ME
NU

Riuniti nel mio nome

RIUNITI NEL MIO NOME

promemoria per la vita comune "Fraternità Gesù Risorto"

giorni del mese: 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 


1

Al Padre, che ama per primo,1

al Figlio, che risponde con amore obbediente,2

allo Spirito, che effonde la santità del Padre e del Figlio,

ogni onore e gloria nei secoli!3

Al Dio Uno e Trino,

Dio Amore, mistero di comunione,4

Colui che era, che è e che viene,5

va il nostro desiderio, il nostro vanto6 e la nostra adorazione.

Il Padre attira il nostro sguardo sul Figlio suo incarnato e innalzato sulla croce,7

risorto e asceso nella gloria,

affinchè, amandolo, riceviamo il suo Spirito, siamo salvati e diventiamo strumento di salvezza.

Benedici il Signore, anima mia,

Signore, mio Dio, quanto sei grande!

Voglio cantare al Signore finchè ho vita,

cantare al mio Dio finchè esisto.

(Sal. 103,1. 33)

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1. 1Gv 4,19; 2. Fil 2,8; 3. Ap 4,8; 4. 2Cor 13,13; 5. Ap 1,8; 4,8; 6. 2Cor 10,17; 7. Gv 3,14; 12,32 

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2

Dio, il nostro Dio, "ci ha creati a sua immagine e a sua somiglianza,"1

ci ha creati perchè vivessimo l'amore perfetto in piena comunione con Lui e tra noi, onde "essere conformi all'immagine del Figlio suo". 2

Ma noi, sottomessi dal peccato alla corruzione,3

abbiamo obbedito ai desideri del corpo mortale,4

ai nostri ragionamenti 5 e alle nostre esperienze,

anzichè alla Parola vivificante 6 di Colui che ci ha creati.

Questa Parola l'abbiamo udita con spirito di schiavitù7, vedendo così estraneo e odioso Colui che solo ci ama, che è per noi Padre e Madre.

Siamo "meritevoli d'ira"!8

Questa è la sorte di chi confida in se stesso,

l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole:

svanirà ogni loro parvenza,

gli inferi saranno la loro dimora.

(Sal 48,14s)

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1. Gen 1,26; 2. Rom 8,29; 3. Rom 8,21; 4. 6,12; 5. 2Cor 10,5; 6. Gv 6,63. 68; 7. Lc15,29; 8. Ef 2,3; Rom 2,5

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3

Noi, proprio noi, abbiamo vissuto

"seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi". 1

"Ma Dio, ricco di misericordia,

per il grande amore col quale ci ha amati,

da morti che eravamo per i peccati,

ci ha fatti rivivere con Cristo:

per grazia infatti siete stati salvati"2.

Inoltre "Egli ci ha scelti per essere santi"3 e ci ha dato il comando di farci suoi "imitatori, come figli carissimi",4 facendoci "conoscere il mistero della sua volontà",5 "il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose". 6

Egli stesso ci ha dato la capacità di realizzarlo, quando ha riversato nei nostri cuori lo Spirito Santo promesso,7 che ci apre lo sguardo a contemplare il Padre, perchè, vedendolo, diventiamo simili a Lui. 8

Nessuno può riscattare se stesso,

o dare a Dio il suo prezzo.

Ma Dio potrà riscattarmi,

mi strapperà dalla mano della morte.

(Sal 48,8. 16)

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1. Ef 2,3; 2. 2,4-5; 3. 1,4; 4. Ef 5,1; 5. Ef 1,9; 6. Ef 1,10; 7. Rom 5,5; Ef 1,13; 8. 1Gv 3,2

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4

Riconoscenti per la sua Chiamata e per il suo Dono ci lasciamo riunire concretamente 1 sotto un sol Capo, Cristo Gesù, per “essere lode della sua Gloria”.

A Gesù, che per noi ha versato il suo Sangue, spetta ogni gloria.

Ci mettiamo a sua disposizione per divenire il "luogo" dove Egli sia presente secondo la sua Parola:

"Dove sono due o tre riuniti nel mio Nome,

io sono in mezzo a loro". 2

Ciò viene realizzato nella Chiesa dallo Spirito del Signore Risorto, che la raccoglie per celebrare i santi Misteri. 3 È in essa che noi offriamo la vita, per essere - in maniera più visibile, intensa e continua - quel luogo dove Gesù può manifestare la sua Presenza e la sua Gloria.

Non concederò sonno ai miei occhi

nè riposo alle mie palpebre,

finchè non trovi una sede per il Signore,

una dimora per il Potente di Giacobbe.

