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Lettera amici da Tavodo - giugno 2017

Lettera agli amici - giugno 2017


da Tavodo


Carissimo/a,

poiché “Narrare le opere di Dio significa lodarlo” anche noi desideriamo raccontarti quanto, con l’aiuto del Signore, abbiamo vissuto nella nostra Fraternità in questo ultimo periodo: siamo sicuri che ringrazierai con noi il Signore, sentendoti, nella Comunione dei Santi, pienamente partecipe dell’amore che egli ha riversato su di noi.

A Tavodo

Nel Tempo di Avvento, insieme a un bel gruppo di fedeli venuti alla Casa di Preghiera anche dai paesi vicini, e al nostro Parroco, abbiamo partecipato ad alcuni incontri settimanali di catechesi sul Credo, offertici da don Vigilio. Per la Fraternità questo Tempo santo era iniziato col consueto Ritiro: Rivestitevi del Signore Gesù. Questa è la Parola che in questa occasione ci è stata donata, e che ciascuno ha cercato di custodire e vivere.

A Natale, come sempre, abbiamo partecipato alla grazia effusa su tutta la Chiesa. Noi fratelli seguivamo con trepidazione il servizio di don Vigilio: ci sembrava un miracolo di Gesù, perché, proprio i giorni prima di Natale, lui aveva vissuto uno dei momenti di sofferenza fisica cui ogni tanto è soggetto. Nel Tempo di Natale in casa via via aumentavano gli ospiti: oltre alle celebrazioni liturgiche ‘normali’, sempre nuove per il dono vivo della Parola e della Comunione, condivise con la Parrocchia di Tavodo e conclusesi con la Benedizione dei Bambini il giorno dell’Epifania. In Casa c’è stata la consueta Veglia di Preghiera di Fine – Inizio Anno. Gesù ha voluto che la cappella si riempisse – alcune famiglie e alcuni giovani che hanno deciso di pregare invece di divertirsi. Insieme alla preghiera liturgica, a vari canti e piccoli segni; insieme alla benedizione del nostro calendario e delle persone che lo useranno, abbiamo ascoltato l’invito alla Pace, che ogni anno il Papa offre. Il centro dell’annuncio, quest’anno, ci è parso l’invito rivolto a ciascuno a vivere la pace nel proprio cuore, pace come apertura al fratello, con la disponibilità al perdono e all’aiuto reciproco che questa apertura comporta. Anche la benedizione personale che ciascuno, alla fine della veglia, ha ricevuto, era accompagnata dalla Parola: Vinci il male con il bene, Beati i miti, Tu porgi anche l’altra

In questo periodo per noi ricorre anche un’altra festa: il compleanno di don Vigilio. Molti lo hanno ricordato, prima di tutto nella preghiera; i Fratelli di S. Valentino hanno voluto offrirgli una cena, invitando anche tutti noi.

A conclusione del periodo natalizio e del servizio che esso comporta, abbiamo accolto, come dono del Padre, l’offerta da parte di una Comunità di Suore di alcuni giorni di vacanza-ritiro in una loro Casa di Accoglienza in montagna: è stato bello rimanere un po’ liberi da impegni, più vicini e attenti gli uni agli altri, in ascolto più raccolto dello Spirito Santo. Subito dopo i nostri fratelli sacerdoti hanno partecipato alla settimana a Villa Moretta, col Padre Vescovo e confratelli: tempo di aggiornamento e di vita fraterna, per loro, e benedizione per tutta la nostra Chiesa. Al loro ritorno, preparazione in vista del rinnovo annuale della nostra offerta al Signore; quei giorni, però, buona parte di noi era a letto con l’influenza… Anche don Vigilio! Abbiamo avuto ugualmente ricco nutrimento spirituale, attraverso meditazioni di don Vigilio registrate gli anni passati: insegnamenti preziosi per noi, sempre attuali, sempre necessari. La Parola del Ritiro: A quelli che l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio ci ha incoraggiati tutti - sani, poco malati e molto malati -, a vivere rivolti a Gesù, attenti solo a offrirci a lui, sicuri che il resto lo farà egli stesso. Don Vigilio ha osservato che forse Gesù sta preparando qualcosa di particolare per noi, in quest’anno… E dopo non molto tempo, nel Ritiro di Quaresima, ci siamo soffermati sulla Parola confortante: “Mi vanterò delle mie debolezze”. Esse mi obbligano a tenermi unito a lui, mi portano a dar lode solo a lui; “Perché dimori in me la potenza di Cristo”, che è, non il potere del comando, ma quello di essere Agnello Immolato.

