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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 nov 2019
2019 C NOVEMBRE

1/11  VEN  TUTTI I SANTI [P]

Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12

Grande è la vostra ricompensa nei cieli  Mt 5,12

Oggi celebriamo la gioia della Chiesa, il corpo formato da tutti i santi, santificati dalla presenza del Signore Gesù in loro. Sono i santi già arrivati al traguardo, entrati nella Gerusalemme celeste, e sono i santi, noi, che ancora camminiamo sulla terra portando la nostra croce dietro a Gesù. Quelli godono la ricompensa, noi la desideriamo. È una ricompensa ‘grande’, è la partecipazione all’amore del nostro ‘grande’ Dio e Padre!

 

2/11  SAB  COMMEMORAZIONE di tutti i FEDELI DEFUNTI [P]

Messa 1: Gb 19,1.23-27; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40

Messa 2: Is 25,6.7-9; Sal 24; Rm 8,14-23; Mt 25,31-46

Messa 3: Sap 3,1-9; Sal 41; Ap 21,1-5.6-7; Mt 5,1-12

Beati voi quando vi insulteranno…  Mt 5,11

Pensando alla nostra morte fissiamo lo sguardo là dove arriveremo, alla presenza del Padre che ci ama. Il suo amore ci accompagna anche ora mentre portiamo la croce: la gioia che riceviamo dal seguire Gesù crocifisso fiorisce spesso nella sofferenza di venire per questo incompresi o disprezzati. Chissà quanto anche i nostri cari defunti, senza che noi ce ne fossimo accorti, hanno sofferto per rimanere fedeli al Signore! Li ringraziamo.

 

3/11  DOM  XXXI° T.O. Anno C [III]

Sap 11,22 - 12,2; Sal 144; 2Ts 1,11 - 2,2; Lc 19,1-10

È entrato in casa di un peccatore  Lc 19,7

Coloro che si ritengono obbedienti alla Legge non imparano da Gesù, ma lo criticano. Ma, mentre essi lo criticano, Zaccheo cambia i suoi pensieri e le sue decisioni, proprio perché Gesù ha apprezzato la sua volontà di vederlo e gli ha risposto entrando nella sua casa per godere della sua accoglienza. Mentre io giudico uno peccatore, egli può arrivare a vivere la santità molto meglio di me!

 

4/11  LUN  XXXI° T.O. [III]

(m: S. Carlo Borromeo, vesc., † 1584)

Rm 11,29-36; Sal 68; Lc 14,12-14

Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose  Rm 11,36

San Paolo sta meravigliandosi dei modi di fare che Dio mette in atto nella storia dell’umanità. Dio vuole con sé sia gli ebrei che i pagani, perché tutti hanno vita da lui. In ogni situazione anche noi avremo lo sguardo fisso sul suo amore che avvolge ogni creatura, e su null’altro.

 

5/11  MAR  XXXI° T.O. [III]

Rm 12,5-16; Sal 130; Lc 14,15-24

Siate lieti nella speranza,… perseveranti nella preghiera  Rm 12,12

Le esortazioni dell’apostolo sgorgano dal suo amore per Gesù e dal suo desiderio che anche la nostra vita diventi gloria di Dio. Gloria di Dio è la nostra gioia, che gli fa far bella figura. E la gioia viene dalla speranza, cioè dal tener presenti le promesse del Signore. Continuerò perciò a pregare, a ravvivare cioè il rapporto con lui, ad amarlo rispondendo al suo amore, che è perseverante!

 

6/11  MER  XXXI° T.O. [III]

Rm 13,8-10; Sal 111; Lc 14,25-33

Pienezza della Legge è la carità  Rm 13,10

Dio ci offre i comandamenti come dono del suo amore. La nostra osservanza dei comandamenti, perciò, è amore che risponde all’amore. Ogni vero amore, ogni gesto di carità, nasce dall’obbedienza al Padre e ci porta ad ubbidirgli. Allora siamo già nel cuore di Dio!

 

7/11  GIO  XXXI° T.O. [III]

(Proprio dioc. TN: m: S. Prosdocimo, vesc., † sec. II)

Rm 14,7-12; Sal 26; Lc 15,1-10

Ciascuno di noi renderà conto di se stesso  Rm 14,12

San Paolo vuole sradicare dal nostro cuore l’abitudine a criticare e giudicare gli altri. Tra di noi deve essere presente soltanto l’amore di Dio, un amore fatto di tenerezza e di benevolenza. Altrimenti, come si può vedere la nostra somiglianza di figli veri del Padre? Mi aiuta pensare che egli non mi chiederà conto degli altri, ma di me stesso.