(Sal 131,4s)

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1. Ef 1,10; Atti 2, 44-46; 4,32; 2. Ef 1,12-14; 3. Mt 18,20; 4. Ef 2,22

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5

Il Padre ha mandato il suo unigenito Figlio, unico Salvatore,1 per liberare tutti gli uomini dal peccato e donare ad essi il suo Spirito Santo. Questi ci orienta solo a Lui, a Gesù, e ci fa vivere "in vista di Lui" 2, attenti a conservare l'unità 3 che Egli stesso ha chiesto e ottenuto dal Padre per noi; Egli ci dà forza per rinunciare a quanto - pur buono e attraente - impedirebbe l'unità nel suo Nome. Se siamo uniti nel suo nome Egli è presente in mezzo a noi e può usare la nostra unità per parlare, agire e attirare su di sè gli sguardi di tutti gli uomini perché siano salvati.

Godiamo perciò della chiamata alla vita comune 4 come dono di Dio Padre a Gesù e di Gesù alla sua Chiesa e della Chiesa al mondo: su di esso potrà venire ancora effuso lo Spirito Santo che Gesù Risorto continuamente distribuisce nei luoghi della sua Presenza.

Ecco quanto è buono e quanto è soave

che i fratelli vivano insieme!

Là il Signore dona la benedizione

e la vita per sempre!

(Sal 132,1. 3)

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1. Gv 1,18; 2. Col 1,16; 3. Gv17; 4. 1Cor 1,9-10

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6

Lo Spirito Santo ci porta a donare al Signore Gesù tutta la nostra vita cosicchè in essa possa risplendere la sua:1

Egli, "pur essendo Figlio, imparò l'ubbidienza",2

ha amato il Padre nel distacco

dai parenti 3

dai concittadini 4

e dagli stessi suoi discepoli,5

ha lasciato ogni preoccupazione

per le cose della terra 6

non occupandosi del pane,

ma del volere di Colui che l'ha mandato.

È in te la sorgente della vita,

alla tua luce vediamo la luce.

(Sal 35,10)

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1. Rom 8,29; 2Cor 3,18; 4,6; 2. Ebr 5,8; Mt 26,39; 3. Mc 3,21. 31-35; 4. Lc 4,23-30; 5. Gv 18,8; 6,67; 6. 4,31-34; 6,27; Mt 4,4

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7

Gesù, il Figlio, ci porta a ubbidire al Padre

- conservando la sua Parola,1 Parola creatrice,

sull'esempio dei santi che ci hanno preceduto;2

- accogliendo le indicazioni del Vescovo, l'Apostolo che il Signore Gesù ha dato alla Chiesa come Sacramento della sua Guida;3

- avendo un cuore sottomesso 4 verso tutti i fratelli, in particolare verso quel fratello 5 benedetto dal Vescovo ad essere servo dell'autorità di Dio tra di noi. *

L'ubbidienza d'amore a Dio è la nuova legge dello Spirito Santo,6 che, nella fede, ci porta a cercare la sottomissione in ogni cosa, per fare tutto nella benedizione dell'unità e nulla come schiavi del nostro uomo vecchio.

L' obbedienza, voluta e cercata per amore,

sia gloria di Dio, Spirito di Verità e di libertà!

Ecco, come gli occhi dei servi

alla mano dei loro padroni

così i nostri occhi

sono rivolti al Signore nostro Dio! (Sal 122,2)

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1. Lc 8,15; 9,23; 2. Ebr 11; 12,1; 3. 13,17; Lc 10,16; 4. Ef 5,21; 5. 1Tim 4,6; 1Tess 5,12; 6. Rom 8,2. 4; Sir 3,24; Ef 4,3; 7. 2Cor 3,17

* Arcivescovo Mons. Giovanni M. Sartori alla Fraternità il 14. 3. 1990

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8

Gesù non ha mescolato l'amore al Padre con compromessi d'amore all'uomo:1 ci uniamo a lui con cuore puro,2 con amore casto.

Egli ci dona la gioia di offrire solo a Lui tutto il nostro amore:3 può così fare di noi un dono del Padre per gli uomini. 4

Egli solo è degno d'essere amato con cuore verginale,5 ed è degno che noi, come sposa fedele, ci lasciamo amare solo da Lui. 6

Gesù ha detto: "Chi mi ama custodisce le mie parole";7

è suo desiderio che occupiamo tempo ed energie per accogliere e custodire ogni sua parola: in questo consiste il primo passo del nostro amore a lui. Da questo passo ne scaturiscono poi molti altri per grazia dello Spirito Santo.

