Ss. Angeli Custodi (m) [P]

Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10

Chiamò a sé un bambino  Mt 18,2

Ricordiamo oggi i nostri angeli custodi. Sono il segno concreto dell’amore con cui Dio segue la vita di ognuno di noi, fin da piccoli. Gesù lo afferma a proposito dei bambini: i loro angeli stanno davanti a Dio giorno e notte. Amerai anche tu, perciò, i bambini, e ti farai bambino come loro per essere grande, per godere, cioè, dello sguardo di Dio posato sempre su di te.

 

3/10  GIO  XXVI° T.O. [II]

Ne 8,1-4.5-6.7-12; Sal 18; Lc 10,1-12

La gioia del Signore è la vostra forza  Ne 8,10

Gesù manda i discepoli ad annunciare la presenza del regno di Dio, notizia bella, che rallegra i cuori. Essi stessi esulteranno di gioia, perché già godono di essere di Gesù. Sarà questa gioia a trasmettere loro forza per continuare l’annuncio.

 

4/10  VEN  FRANCESCO d'ASSISI, († 1226), Patrono d’Italia [P]

Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30

Tutto è stato dato a me dal Padre mio  Mt 11,27

Ringraziamo Gesù per i suoi Santi, per coloro che si sono offerti a portare in mezzo agli uomini la santità di Dio. San Francesco proprio per questo è ancora ammirato e desiderato. Egli ha messo in evidenza la centralità di Gesù, che gli ha concesso di portare impresse nel suo corpo le cinque ferite, le stimmate. Così ha potuto dirgli: «Gesù, il Padre ha dato a te anche la mia vita, la mia anima e il mio corpo!».

 

5/10  SAB  XXVI° T.O. [II]

Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24

Coraggio, figli, gridate a Dio  Bar 4,27

Questo incoraggiamento ci viene dal segretario del profeta Geremia, egli pure profeta di Dio. Dapprima egli spiega il perché della grande sofferenza in cui è precipitato il popolo: “Avete irritato il vostro creatore, sacrificando a demoni”. Non vuole, però, che si disperino: se riprendono una vita di obbedienza a Dio, egli stesso li beneficherà.

 

6/10  DOM  XXVII° T.O. Anno C [III]

Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10

Siamo servi inutili  Lc 17,10

I servi non sono mai inutili. Essi, però, sono sempre servi: loro caratteristica, che li rende accetti a coloro cui prestano servizio, è la disponibilità umile. In tal modo posseggono il cuore del loro padrone. Se si vantassero o pretendessero qualcosa, si renderebbero sgraditi. È grande ricchezza e grande vanto per noi poterci dire servi di Dio, sull’esempio di Maria!

 

7/10  LUN  XXVII° T.O. [III]

(m: B. V. Maria del Rosario)

Gio 1,1 – 2,1.11; sal: Gio 2,3-5.8; Lc 10,25-37  (opp. At 1,12-14; Cant. Lc 1,46-55; Lc 1,26-38)

Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?  Lc 10,25

Che bella domanda! A Gesù è piaciuta. Dimostra che quel tale che l’ha posta s’è accorto di non essere ancora del tutto soddisfatto. E sì che aveva molte ricchezze! Sai cosa gli ha risposto Gesù? Gli ha detto: scegli tra le tue ricchezze e me. Se io non posso occupare tutto il tuo cuore, tu non puoi avere vita piena!

 

8/10  MAR  XXVII° T.O. [III]

Gio 3,1-10; Sal 129; Lc 10,38-42

Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti  Giona 3,10

Dio non tiene gli occhi chiusi. Egli vede il male che facciamo, ma vede anche i nostri passi di conversione, come ha visto quelli dei pagani di Ninive. E Gesù ha chiesto anche a Marta, che lo amava, di preferire un amore più profondo, attento non anzitutto ai bisogni del corpo dei suoi ospiti, bensì al loro desiderio di comunione interiore.