 

8/11  VEN  XXXI° T.O. [III]

Rm 15,14-21; Sal 97; Lc 16,1-8

Vi ho scritto, … come per ricordarvi quello che già sapete  Rm 15,15

Ho anch’io la tentazione di ritenermi arrivato, di sapere già, di non aver bisogno di imparare. E invece… questa è proprio tentazione! Ogni giorno la Parola di Dio è nuova e ha nuovi suggerimenti da darmi. Ben vengano, perciò, le ripetizioni. Ringrazierò chi mi dice quello che già so. Mi offre un nuovo dono di Dio, una nuova goccia d’amore che alimenta in me un amore più pieno.

 

9/11  SAB  DEDICAZIONE della BASILICA LATERANENSE [P]

Ez 47,1-2.8-9.12 opp. 1Cor 3,9c-11.16-17; Sal 45; Gv 2,13-22

Non sapete che siete tempio di Dio?  1Cor 3,16

Mentre siamo in festa per la chiesa madre, nella quale insegna il papa, San Paolo ci ricorda che siamo noi il vero tempio di Dio, costruito sul fondamento unico che è Cristo Gesù! Parole consolanti, ma anche serie. Esse mettono in evidenza sì la dignità della nostra vocazione, ma anche la responsabilità di non far svergognare, col nostro comportamento verso i fratelli, Colui che abita il tempio che siamo noi.

 

10/11  DOM  XXXII° T.O. Anno C [IV]

2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16; 2Ts 2,16 - 3,5; Lc 20,27-38

Dio non è dei morti, ma dei viventi  Lc 20,38

Gesù risponde a quelli che volevano mettere in ridicolo la fede nella risurrezione. Se Dio è chiamato “Dio di Abramo”, significa che per lui Abramo è vivente, nonostante sia morto da secoli. E Gesù sapeva che noi avremmo chiamato Dio, “Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”: afferma così anche la propria risurrezione!

 

11/11  LUN  XXXII° T.O. [IV]

(m: S. Martino di Tours, vesc., † 397)

Sap 1,1-7; Sal 138; Lc 17,1-6

I ragionamenti distorti separano da Dio  Sap 1,3

Signore Gesù, concedimi di avere sempre presenti le tue parole, le tue affermazioni, affinché i miei ragionamenti partano da basi solide e sicure. Come potrei piacere al Padre, se non mi nutrissi della tua sapienza? Come amerei i fratelli, se offrissi loro ragionamenti basati sui pensieri dell’uomo, impregnati di egoismo?

 

12/11  MAR  XXXII° T.O. [IV]

(m: S. Giosafat, vesc. e mart., † 1623)

Sap 2,23 – 3,9; Sal 33; Lc 17,7-10

Le anime dei giusti, in cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici  Sap 3,5

Giusti sono coloro che hanno desiderato compiere sempre la volontà di Dio, portare nel loro mondo il suo amore, essere radicati sempre nella sua sapienza. Per essere giusti talora hanno sofferto l’odio e il rifiuto degli empi, cioè dei nemici di Dio. Dio li dimenticherà? Egli, che insegna la giustizia, non li glorificherà?

 

13/11  MER  XXXII° T.O. [IV]

Sap 6,1-11; Sal 81; Lc 17,11-19

Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?  Lc 17,17

Queste domande di Gesù manifestano la sua meraviglia. Come può un uomo beneficato dimenticare il suo benefattore? Dieci furono i lebbrosi guariti, uno solo quello ritornato a ringraziare. Cercherò di essere io oggi come quell’unico che si mette ai suoi piedi per rendergli grazie, offrendomi a servirlo.

 

14/11  GIO  XXXII° T.O. [IV]

Sap 7,22 - 8,1; Sal 118; Lc 17,20-25

Il regno di Dio è in mezzo a voi  Lc 17,21

Dov’è il regno di Dio? Lo vorremmo vedere al di fuori di noi, in modo che anche gli altri lo vedano come regno di Dio e noi non veniamo presi in giro. Non è così. Quando ubbidisco a Dio, allora io sono suo regno. Non correrò perciò qua o là, quando qualcuno grida: “Si trova qui, è laggiù”! Sarei ingannato. Ubbidisco a Gesù, ad ogni sua parola: allora egli sarà il mio re.

 

15/11  VEN  XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Alberto Magno, vesc. e dott., † 1280)

Sap 13,1-9; Sal 18; Lc 17,26-37

Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà  Lc 17,33

Quando ci saranno le persecuzioni… cosa fare? Gesù prevede per i suoi fedeli questa possibilità, che si è realizzata davvero innumerevoli volte lungo i secoli. Già Lot, ubbidendo, era stato salvato dal castigo di Sodoma, mentre sua moglie, rimpiangendo la città, ha perduto la vita. Ubbidisci a Dio: è lui che salva!