La castità sia gloria dell'Unigenito Figlio di Dio, di Gesù!

Sì, come un giovane sposa una vergine,

così ti sposerà il tuo Creatore,

come gioisce lo sposo per la sposa,

così il tuo Dio gioirà per te!

(Is 62,5)

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1. Gv 11,4; 2. 1Cor 7,1. 7s. 32-34; 3. Mt 10,37; 4. Gv 15,5; 5. Mt 19,10-12; 6. Is 62,4-5; 2Cor 11,2; 7. Gv 14,15. 21

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9

Lo Spirito di Dio ci fa crescere verso la statura di Gesù anche nel suo abbandono al Padre per ciò che riguarda i beni materiali. 1

Con gioia riconosciamo che il nostro Dio è Padre:2 guardando gli uccelli del cielo e i fiori del campo 3 veniamo condotti a lasciare a Lui ogni preoccupazione per il cibo e il vestito, per la salute e la cultura.

Egli sa ciò di cui abbiamo bisogno: quanto è utile e necessario per il suo Regno ce lo procura Egli stesso al momento propizio, come ha detto: "Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta". 3

Animati e sostenuti dalla sua Grazia nessuno "dice sua proprietà"4 qualsiasi cosa; ognuno consegna alla comunità doni ed eventuali stipendi,5 dipendendo per ogni cosa da essa, e non esigendo nulla da nessuno.

Chi vien aggiunto per chiamata di Dio alla Fraternità, si presenta ad essa dopo aver venduto6 e distribuito tutto ai poveri.

È scritto infatti: "Non cerco i vostri beni, ma voi". 7

La povertà sia gloria di Dio Padre.

Il mio bene è star vicino a Dio,

nel Signore Dio ho posto il mio rifugio.

(Sal 72,28)

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1. 2Cor 8,9; 2. Gv 17,6; 20,17; 3. Mt 6,25-34; 4. Atti 4,32; 5. Mt 16,26; 6. 19,21; 7. 2Cor 12,14

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10

Il Padre è "papà" non solo dei singoli, ma anche di tutta la nostra famiglia: insieme gli diamo occasione di manifestare la sua fedeltà. Egli rimarrà Padre sempre, perciò non immagazziniamo denaro:1 una volta all'anno svuotiamo la cassa deponendo quanto vi è "ai piedi degli apostoli";2 togliamo "il lievito vecchio per essere pasta nuova"!3

Per poter essere disponibili 4 a vivere la Parola del S. Vangelo, per non cedere all'inganno delle ricchezze,5 per non mescolare il servizio di Dio con la schiavitù a Mammona 6 e ai gusti e comodità personali, il Signore Gesù stesso ci fa desiderare e cercare quotidiane forme di povertà.

A questo Egli ci spinge con l'amore a Colui che ci ha amati e ci ama per primo.

I ricchi impoveriscono e hanno fame,

ma chi cerca il Signore non manca di nulla!

(Sal 33,11)

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1. Lc 9, 58; 12,15; 1Tim 6,17; 2. Atti 4,35; 3. 1Cor 5,7; 4. Fil 4,17; 5. 1Tim 6,9-10; Mt 13,32; Lc 4,18c; 6. Mt 6,24; 19,23-24

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11

Avere un cuore ubbidiente, amare solo Gesù, non dire di nulla 'questo è mio' talora è fatica, rinuncia, sofferenza.

È la fatica del morire dell'uomo carnale, schiavo di ragionamenti 1 e di esperienze egoistiche; è la fatica della lotta contro "le Potenze" e contro "gli spiriti dell'aria"2 che dominano gli uomini e creano abitudini ingannevoli; è la fatica con la quale già molti fratelli e sorelle hanno dato testimonianza a Gesù Risorto. 3

Lo Spirito Santo, spirito di fortezza, ci guida ad affrontare questa fatica con decisione e con gioia, aiutati dalla preghiera 4 e dalla fedeltà dei fratelli: possiamo così dare un piccolo contributo a quella grande battaglia spirituale 5 che porta nel mondo la vittoria di Dio. *6

La vittoria sulle passioni e abitudini del nostro uomo vecchio 7 ci fa vivere la libertà dei figli di Dio,8 la libertà gioiosa che tutta la creazione attende con impazienza.

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male, perchè tu sei con me.