 

9/10  MER  XXVII° T.O. [III]

(mf: Ss. Dionigi, vesc., e Comp., martiri, † sec. III; S. Giovanni Leonardi, sac., † 1609)

Gio 4,1-11; Sal 85; Lc 11,1-4

Signore, insegnaci a pregare  Lc 11,1

A questa richiesta Gesù non ha detto: ‘Ma voi siete già capaci!’ e nemmeno: ‘Fate come avete sempre fatto!’, ma neppure: ‘Non imparerete mai!’. Egli invece ha subito insegnato, segno che a pregare si impara, e quindi che è utile cercare una scuola di preghiera!

 

10/10  GIO  XXVII° T.O. [III]

Ml 3,13-20; Sal 1; Lc 11,5-13

Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve  Ml 3,17

Attraverso il profeta Malachia il Signore rimprovera quelli che lo bestemmiano dicendo che è inutile osservare i comandamenti. Ma il Signore vede anche quelli che lo temono e gli ubbidiscono. Benché essi soffrano per le ingiustizie dei disobbedienti, hanno grande fiducia nella fedeltà di Dio, che non li dimentica mai!

 

11/10  VEN  XXVII° T.O. [III]

Gl 1,13-15;2,1-2; Sal 9; Lc 11,15-26

Chi non è con me, è contro di me  Lc 11,23

Dopo essersi difeso dall’accusa di farsi aiutare dal diavolo, Gesù mette in guardia da un pericolo. Chi riesce a scacciare il diavolo da sé, non è ancora al sicuro, perché il maligno cerca di tornare. È necessario mettere dentro di sé uno più forte di lui. Piuttosto che preoccuparti di scacciare il demonio, preoccupati di avere Gesù stabile nel cuore!

 

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12/10  SAB  XXVII° T.O. [III]

Gl 4,12-21; Sal 96; Lc 11,27-28

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano  Lc 11,28

È la beatitudine vissuta da Maria, grazie alla quale ella è diventata la madre di Gesù. E noi ci mettiamo ad imparare da lei, con gioia e fiducia. Ascoltando la Parola di Dio e cercando di viverla, il nostro cuore si riempie, inspiegabilmente, di gioia!

 

13/10  DOM  XXVIII° T.O. Anno C [IV]

2Re 5,14-17; Sal 97; 2Tm 2,8-13; Lc 17,11-19

Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?  Lc 17,17

Com’è facile dimenticare i benefici ricevuti! E com’è facile dimenticare il benefattore! Quante volte mi ha perdonato Gesù! E quante volte ha guarito le mie relazioni con gli altri! Oggi voglio ringraziarlo e offrirmi a lui, se volesse adoperarmi per realizzare un po’ del suo amore.

 

14/10  LUN  XXVIII° T.O. [IV]

(mf: S. Callisto I, papa e mart., † 222)

Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona  Lc 11,32

Giona non viveva la misericordia del Padre, anche se invitava alla conversione i Niniviti. Questi non hanno badato alla durezza del suo cuore e hanno creduto alle sue parole. Si sono convertiti. Tu, Gesù, ci mostri la misericordia del Padre, la vivi per primo; non ascolterò te, meglio di quanto i pagani di Ninive hanno ascoltato Giona?

 

15/10  MAR  XXVIII° T.O. [IV]

(m: S. Teresa d’Avila, verg. e dott., † 1582)

Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41

Il giusto per fede vivrà  Rm 1,17

San Paolo non si vergogna del Vangelo che annuncia. Esso è la buona notizia che salva dalla tristezza e dalla disperazione in cui ci butta il peccato. Dal Vangelo, accolto, nasce la fede, quella fede che ci rende graditi a Dio e ci fa vivere con gioia. Nemmeno io mi vergogno.

 

16/10  MER  XXVIII° T.O. [IV]

(mf: S. Edvige, relig., † 1243; S. Margherita M. Alacoque, verg., † 1690)

Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46

Dio infatti non fa preferenza di persone  Rm 2,11

Dio non ti preferisce, perché fai parte di una nazione invece che di un’altra. Egli non guarda l’etichetta…, ma vede il cuore, se ha o se non ha misericordia! Quanta gioia gli procuri quando metti in opera la misericordia!

