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Lettera amici da Tavodo - giugno 2019

Lettera agli amici - giugno 2019


da Tavodo

 

Carissimo/a,

mentre ancora respiriamo il profumo della santa Pasqua veniamo a te con questa nuova Lettera: sia una lode a Gesù risorto, che, grazie alla sua preziosissima Passione, Morte e Risurrezione, ci rinnova il dono meraviglioso della vita eterna!

Nei mesi da dicembre a febbraio la nostra Fraternità ha vissuto il ritmo consueto, cioè:

  1. Celebrazione della Manifestazione del nostro Signore Gesù, dalla Nascita al Battesimo: come sempre, abbiamo condiviso il cammino con la parrocchia e con vari ospiti, singoli e famiglie. Vi ha trovato posto la Festa del Compleanno di Don Vigilio, sempre cara a noi e ad altri da lui aiutati ad amare Gesù, e poi la Veglia del 31 Dicembre, momento di gioiosa comunione fraterna, nella lode riconoscente al Signore per i suoi doni. In particolare, in questa Veglia, ravvivata e sostenuta da numerose presenze, abbiamo voluto cantare alla nostra SS. Madre Maria, contemplandola in alcuni momenti della sua vita presentati dal Vangelo, ripresi e fatti preghiera nell'opuscoletto Maria.
  2. Preparazione al rinnovo annuale dell'offerta della nostra vita al Signore: anche quest'anno vi abbiamo riservato alcune settimane, tenendoci liberi dal santo impegno dell'accoglienza degli ospiti. Abbiamo riflettuto insieme sulla nostra sequela a Gesù con incontri quotidiani, rileggendo l'opuscoletto Venite e vedrete, scambiandoci fraternamente esperienze e osservazioni, ascoltando la parola sicura e semplice di don Vigilio; abbiamo sostato insieme in adorazione davanti a Gesù nell'Eucaristia. Tutto ci è stato di grande aiuto; il Padre conosce la nostra debolezza e povertà e non ci abbandona; attraverso la mano forte e dolce del Figlio ci sta portando sempre più nel profondo del suo cuore. Che infinita grazia! In questo cammino il rinnovato dono delle Suore Elisabettine ci ha permesso di ritirarci in disparte alcuni giorni, per riposare e ascoltare meglio Gesù; abbiamo potuto ammirare, oltre alla bellezza della natura, anche le meraviglie del cielo pieno di stelle in un Planetarium. Il Ritiro in preparazione degli Impegni, condiviso con la Famiglia e i Commensali, ci ha portato a guardare a Giona: don Vigilio, tornato dalla Settimana dei Sacerdoti, ha voluto tenerci in sintonia con la Diocesi. Anch’essi, infatti, avevano contemplato l'esperienza di questo “strano” profeta: incoraggiamento a non perdere mai la fiducia nel Signore, che può salvarci anche dalle situazioni più disperate: “Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore mio Dio” (Giona 2,7), e invito rivolto a ciascuno a rispondere, con uno sguardo e una vita di misericordia, alla domanda del Signore che conclude il breve Libro: “E io non dovrei aver pietà di Ninive...?” (Giona 4,11). Momento conclusivo di questo tempo, la celebrazione della S. Messa con gli Impegni: nostri, della Famiglia e dei Commensali. Per la seconda volta ha voluto essere presente il nostro Padre Vescovo. Nell'omelia, con forza e gioia di Spirito Santo, ci ha raccomandato di riconoscere che è solo e sempre Gesù che opera e salva; a noi spetta l'abbandono a lui, nella confidenza umile e nella pace.
  3. In gennaio ha avuto luogo nella nostra valle una specie di Missione al Popolo, ad opera di una piccola Comunità Francescana; abbiamo partecipato anche noi a qualche incontro benedetto.

Il 14 gennaio, anniversario della Promozione al Cielo del nostro caro Enrico, ci siamo trovati con gli amici, che ci hanno aiutato a seguirlo nella malattia, per pregare, ricordare piccoli episodi della sua sequela a Gesù in mezzo a noi e per condividere il pranzo nella gioia. Venendo qualcuno da lontano, e non essendo quindi facile ritrovarsi più spesso, abbiamo ricordato anche il nostro caro don Fiorenzo. Ci dà gioia la loro vicinanza al Signore e preghiera, di cui siamo sempre più consapevoli.

Durante le settimane prima della partenza delle sorelle per Konya, abbiamo gustato la nostra vita semplice, quotidiana, nella Casa di preghiera, col lavoro serio e impegnato, perché vissuto come servizio al Signore Gesù: chi in cucina, chi al computer per traduzione di omelie o opuscoletti, chi in giardino, chi in guardaroba; lavoro alternato e sostenuto dal ritrovarci insieme per la preghiera delle Ore, dalla personale adorazione quotidiana e giornata di silenzio settimanale. In questa giornata ciascuno di noi dedica un po' di tempo alla preparazione del calendario 2021. Ricordiamo, soprattutto per affidarlo in modo particolare alla tua preghiera, che gli impegni di don Vigilio sono sempre numerosi: oltre al servizio per noi e per gli ospiti in casa, quello in parrocchia – ora c'è anche Dorsino, tanto caro a don Fiorenzo e tanto fedele, da servire per la S. Messa domenicale –, quello in diocesi, e la preparazione-annuncio delle Gocce di Spirito.