(Sal22,4)

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1. 2Cor 10,4-5; 2. Ef 2,2; 6,12; 3. Ap 7,14; 4. Ef 6,18; 5. 1Tim 4,10; 6. 1Gv 5,4-5; Ap 12,7-10; 7. Ebr 12,4; 8. Rom 8,19-23;

* Arciv. Mons. Alessandro M. Gottardi alla Fr. :1. 7. 1982 e 10. 10. 1982

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12

Ci è concesso di vivere poveri casti e obbedienti 1 perchè sia resa stabile e concreta e perfetta l'unità nel Nome di Gesù.

È per Lui e per Lui soltanto che siamo stati riuniti, per nessun altro scopo, per nessun ideale.

Egli ci ha chiamati a vivere insieme a motivo di Lui, in vista della sua Presenza e con la forza che attingiamo da Lui!2

I modi concreti di vivere obbedienza povertà e castità non dovranno attirare attenzione sulle nostre persone: sono aspetti della vita battesimale a servizio della testimonianza di Gesù e di quella unità, che è il luogo dove Egli è presente per salvare e santificare!

L'anima nostra attende il Signore,

in Lui gioisce il nostro cuore

e confidiamo nel suo santo nome.

(Sal. 32,20s)

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1. Lc 14,26-33; 2. 2Tim 1,8; 2,1; Ef 6,10

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13

Quelli che Gesù ha chiamato a sè 1

li ha anche mandati

con lo stesso mandato 2

che Egli ha ricevuto dal Padre

e li ha inviati in tutto il mondo. 3

Con la voce del suo apostolo il Signore ha voluto mandare anche noi.

Egli ci ha consegnato la missione di procurare alla Chiesa locale un luogo di silenzio, preghiera e carità,* un luogo dove si possa contemplare e condividere la vita della prima Chiesa di Gerusalemme4. **

Beato chi hai scelto e chiamato vicino:

sempre abiterà nei tuoi atrii!

(Sal 64,5)

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1. Mc 3,14; 2. Gv 20,21; 3. Mc 16,15-20; 4. Atti 2,42; 4,32;

* Mons. Alessandro M. Gottardi alla Fr. 1. 7. 1982

** Mons. Giovanni M. Sartori alla Fr. 14. 3. 1990

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14

Ubbidienti a queste indicazioni dello Spirito Santo diveniamo, per grazia sua,

"assidui

nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli,

nell'unione fraterna,

nella frazione del pane

e nelle preghiere". 1

Come già a Gerusalemme i credenti, così noi possiamo diventare testimoni della Resurrezione di Gesù con la vita, avendo "un cuor solo e un'anima sola". 2

Questo è il primo servizio che fa di noi 'missionari' di Gesù nel mondo*.

Offriamo al Padre la quotidiana fatica che ciò comporta, riconoscenti perchè Egli ci usa come "pietre vive"3 per il suo "edificio spirituale", Egli che non lascia i suoi operai privi della ricompensa della gioia!4

Nella tua volontà è la mia gioia,

mai dimenticherò la tua parola. (Sal 118,16)

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1. Atti 2,42; 2. 4,32; Gv 17; 1Tess 4,9; 3. 1Pt 2,5; 4. Mt 25,23

* Mons. Giovanni M. Sartori, id.

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15

Sia come ascesi personale che come missione affidataci, procuriamo di favorire un ambiente di silenzio;1 lo manteniamo nel cuore e con la bocca affinchè possa agire Dio stesso con la sua Parola: Egli realizza ciò che dice.

Il silenzio, dono che riceviamo, è offerto come atto di fede e di speranza: crediamo che Dio è presente e capace di comunicarsi anche senza le nostre parole!

Lo viviamo come atto di amore: con esso amiamo il Padre e gli uomini, affinché possano entrare in comunione reciproca senza impedimento.

Sto in silenzio, non apro bocca

perchè sei Tu che agisci!

(Sal 38,10)

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1. Ger 31,34; Sal 140,3

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16

Gesù si ritirava spesso 1 in luoghi appartati e solitari. Consideriamo il silenzio come il rivivere quest' aspetto del suo amore, cooperando così a completare la vita della Chiesa, che ripresenta l'immagine piena del suo Capo 2 in tutte le dimensioni, anche in quelle più nascoste e dimenticate.

Oltre a favorire normalmente un clima raccolto, facciamo in modo che ci siano pasti e altri momenti in silenzio. 3

Per quanto possibile, ognuno dedica un giorno alla settimana e una settimana all'anno esclusivamente all'incontro col Signore in luogo appartato.

Distogli i miei occhi dalle cose vane

fammi vivere sulla tua via!