 

17/10  GIO  XXVIII° T.O. [IV]

(m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart., † 107 ca)

Rm 3,21-30; Sal 129; Lc 11,47-54

L'uomo è giustificato per la fede  Rm 3,28

Questo annuncio sta particolarmente a cuore all’apostolo Paolo. Egli era Ebreo, fariseo, circonciso, aveva osservato la Legge nei particolari, ma tutto questo non gli aveva dato gioia, non gli aveva comunicato Spirito Santo! Solo grazie alla fede in Gesù egli aveva ricevuto lo Spirito che lo ha reso misericordioso, fedele, gioioso, amante di tutti, mite, paziente!

 

18/10  VEN  S. LUCA, Ev. [P]

2Tm 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai  Lc 10,2

San Luca è stato un operaio fedele e prezioso per il Regno di Dio. Ha scritto uno dei quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli. Ha amato la messe, quella messe abbondante, che va raccolta e portata a Gesù. Guardando l’abbondanza della messe, il numero grande di persone che attendono con desiderio il bell’annuncio del Vangelo, ci offriamo al Signore per collaborare con lui, con gioia.

 

19/10  SAB  XXVIII° T.O. [IV]

(mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e Compagni, martiri, sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac., † 1775)

Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12

Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire  Lc 12,12

Quante volte mi sono preoccupato inutilmente! Mi sono preoccupato di far bella figura con i miei discorsi, per non essere giudicato male dalle persone che incontravo. Mi sarebbe bastato fidarmi dello Spirito Santo! Quando mi fido di lui, egli mi suggerisce, al momento, ciò che è utile, necessario e sapiente dire per l’utilità di chi ascolta.

 

20/10  DOM  XXIX° T.O. Anno C [I]

Es 17,8-13; Sal 120; 2Tm 3,14 - 4,2; Lc 18,1-8

Il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?  Lc 18,8

La parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai, mi fa nascere il desiderio di mettermi davanti al Padre per presentargli le grandi necessità della Chiesa, e di presentargliele insistentemente, in modo da stancarlo! Egli, però, di certo non si stanca: è contento, invece, di vedere che la nostra fede in lui è forte e perseverante!

 

21/10  LUN  XXIX° T.O. [I]

Rm 4,20-25; salmo: Lc 1,69-75; Lc 12,13-21

Quello che hai preparato, di chi sarà?  Lc 12,20

L’uomo è stolto. È stolto quello che progetta magazzini sempre più grandi, per arricchire. È stolto quello che non tiene conto dei poveri. È stolto quello che pensa solo a godersi la pensione. Tutti dimenticano che Dio è Padre, e fanno conti e progetti senza di lui, e senza ricordare che, chissà se domani saranno ancora qui…

 

22/10  MAR  XXIX° T.O. [I]

Rm 5,12.15.17-19.20-21; Sal 39; Lc 12,35-38

Siate pronti  Lc 12,35

Gesù, voglio essere pronto ad accoglierti, a darti il benvenuto, a servirti con gioia. Non so quando arriverai: questa sera, per chiedermi di ascoltare un bambino? O tra poco, per vedere se porgo la mano con gentilezza a chi mi sta aspettando? O nel pomeriggio, per rivolgere una parola di conforto e di fede a un ammalato o a uno che ti disobbedisce?

 

23/10  MER  XXIX° T.O. [I]

(mf: S. Giovanni da Capestrano, sac., † 1456)

Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto  Lc 12,48

Pietro era preoccupato: a chi era indirizzata la parabola di Gesù? Gesù non si preoccupa: sa che tutte le sue parole vengono ascoltate da ciascuno per la propria situazione e secondo la propria capacità. Non preoccuparti degli altri, ma soltanto che il tuo ascolto sia attento e ubbidiente.

 

24/10  GIO  XXIX° T.O. [I]

(mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., † 1870)

Rm 6,19-23; Sal 1; Lc 12,49-53

Il dono di Dio è la vita eterna  Rm 6,23

San Paolo contrappone il dono di Dio al salario del peccato. Questo è la morte, quello, invece, la vita eterna. E la vita eterna è quella stessa vita che Dio vive, la vita fatta di amore perfetto, quindi di gioia piena, di soddisfazione vera. Servirò te, o Padre, e comincio subito!