Prima della partenza per Konya Serena ha fatto giusto in tempo ad essere operata di cataratta al secondo occhio. Le sorelle hanno fatto vista a Lucia, sorella di Lidia, in Piemonte: ammalata ormai da molti anni; in questo tempo ultimo tempo si è aggravata e ha raggiunto il Signore il 26 maggio. Abbiamo accompagnato Lidia a celebrare le sue esequie.

Poco dopo la partenza delle sorelle, altra piccola missione per la nostra Fraternità: don Vigilio con Gino si sono recati in Sicilia, dove un sacerdote nostro amico aveva riservato loro qualche servizio, ma anche qualche momento di riposo e ristoro spirituale: contemplazione delle meraviglie naturali e, soprattutto, visita in Calabria alla tomba di Natuzza: una cristiana semplice, mamma e sposa, cui Gesù ha dato tanti segni di predilezione e molto lavoro nella Chiesa. Avevamo letto il libro che parla della sua vita, molto significativa, ora al vaglio della Chiesa per la beatificazione.

La S. Quaresima è iniziata col Ritiro Comunitario; nella meditazione, giunta in giornata anche a Konya, alla Famiglia e ai Commensali, don Vigilio ci ha invitato a vivere gli esercizi quaresimali tradizionali della preghiera, digiuno ed elemosina, ponendo attenzione a quel: “nel segreto”, là dove solo il Padre vede. E la sua “ricompensa”, che non potrà mancare, sarà una più profonda partecipazione al suo amore.

Durante la Quaresima don Vigilio ha cercato di donare tutto quello che lo Spirito Santo gli ha messo nel cuore riguardo alle 10 Parole (Comandamenti), ai volonterosi delle comunità parrocchiali della nostra Zona, raccolti settimanalmente per la Catechesi a Ponte Arche: un riassunto molto ricco di quanto offre anche a chi partecipa all'Esperienza di Vita.

In marzo abbiamo celebrato, con gioia e riconoscenza al Signore, e insieme a tanti che le vogliono bene, il 90° Compleanno di Maria.

Avvicinandoci alla Pasqua, abbiamo partecipato alla Via Crucis in onore dei Missionari Martiri degli ultimi decenni, celebrata quest'anno proprio qui a Tavodo.

Abbiamo poi vissuto il Ritiro del Venerdì Santo tenendo davanti agli occhi e nel cuore quel nostro grande Sommo Sacerdote che sa compatire le nostre infermità: sa esserci vicino in tutte le prove; che è simile a noi in tutto, eccetto il peccato: lui, che non si è mai staccato dal Padre, non ha mai dubitato del suo amore; che ha attraversato i cieli: ora è stabilmente nel cuore del Padre, dove vi ha portato tutto l'amore che nutre per noi; la nostra fiducia in lui, che deve esser visibile nella nostra vita, può essere stabile, incrollabile.

Nel tempo pasquale don Vigilio e Marco hanno fatto visita alle sorelle a Konya. Giuseppe ci ha donato una bella introduzione al ritiro del primo sabato del mese. In maggio sono iniziate le nostre settimane di Eremo seguendo gli Esercizi di qualche anno fa su due capitoli del Vangelo di Marco.

Siamo riconoscenti al Padre per i suoi figli che manda ancora nella Casa: quasi ogni giorno qualcuno condivide la nostra preghiera, chi per un'ora, chi fermandosi per un giorno o per una settimana. Da loro riceviamo esempio e stimolo ad amare di più Gesù, ed anche aiuto per continuare a svolgere il nostro servizio.

Anche la Casa di Preghiera ha avuto le meritate attenzioni: Gino ha ripulito le pietre all'ingresso, rendendolo più accogliente e giovane.

Ora siamo nell'attesa viva dello Spirito Santo! Sappiamo che anche tu sei unito alla preghiera della Chiesa. Con gioia e fiducia, diciamo: Vieni, Spirito Santo! Vieni, per la gloria del Padre e di Gesù, che è il poter dare vita eterna a tutti! Vieni, fa' anche di noi quel figlio, quella famiglia, che non ha altro da fare se non dar gloria al Padre suo (Goccia di Spirito del 19 febbraio)! Maria SS., che nel Cenacolo, insieme agli Apostoli, hai atteso lo Spirito Santo, prega per noi e canta “alleluia”!

A te, carissimo/a, grazie, nel Nome di Gesù!

 I fratelli e le sorelle della "Fraternitïtà Gesù Risorto" 

da Konya