Prima della partenza delle sorelle per Konya, abbiamo avuto la visita del Padre Vescovo Lauro, che ha celebrato con noi i vespri. Sia nella meditazione offertaci, sia nel momento di fraternità seguito alla celebrazione, il Padre Vescovo ci ha parlato di alcune realtà diocesane che gli stanno a cuore e per cui desidera la nostra preghiera; ci vuole pure partecipi del dono che la nostra Chiesa diocesana sta cercando di offrire: una conoscenza personale, amicale, d’amore, non moralista, di Gesù. Ci ha incoraggiato a lavorare anche noi in questa direzione. Nel Nome del Signore ci ha benedetti tutti, in particolare le sorelle in partenza.

Poco dopo don Vigilio è stato chiamato da un vescovo della Calabria per tenere un incontro di informazione sui Testimoni di Geova. All’inizio di marzo con Marco è ‘volato’ in Sicilia, per alcuni giorni di predicazione – sul tema del Padre Nostro -, per il gruppo seguito da don Carmelo. In quegli stessi giorni Giuseppe è stato operato al timpano dell’altro orecchio, accompagnato e assistito da un nostro caro amico. Ringraziamo Gesù perché questa volta il post-operazione è stato meno doloroso. Al ritorno dalla Sicilia don Vigilio riprende la catechesi settimanale inter-parrocchiale, terminando il Credo e iniziando il Padre Nostro. La chiesa di Tavodo è stata scelta per la celebrazione del Sacramento della Cresima e dell’Eucaristia per i ragazzi e bambini delle parrocchie del Banale; don Vigilio ha curato alcuni incontri per la loro preparazione.

La Settimana Santa e la Pasqua del Signore l’abbiamo trascorsa pregando come sempre aiutati dalle meditazioni sulla Passione di Gesù (le puoi trovare nell’opuscoletto: Ecco il vostro re). Per il ritiro del Venerdì Santo, ormai tradizione per noi, ci siamo fermati sulla parola ebraica Hosanna, che significa: “Vinci, o Signore”! Vinci tu in noi, Agnello Immolato! E vinceremo tenendoci uniti a te, Pastore buono! Le celebrazioni sono state ancora più belle grazie alla presenza di un diacono permanente. Com’è bella la tua Chiesa, Signore Gesù!

Il periodo della visita a Konya di don Vigilio accompagnato da Giuseppe, è coinciso con i giorni che don Fiorenzo ha trascorso all’ospedale S. Chiara. Qui abbiamo riconosciuto davvero la mano del Padre che ci ha guidato e accompagnato: portato all’ospedale, don Fiorenzo è stato curato da una polmonite ed è tornato dopo dieci giorni, in grado di svolgere nuovamente il servizio a Dorsino. La sua canonica, da marzo, è divenuta dimora di un sacerdote diocesano che sta maturando la chiamata alla vita eremitica: preghiamo insieme anche per lui, perché possa essere un dono prezioso per la nostra Chiesa!

In questi mesi anche Lidia ha avuto bisogno di varie cure, tra cui alcune terapie, per dolori alle ginocchia, da costringerla a letto; anche lei si è rimessa bene; una sofferenza più grande le viene dalla situazione di salute della sorella, che in questo tempo si è aggravata. Anche per le cure di Lidia all’ospedale abbiamo sperimentato la provvidenza del Padre: una persona si è offerta ad accompagnarla quando per noi era difficile. Ringraziamo il Signore per questo dono e anche per le altre persone che continuano con perseveranza a sostenerci con il loro lavoro.

Dal mese di maggio abbiamo vissuto la settimana di Esercizi Spirituali personali, nel nostro eremo, mentre don Vigilio l’ha trascorsa preparandosi all’annuncio degli Esercizi Spirituali della vicina estate, ospite delle generose Suore di cui abbiamo parlato sopra.

Ultimo evento, di cui ancora stiamo vivendo la grazia, il Ritiro di Pentecoste, cui hanno partecipato varie persone, e che ha incluso la Veglia della Vigilia. Le Parole su cui ci siamo soffermati sono: 1) Ti benedico, Padre,…, 2) Avete ricevuto…. uno Spirito di forza…, 3) L’Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori (molte meditazioni le puoi trovare nel nostro sito, se desideri ascoltarle, come pure le omelie).

Tutto questo, nella cornice semplice del nostro servizio, che già conosci (vari servizi pastorali dei fratelli sacerdoti, appuntamenti fissi - per Esperienza di Vita, ritiri mensili… -, servizi in casa e nell’orto, per l’accoglienza degli ospiti che Gesù sempre ci manda, per il calendario e opuscoletti; abbiamo stampato ultimamente: “Strappaci dal maligno”, che pensiamo possa essere un aiuto per vivere il nostro tempo ‘difficile’ illuminati e guidati dalla sapienza di Dio.

Grazie per la vostra preghiera; la pace del Signore è la ricompensa che noi chiediamo per voi!

E coraggio, perché Gesù è con noi ogni giorno: fino alla fine del mondo, cioè fino al compimento dell’amore del Padre in noi!

I fratelli e le sorelle della "Fraternitïtà Gesù Risorto"