 

16/11  SAB  XXXII° T.O. [IV]

(mf: S. Margherita di Scozia, † 1093; S. Geltrude, verg., † 1302)

Sap 18,14-16;19,6-9; Sal 104; Lc 18,1-8

Il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?  Lc 18,8

Con questa frase Gesù, velatamente, annuncia di nuovo la sua morte e la sua risurrezione. E per noi cosa desidera? Egli ci ha comandato di amarci gli uni gli altri, ma noi saremo in grado di ubbidirgli, se avremo fede. È credendo in lui che rimane viva in noi la forza di amare e di accogliere l’amore dei fratelli.

 

17/11  DOM  XXXIII° T.O. Anno C [I]

Ml 3,19-20; Sal 97; 2Ts 3,7-12; Lc 21,5-19

Badate di non lasciarvi ingannare  Lc 21,8

Gesù sa che i suoi discepoli incontreranno difficoltà. Una di queste sarà causata da quelle persone che vogliono sfruttare il senso religioso della gente per i propri interessi. Faremo attenzione a non scambiare la fede con la creduloneria. La nostra fede la confronteremo assiduamente con la fede della Chiesa. Nessuno, allora, riuscirà ad ingannarci.

 

18/11  LUN  XXXIII° T.O. [I]

1Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64; Sal 118; Lc 18,35-43
A Trento: 1Re 8,22-23 opp. 1Pt 2,4-9; Sal 83; Lc 19,1-10

Cosa vuoi che io faccia per te?  Lc 18,41

Il mendicante cieco si sente rivolgere questa domanda da Gesù. Egli potrebbe chiedere ricchezze, in modo da non dover più mendicare. Chiede invece di vedere di nuovo. Potrà così contemplare il volto del Signore che lo ama, e il volto dei fratelli che l’hanno aiutato. Potrà soprattutto finalmente leggere le Scritture ed entrare a lodare Dio nel tempio, da cui la cecità l’aveva escluso. Ho anch’io una richiesta da rivolgere a Gesù? Gliela presento, certo che mi esaudirà.

 

19/11  MAR  XXXIII° T.O. [I]

2Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10

Oggi devo fermarmi a casa tua  Lc 19,5

Zaccheo viene preso alla sprovvista. Gesù, proprio per ubbidire al Padre, entrerà nella sua casa, nella quale nessun Ebreo osservante della Legge sarebbe entrato. Gesù esercita l’amore di Dio in modo nuovo. Egli conosce i peccati di Zaccheo, ma prevede che l’amore darà una statura nuova a quel peccatore: la statura di chi glorifica Dio con una vita che manifesta la misericordia del Padre per i poveri.

 

20/11  MER  XXXIII° T.O. [I]

2Mac 7,1.20-31; Sal 16; Lc 19,11-28

A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha  Lc 19,26

Una volta ho sentito completare così questa frase, a prima vista enigmatica: «A chi ha amore per Gesù, sarà dato un amore fedele, generoso anche verso gli uomini. A chi non ha amore per Gesù, l’amore che è nel suo cuore si rivelerà mancante, in cerca di gratificazioni, instabile, permaloso».

 

21/11  GIO  XXXIII° T.O. [I]

(m: Presentazione della B.V. Maria)

1Mac 2,15-29; Sal 49; Lc 19,41-44

Non sia mai che abbandoniamo la legge e le tradizioni  1Mac 2,21

Mattatia con i suoi figli risponde così ai messaggeri del re, che volevano costringerlo all’apostasia, a rinnegare, cioè, la fede dei suoi padri. E la sua risposta gli costa la vita. La vicenda di Mattatia è profezia per gli apostoli e i discepoli di Gesù. Quanti cristiani, in questi anni, rimangono fedeli al Signore, nonostante derisioni, emarginazioni, persecuzioni e morte!

 

22/11  VEN  XXXIII° T.O. [I]

(m: S. Cecilia, verg. e mart., † 250 ca)

1Mac 4,36-37.52-59; salmo: 1Cr 29,10-12; Lc 19,45-48

La mia casa sarà casa di preghiera  Lc 19,46

Gesù, tu chiami “mia casa” il tempio di Gerusalemme! Dichiari così di essere Figlio di Dio e mostri la tua fede: il tempio è davvero luogo ove Dio manifesta la sua presenza e vuole incontrare i suoi figli. Gli uomini che in questo luogo, invece di pregare, badano agli affari, comunicano l’impressione che Dio, invece di essere Padre che ama, è un commerciante con cui dobbiamo contrattare!