(Sal 118,37)

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1. Mt 4,1; Gv 18,2; 2. Ef 1,23; 3. 2Tim 2,16; 1Tim 6,20

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17

"Pregate incessantemente". 1

Condividiamo con tutti i cristiani l'obbedienza a questo comando, vivendolo inoltre come un servizio per la Chiesa, richiestoci dal Signore attraverso il suo apostolo.

Ci raduniamo sette volte al giorno 2 levando a Dio il canto dei Salmi, Parola divina trasmessaci dalla Tradizione della Chiesa come gemito dello Spirito compreso dal Padre. 3 Troviamo spazio di adorazione personale quotidiana, e comunitaria settimanale, pregando con la Parola, "con Salmi, inni e cantici spirituali". 4

Lo Spirito Santo ci porta a privilegiare l'adorazione il ringraziamento 5 e la lode in comunione coi santi della Gerusalemme celeste:6 il Padre infatti già ci ama e già ha donato il Figlio e ha messo nel nostro cuore lo Spirito 7 che con fiducia ci fa dire: "Abbà, Padre". 8

La preghiera di intercessione è breve,9 perchè fiduciosa: infatti "il Padre sa ciò di cui avete bisogno". 10 In essa siamo lieti di poter invocare il Nome di Gesù,11 “in cui solo c’è salvezza” e in cui “ogni ginocchio si piega nei cieli sulla terra e sotto terra”!

Come incenso salga a te la mia preghiera

le mie mani alzate come sacrificio della sera.

(Sal 140,2)

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1. Lc 18,1; 1Tess 5,17; 1Tim 2,8; 4,8; 2. Sal 118,164; Gc 5,13; 3. Rom 8,26; 4. Ef 5,19s; Col 3,16s; 5. 1Tess 5,18; Fil 4,4-7; 1Pt 3,15; Col 2,7; 6. Ap 4,8-11; 7. Gv 16,27; 3,16; 8. Rom 8,15 Gal 4,6; 9. 1Tim 2,1; Mt 18,19; Mt 7,7; 10. Mt 6,32; 11. Gv 14,14; 15,16; Fil 2,10; Atti 4,12; 2,21

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18

La carità è il carisma più alto di tutti 1 e distintivo dei cristiani!

Per noi essa si esprime come ministero particolare:

offrire agli uomini, stanchi e oppressi da miserie morali e spirituali,2 uno spazio di silenzio e preghiera dove sia favorito il loro incontro col Signore Gesù che li ristora e li porta al Padre,3 e dove siano aiutati a dare attenzione alla preghiera che lo Spirito fa sgorgare dal loro intimo. 4

Con l'amore che lo Spirito Santo riversa nei nostri cuori, accogliamo quanti Dio chiama 5 a fermarsi con Lui, e li serviamo, - per quanto possibile -, sia spiritualmente che materialmente, nella povertà, senza chiedere compenso: "gratis infatti avete ricevuto, gratis date". 6

Preghiera e silenzio vissuti, e in tal modo offerti ad altri, sono la forma particolare di carità che ci è richiesta.

I giovani e le fanciulle

i vecchi insieme ai bambini

lodino il nome del Signore

perchè solo il suo nome è sublime!

(Sal 148,12s)

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1. 1Cor 13; 2. Mt 11,28; 3. 13,2. 36; 14,13; 17,1; 4. Rom 8,26; 5. Mt 9,36; 7,12; 6. Mt 10,8

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19

Il Signore Gesù fa sì che ci doniamo reciprocamente spirito di comunione e di fortezza, lo Spirito della gloria 2 che testimonia la sua salvezza, sia quando prestiamo attenzione e ascolto a lui nel silenzio 1, sia, in particolare, quando preghiamo insieme i salmi. Questo è l’amore più vero con cui ci amiamo gli uni gli altri

Silenzio e preghiera, vissuti nello Spirito del Signore risorto, sono pure dono del Padre al mondo, che Egli vuole salvare portandolo a riconoscere Gesù come suo Figlio.

Noi stessi ci occupiamo di conoscere sempre più intimamente Gesù 4 - attraverso i Vangeli e tutte le Scritture - con una conoscenza d'amore e di partecipazione alla sua offerta. Siamo lieti di poterlo chiamare per Nome, come è stato ordinato alla Madre Maria e a S. Giuseppe, suo sposo: "Lo chiamerai Gesù"!5

Il suo nome duri in eterno,

davanti al sole persista il suo nome.

E benedetto il suo nome glorioso per sempre

della sua gloria sia piena tutta la terra.