 

25/10  VEN  XXIX° T.O. [I]

Rm 7,18-25; Sal 118; Lc 12,54-59

Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo  Rm 7,25

L’apostolo si chiede come può vincere le tendenze al male e alla disobbedienza che, senza volerlo, si ritrova dentro. Non siamo condannati a fare il male che ci tenta quotidianamente attraverso il nostro stesso corpo, perché abbiamo una speranza: la luce e la forza che ci vengono da Gesù, nostro amico e fratello. Su di lui possiamo contare!

 

26/10  SAB  XXIX° T.O. [I]

Rm 8,1-11; Sal 23; Lc 13,1-9

Lo Spirito tende alla vita e alla pace  Rm 8,6

La nostra carne, cioè le nostre esigenze egoistiche, ci trascinano lontano dall’amore del Padre. Nel più intimo di noi stessi, però, è stato riversato lo Spirito, lo Spirito Santo, e questo ci porta alla pace, sia con Dio che con gli uomini. Lo chiediamo, lo amiamo, e ci lasceremo influenzare da lui!

 

27/10  DOM  XXX° T.O. Anno C [II]

Sir 35, 12-14.16-18(15-17.20-22); Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14

O Dio, abbi pietà di me peccatore  Lc 18,13

Gesù stesso mette in bocca questa preghiera al peccatore. Ed è una preghiera di cui il Padre gode particolarmente. La ripeto anch’io, non per far bella figura e nemmeno per falsa umiltà, ma perché sono parole vere. È vero che io sono peccatore, anche oggi. Ed è vero che Dio sa usare misericordia.

 

28/10  LUN  Ss. SIMONE e GIUDA, App. [P]

Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19

Siete concittadini dei santi e familiari di Dio  Ef 2,19

I santi apostoli Simone e Giuda ci invitano oggi nella loro gioia. Essi ci attendono nella Gerusalemme celeste, e ci sostengono con il loro canto nella nostra corsa verso Gesù. È lui, Gesù, che li ha chiamati insieme agli altri apostoli, ed è lui che ha chiamato anche noi a stare con lui per avere vita, quella vita che si trasmette a quanti oggi incontreremo.

 

29/10  MAR  XXX° T.O. [II]

Rm 8,18-25; Sal 125; Lc 13,18-21

Se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza  Rm 8,25

Ci sono sofferenze, in questa vita, e pure molte. Noi speriamo che passino, ma la nostra speranza non si limita a questo: noi speriamo di ottenere quei beni, che Dio ha promesso a chi ama Gesù. Non li vediamo ancora: come non si vede il seme di senape, tanto è piccolo, e come non si vede il lievito nella pasta. … ma c’è!

 

30/10  MER  XXX° T.O. [II]

Rm 8,26-30; Sal 12; Lc 13,22-30

Lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili  Rm 8,26

Gesù oggi ci dice: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta”. Davanti a noi vediamo fatica e croce che precedono la vera gioia. Rimango stupito, e non so con quali preghiere presentarmi al Padre. Non devo chiedere sollievo dalle sofferenze? Esse mi uniscono a Gesù. Mi affido allora allo Spirito Santo, che è già presente in me: egli offre a Dio la preghiera migliore, perché la mia vita sia dono per molti e gradita al Padre.

 

31/10  GIO  XXX° T.O. [II]

Rm 8,31-39; Sal 108; Lc 13,31-35

Nessuna creatura potrà separarci dall'amore di Dio  Rm 8,39

Gesù oggi ci parla della persecuzione cui sta andando incontro, perché la città di Gerusalemme non lo vuole riconoscere. E San Paolo ci ricorda che la vita del cristiano è trattata con ostilità in questo mondo. Ma noi non possiamo aver paura e nemmeno tristezza: nulla può toglierci di dosso l’amore di Dio Padre, la sua benevolenza, la sua protezione. Arriveremo tra le sue braccia, perché Gesù è in noi!

 

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