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Lettera agli amici da Konya - giugno 2019

Lettera agli amici - giugno 2019

da KONYA

Cari amici e fratelli,

il 19 febbraio, noi, Isabella e Serena, siamo rientrate a Konya. Già la domenica dopo la comunità ha potuto partecipare alla santa messa grazie alla venuta di p. Nikolaus, e così il rincontrarci dopo la pausa invernale è stato ancora più gioioso e numeroso. Dall’Italia avevamo comunque continuato a restare in contatto con questi fratelli via internet, inviando letture e omelie domenicali e tenendoci al corrente gli uni degli altri.

Le prime due settimane sono state dedicate ai lavori di apertura, soprattutto di pulizia.

Abbiamo iniziato la Quaresima provvidenzialmente a Izmir, dove ci siamo recate per le pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno, che ci è stato dato per due anni. In quell’occasione abbiamo celebrato il Mercoledì delle Ceneri in Cattedrale e l’adorazione comunitaria di tutti i religiosi della diocesi. È stato un bel dono essere là l’8 marzo, anniversario dell’inizio della nostra presenza a Konya, e ricevere così benedizione di conferma dal nostro arcivescovo mons. Lorenzo durante la santa Messa: l’ha voluta celebrare per noi prima che ripartissimo per Konya. Nel viaggio ci siamo fermate una notte dalla famiglia credente che vive a tre ore da Konya, donando loro la gioia di incontrarci realmente e non solo online, come continuiamo a fare ogni settimana per un po’ di formazione spirituale.

Anche a Konya la prima domenica di Quaresima si è celebrata la Messa e l’imposizione delle ceneri con p. Jean-Marc da Ankara, che continua gli incontri mensili con i tre studenti africani cresimati, presenti con fedeltà e in modo attivo e disponibile. Il nuovo gruppo che essi hanno cercato di creare è invece un po’ meno impegnato, ma un primo frutto c’è, e di questo ringraziamo il Signore: una giovane congolese ha chiesto di essere preparata alla Cresima e altri due si sono aggiunti per fare con lei il cammino di formazione biblica.

A metà marzo ci siamo recate ad Istanbul per partecipare, il 13, alla messa per il 6° anniversario di elezione di Papa Francesco. Là abbiamo incontrato S.E. il Nunzio, al quale siamo molto riconoscenti, e tanti altri collaboratori del regno di Dio in questa terra. Fra questi, non ultimi, alcuni che ora sono in Casa di riposo dopo una vita a servizio della Chiesa turca. P. Nikolaus ci ha accolto e guidato con interessanti spiegazioni nella visita di diversi luoghi della città e ha voluto anche festeggiare il nostro 25° offrendoci un pranzo speciale.

La celebrazione del Triduo Pasquale è stata completa e solenne grazie allo stesso p. Nikolaus. Alla messa di Pasqua erano presenti cinquanta - sessanta fedeli di diciassette nazionalità!

Con p. Nikolaus il lunedì dell’angelo siamo andati a Listra, patria di s. Timoteo, e il giorno dopo ad Antiochia di Pisidia dove s. Paolo ha annunciato Gesù, come narra il capitolo 13 degli Atti. A questa uscita-pellegrinaggio abbiamo invitato due dei cresimati, tanto contenti e incoraggiati dall’essere in una terra così biblica.

Come ogni anno, abbiamo fatto gli auguri di Pasqua al Patriarca Bartolomeo, chiedendogli un incontro in occasione del nostro pellegrinaggio di settembre per il 25’ di presenza qui.

A fine aprile è arrivato d. Vigilio accompagnato da Marco. Avremmo voluto farlo riposare, ma… Il primo impegno è stato l’incontro con una quindicina di studenti di teologia islamica accompagnati da due loro professori: due ore davvero benedette, nelle quali lo Spirito Santo ha illuminato don Vigilio e anche chi ascoltava. Visto che per Marco sarebbe stata la prima volta, abbiamo fatto ancora visita a Timoteo, a Listra. Per gli ultimi giorni, invece, abbiamo riservato un viaggio più lungo, per visitare la famiglia che vive a 250 km e che ormai ogni volta attende come una grande grazia la visita di d. Vigilio. In questa occasione essa ha fatto un passo particolare del cammino di fede. La domenica la celebrazione eucaristica presieduta da don Vigilio è stata arricchita dalla sua omelia: non stampata, questa volta, come di solito, ma a viva voce, tradotta quai simultaneamente dal suo francese all’inglese e al turco. Alla fine molto apprezzato è stato il dono di dolciumi italiani, a piccoli e grandi: le valigie dei fratelli, infatti, traboccavano di cose buone!

Nei ritagli di tempo d. Vigilio è stato occupato a prepararsi per vari suoi prossimi impegni, come Esperienza di vita, Gocce di Spirito e altri.

Neanche Marco è stato in vacanza: gli abbiamo chiesto diversi lavoretti, fra cui la pulizia delle finestre della facciata della chiesa, dei grandi quadri della stessa, del telo che fa da sfondo alla statua della Madonna: lavori per noi difficili.

In quei giorni siamo stati contenti di avere fra noi per un giorno un giovane paesano di Tavodo con un amico, che si sono avventurati sulle montagne dell’Anatolia con bici e sci.

Quest’anno c’è stato un risveglio di pellegrinaggi, oltre che dalla Corea e Brasile, anche da Italia e Spagna. Un po’ più del nostro tempo è stato quindi dedicato ad accoglierli per la Messa e, come di solito ci viene richiesto, a raccontare loro della nostra esperienza.

Abbiamo però continuato il sostegno scolastico, tre volte in settimana, ai due ragazzi iracheni più bisognosi e pure intensificato l’aiuto economico alla loro mamma, chiamandola più regolarmente per varie pulizie.

Grazie alla generosità di molti e al contributo Caritas si è potuto intervenire anche in altre situazioni di bisogno presenti nella comunità.

Vi chiediamo di continuare a ricordarci per il servizio di accoglienza dei musulmani, che visitano la chiesa: sono momenti impegnativi e tanto preziosi, occasione per trasmettere uno sguardo su Dio e sugli uomini secondo il cuore di Gesù.

In occasione del Ramadan abbiamo fatto visita all’autorità religiosa del nostro quartiere per portare il messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e, da parte nostra, il dono di caramelle italiane (con la speranza che siano gustate, essendo gli ingredienti scritti persino in arabo!). Dai tipografi, che ci stampano calendario e opuscoli, siamo state invitate a una cena di fine digiuno preparata con i loro operai nel cortile della tipografia: è stata buona l’abbondante grigliata, e bello lo stare insieme.

Nei giorni in cui celebravamo l’Ascensione di Gesù al cielo, questo popolo, amato da Gesù, era pure in festa a fine Ramadan per il Åžeker Bayramı (Festa del dolce).

Chiedendo l’intercessione dei nostri Santi Martiri, celebrati il 29 maggio, abbiamo invocato con tutta la Chiesa il dono dello Spirito Santo. Lo abbiamo invocato anche per ciascuno di voi, cari amici, che leggerete queste righe e che, siamo certe, fate altrettanto per noi, sostenendoci in questo compito che ci è ancora affidato.

Isabella e Serena

da Tavodo