Amen Amen. (Sal 71,17. 19)

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1. 1Pt 4,14; 2. Gv 4,23; 6,45; 3. Gc 5,13; 4. Mt17,3; 20,31; 4,22; Sap 15,3; Os 6,3. 6; 5. Lc 1,31; Mt 1,21. 25

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20

Gesù, mandato nel mondo dal Padre, è morto risorto e asceso al cielo per compiere la redenzione e la santificazione degli uomini con il dono dello Spirito Santo. 1

La nostra vita raggiunge la sua piena statura con l'acquisizione dello Spirito Santo,2 e il nostro compito nel mondo è realizzato quando da noi si effonde lo Spirito Santo. 3

Lo riceviamo in particolare partecipando ai Divini Misteri e mantenendo viva l'intimità con Gesù e l'amore alla sua Parola.

Silenzio, preghiere, veglie, digiuni, ascolto, lavoro, colloqui, tutto è occasione propizia allo Spirito di Dio per donarsi a noi ed effondersi da noi.

Egli ci usa come suo tempio e sua fontana sia quando preghiamo che quando lavoriamo, di giorno e di notte, nella salute e nella malattia:4 per questo la nostra vita è sempre preziosa agli occhi del Padre!5

Gesù ci vuole vigilanti su noi stessi6, perchè non entri nel nostro intimo spirito di preoccupazione7 nè materiale nè spirituale, che renderebbe vana ogni fatica

e sterile la vita.

Il Signore completerà per me l'opera sua!

Signore, la tua bontà dura per sempre:

non abbandonare l'opera delle tue mani.

(Sal 137,8)

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1. Atti 1,8; 2. Gv 20,22; 14,16. 26; 16,7. 13; 3. Gv 7,37; Ef 4,13. 15; 4. Mt 5,13; 1Cor 6,19; 4. Mt 5,14. 5. Sal 116,15; 6. Mc 13,35; 7. Mt 6,25

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21

Dio, nostro Padre, non ci ha dato il permesso di peccare,1 tuttavia noi abbiamo un cuore ribelle e ci scopriamo ogni giorno disobbedienti e debitori a Lui e ai fratelli. 2

Non vogliamo però che "tramonti il sole"3 sul nostro peccato!

Dato che il Padre ci ha dato la possibilità di pentirci,4 con umiltà e sincerità accettiamo la grazia di chiederci perdono gli uni gli altri 5 in privato o in pubblico.

E poichè il Signore ci ha perdonato,6 anche noi al fratello che lo chiede perdoniamo di cuore nominando espressamente il Nome di Gesù.

Ognuno poi si confessa regolarmente al ministro della Chiesa, per amore del Signore,7 perchè - liberato dal peccato - torni ad essere strumento adatto al Suo Regno.

Salvaci e perdona i nostri peccati

per amore del tuo nome!

(Sal 78,9)

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1. Sir 15,20; 2. Mt 6,12; 3. Sir 5,4s; Sap 12,19; 11,23; 15,1-2; 4. Gc 5,16; 5. Col 3,13; 6. 2Cor 5,18; 7. Gv 20,23; Mt 16,19

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22

"Il nostro nemico, il diavolo, come leone ruggente si aggira cercando chi divorare". 1

Quando ci accorgiamo di essere tentati 2 o sorgono in noi pensieri insistenti che ci vorrebbero portare fuori dall'amore e dallo Spirito Santo, chiediamo ad un fratello 3 la carità della sua preghiera.

Mettendo alla luce le insidie del Maligno4, padre delle tenebre, e invocando insieme il Nome santo di Gesù,5 sperimentiamo la vittoria del Signore,6 come gli agnelli che si difendono stando uniti al pastore!

Ognuno poi confida al padre spirituale le proprie lotte per ricevere benedizione e indicazioni opportune.

Quando dicevo: "il mio piede vacilla",

la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.

Quand'ero oppresso dall'angoscia

il tuo conforto mi ha consolato.

(Sal 93,18)

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1. 1Pt 5,8; 2. Sir 2,1ss; 3. Ef 3,14s; Col 4,12; 1,9; 4. Fil 2,10; 5. 1Gv 5,4

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23

Lo Spirito Santo ci dà luce, attenzione e fede per "spegnere i dardi infuocati del Maligno"1, i pensieri, ancora al loro sorgere.

Satana è l'accusatore dei fratelli,2 perciò siamo particolarmente vigilanti a togliere - con la fede - ogni spazio a pensieri di giudizio, di critica3 e di accusa verso i fratelli: il divisore vuole distruggere la nostra Unità per ostacolare la Presenza di Gesù e impedirci d'essere un cuor solo 4 nella preghiera: le toglie così la possibilità di essere esaudita da Dio!