 

23/11  SAB  XXXIII° T.O. [I]

(mf: S. Clemente I, papa e mart., † 101; S. Colombano, abate, † 615)

1Mac 6,1-13; Sal 9; Lc 20,27-40

Quelli degni della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito  Lc 20,35

Chi è “degno della risurrezione dai morti”? Dal discorrere di Gesù pare che questi siano i suoi discepoli, quelli che credono in lui. Essi ormai si distinguono dai “figli di questo mondo”, condizionati dalle cose che passano, dagli interessi materiali, dai loro egoismi. I discepoli ricevono vita nuova da lui: vita divina, detta anche eterna. E lui, Gesù, con il suo amore riempie la loro vita, tanto che non sentono bisogno di altri affetti!

 

24/11  DOM  XXXIV° T.O. N. S. GESU’ CRISTO, RE dell’UNIVERSO Anno C [P]

2Sam 5,1-3; Sal 121; Col 1,12-20; Lc 23,35-43

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno  Lc 23,42

Ricordati di me! Sì, Gesù, ricordati di me! Tu sei il re del regno di Dio! Se ti ricordi di me, sarò anch’io con te. La mia sofferenza e il mio peccato non esisteranno più. Potrò amare, come ami tu, anche coloro che si fanno nemici. Gesù, il mio nome resti impresso nel tuo cuore!

 

25/11  LUN  XXXIV° T.O. [II]

(mf: S. Caterina di Alessandria, verg. e mart., † sec. III-IV)

Dn 1,1-6.8-20; salmo: Dn 3,52-56; Lc 21,1-4

Questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti  Lc 21,3

Il criterio di Gesù è nuovo, semplice: quello di chi osserva l’uomo, prima delle sue azioni. Quelli che offrono denaro manifestano la propria bontà. La vedova invece, col suo gesto, si affida del tutto alla bontà di Dio. Il suo gesto annuncia che Dio è Padre buono, fedele e misericordioso. Gesù lo fa notare ai suoi discepoli: possono imparare!

 

26/11  MAR  XXXIV° T.O. [II]

Dn 2,31-45; salmo: Dn 3,57-61; Lc 21,5-11

Non sarà lasciata pietra su pietra  Lc 21,6

Gesù smonta l’entusiasmo degli ammiratori della struttura architettonica del tempio. Ci sono realtà più importanti cui badare! Questa frase mi ha aiutato molte volte a non prendermela con gli operai che non realizzavano qualche lavoro come io avrei voluto. Più importanti dei manufatti eseguiti a regola d’arte sono la mia carità paziente e la mia benevolenza.

 

27/11  MER  XXXIV° T.O. [II]

Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28; salmo: Dn 3,62-67; Lc 21,12-19

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita  Lc 21,19

Gesù avverte i suoi discepoli: essere con lui non dà privilegi, non assicura ammirazione dagli uomini e non difende da persecuzioni. Essi continueranno la propria fedeltà nonostante incomprensioni, derisioni, calunnie e offese, persino mortali. Cercheremo di fissare il nostro sguardo su di lui onde ricevere forza per perseverare nell’amore fino alla fine.

 

28/11  GIO  XXXIV° T.O. [II]

Dn 6,11-28; salmo: Dn 3,68-74; Lc 21,20-28

Tre volte al giorno fa le sue preghiere  Dn 6,14

È l’accusa con cui i notabili del re Dario denunciano l’ebreo Daniele. Egli continua, infatti, ad adorare il suo Dio, nonostante le leggi idolatriche che impongono l’adorazione della statua del re. I leoni, nella cui fossa è stato gettato, lo rispettano, profetizzando così l’approvazione di Dio a Gesù, che sarà richiamato dalla fossa della morte, in cui l’invidia dei potenti lo aveva gettato.

 

29/11  VEN  XXXIV° T.O. [II]

Dn 7,2-14; salmo: Dn 3,75-81; Lc 21,29-33

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno  Lc 21,33

Signore Gesù, ti ringrazio per ogni tuo insegnamento. Sulla tua Parola Pietro ha gettato la rete che si è riempita di pesci, sulla tua Parola io voglio fondare la mia vita. Ogni volta che dovrò decidere o scegliere, cercherò di tener conto delle tue parole. Esse mi daranno sicurezza e non mi faranno sbagliare.

 

30/11  SAB  S. ANDREA, Ap. [P]

Rm 10,9-18; Sal 18; Mt 4,18-22

Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato  Rm 10,13

Da questa certezza San Paolo deduce la necessità di far conoscere il Signore Gesù a tutti. La missione della Chiesa è proprio questa: annunciare il nome di Gesù, perché tutti possano aggrapparsi a lui, unico salvatore. Oggi ringraziamo il fratello di San Pietro, Sant’Andrea, il primo ad essere chiamato da Gesù: anch’egli ha affrontato la morte per realizzare questa missione. E preghiamo in comunione con la Chiesa bizantina, che venera S.Andrea come suo fondatore.

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