I pensieri di giudizio e di critica, come pure quelli di scherzo e di superficialità, allontanano lo Spirito Santo dal nostro cuore.

Conservare il Dono dell'Unità 5 è Volontà di Dio certa, più di ogni altra buona ragione nei modi di agire o di parlare. 6

La grazia del mio Dio mi viene in aiuto

Dio mi farà sfidare i miei nemici!

(Sal 58,10)

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1. Ef 6,16; 2. Ap 12,10; 3. Fil 2,14; Mt 7,1; Lc 6,37; Rom 2,1; 4. Mt 18,19; 5. Gv 17,21. 22; 1Cor 1,10. 13; Ef 4,3; 6. 2Cor 11,14

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24

"Nell'amore non c'è timore" 1:

non abbiamo paura perciò nè della malattia nè della morte,2 perchè "a chi ama Dio tutto concorre per il bene". 3

Accogliamo il dono di non lamentarci di nulla, di nessun contrattempo e di nessuna sofferenza, perchè tutto può essere occasione d'amore e di testimonianza per Lui. 4

Per ogni situazione benediciamo il Signore, come sta scritto: “Ogni creatura, … pioggia e sole, freddo e caldo” 5 benedica il Signore!

Il nostro corpo non è destinato anzitutto alla salute, ma a portare "l'immagine dell'uomo celeste",6 ad accogliere il dono dello Spirito Santo,7 e a "riflettere come in uno specchio la gloria del Signore". 8

Anche nella malattia e nella morte infatti 9 lo Spirito Santo può renderci testimoni di Gesù Risorto. 10 Egli stesso è stato riconosciuto dal centurione "Figlio di Dio" mentre spirava “a quel modo". 11

Ognuno avrà cura perciò della propria salute per quel tanto che ne riceve benedizione.

Cresce lungo il cammino il suo vigore

finchè compare davanti a Dio, in Sion.

(Sal 83,8)

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1. 1Gv, 4,18; 2. 2Cor 12,9-10; 3. Rom 8,28; 4. 1Cor 9,27; 2Cor 11,30; Fil 3,8; 5. Dan 3,67; 6. 1Cor 15,49; 7. 2Cor 5,4; 8. 2Cor 3,18; 9. 2Cor 4,16; 10. Gv 9,3; 11,4; 2Cor 5,9; 4,11; 5,15; Gal 4,13; 11. Mt 27,54

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25

Nulla abbiamo portato in questo mondo 1 e nulla porteremo via: passa la scena di questo mondo!2 Lo Spirito di Dio ci stacca da tutto e da tutti perchè solo Gesù è degno di occupare il nostro spirito e il nostro tempo, e Lui solo è capace di farli partecipi del mistero dell’amore del Padre!

Tenendo lo sguardo rivolto a Lui riceviamo la gioia,3 frutto dello Spirito Santo, testimonianza al mondo 4 che Gesù è veramente "Gesù", cioè "Salvatore" dell'uomo dal non senso, dall'inutilità, dal peccato, dall'essere senza strada e senza mèta. 5

Se ci accorgiamo che la tristezza occupa il nostro cuore, guarderemo a Gesù con amore: nulla, nemmeno il peccato - nostro o altrui -, deve impedire che noi gli diamo la testimonianza della gioia serena. 6

Guardate a lui e sarete raggianti

non saranno confusi i vostri volti!

In lui gioisce il nostro cuore

e confidiamo nel suo santo nome.

(Sal 33,6; 32,21)

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1. 1Tim 6,7; 2. 1Cor 7,31; 3. Gal 5,22; 4. Gv 15,26; 5. Gv 4,42; 6. Gv 16,23; Fil 4,4; 1Ts 5,16

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26

Il Padre ci offre ogni giorno tempo ed energia da dedicare al lavoro. 1

Non c'è un lavoro migliore d'un altro nel Regno di Dio.

Ciò che rende utile e preziosa ogni fatica è la benedizione del Signore e l'amore per lui. 2

Ognuno svolge pertanto quel lavoro che gli viene affidato come obbedienza a Dio e servizio ai fratelli, rimanendo in ogni istante pronto ad interromperlo, come pure disponibile a continuarlo tutta la vita. 3

Non vorremmo attaccare il cuore ad un particolare lavoro e al suo esito, nè vogliamo rifiutare la monotonia del fare la stessa cosa: l'amore per il Signore non è monotono. 4

Consideriamo ogni strumento di lavoro e ogni cosa come dono di Dio e sua proprietà.

L'uomo esce al suo lavoro

per la sua fatica fino a sera.

(Sal 103,23)

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1. 1Tess 2,9; 4,11; 2. Tess 3,10; 2Col 3,17. 22-24; 3. Fil 4,12; 4. Gv 14,23

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27

Il salmista dice:

"Ti benedicano i tuoi fedeli,

dicano la gloria del tuo regno

e parlino della tua potenza,

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi",1

e gli apostoli, tornando dalla missione, "riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro". 2

Con semplicità, quando ne siamo richiesti 3 e ne abbiamo benedizione, raccontiamo quanto abbiamo visto della gloria di Dio nelle vicende che ci capitano, nella storia che Egli compie in noi e con noi ogni giorno. 4

Questo raccontare è un dono per i fratelli, frutto della comunione già esistente con loro, è sostegno a chi è vacillante nella fede,5 è amore a Colui che opera tutto in tutti.

Tuttavia noi non ci rallegriamo delle meraviglie di Dio, ma di Dio stesso e del suo amore, obbedienti a Gesù che dice: "Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti in cielo". 6

Noi ti rendiamo grazie, o Dio,

ti rendiamo grazie:

invocando il tuo Nome,

raccontiamo le tue meraviglie.

(Sal 74,1)

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1. Sal 144,10; 2. Atti 14,27; 15,4; 3. Mt 7,6; 4. Col 3,16; 4,6; Ef 4,29; 5. 2Cor 13,11; 6. Lc 10,20

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28


Nei colloqui, dialoghi, conversazioni - sia tra fratelli che con ospiti o chiunque altro - lo Spirito Santo ci fa evitare di entrare in discussione. 1 La discussione porta a violenza di sentimenti e di parole e non lascia posto alla verità nella carità. 2

La verità senza carità, poi, non manifesta l'essere di Dio - che è amore –3 anzi, lo esclude, diventando sottile e terribile menzogna.

Noi non abbiamo bisogno di difendere noi stessi, perchè nostra difesa è Dio;

nè dobbiamo preoccuparci di difendere la verità, perchè Gesù è morto indifeso 4 ed è risorto,

nè possiamo presumere di difendere Dio,

perchè Egli è al di sopra di tutti. 5

Aspetto da te la salvezza, Signore,

e obbedisco ai tuoi comandi!

(Sal 118,166)

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1. Fil 2,3; Tt 3,9-10; 1Tim 1,4; 6,3s. 20; Col 2,8; Ef 4,31; 2. 4,15; 3. 1Gv 4,16; 4. Gv 18,11; 5. Ef 4,6;

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29

Ci è stato donato amore per tutti i Santi di Dio che formano l'assemblea che loda il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in eterno,1 assemblea cui - per la misericordia del Padre - anche noi apparterremo. 2

Ogni giorno, con canti e preghiere3, lodiamo e veneriamo la Vergine e Madre Maria SS. ma, facciamo memoria dei Santi e ne leggiamo gli scritti o la vita. In essi s'è compiuto il mistero della morte e risurrezione di Gesù Cristo e in essi è abitato il suo Spirito: abbiamo perciò cura e venerazione anche delle loro reliquie. 4

In particolare teniamo presenti i santi patroni e fondatori della nostra Chiesa locale, S. Vigilio e i Santi Martiri monaci Sisinio, Martirio e Alessandro, nel cui numero s'è compiuto il mistero della SS. ma Trinità,* i santi Pacomio e Benedetto e i venerabili

Paolo Giustiniani e Antonio Rosmini, maestri nella sequela di Gesù e nella vita comune per suo amore, la Beata Mirjam di Gesù Crocifisso e S. Silvano del Monte Athos, nella cui debolezza e ignoranza - secondo il mondo - s'è manifestata la forza e la sapienza di Dio!5

Fece uscire il suo popolo con esultanza,

i suoi eletti con canti di gioia! (Sal 104,43)

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1. Ap 7,4. 9; Ebr 12,1; 2. Ef 2,19. 22; 3. Atti 1,14; 4. 19,12; 1Cor 1,26-28; 5. 2Cor 4,7;

* Lettera di S. Vigilio a S. Giovanni Crisostomo.

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30

Siamo riconoscenti al Padre per la benedizione ricevuta dal nostro Vescovo, e in lui da tutta la Chiesa.

Chi fa parte di questa nostra semplice famiglia ha come garanzia e sicurezza per il futuro 1 la Parola di Dio e la benedizione ricevuta. 2 Viviamo di Gesù, con lui per lui e in lui: Egli è la ricchezza, la vita e la stabilità di ciascuno. Egli ci potrebbe chiamare a seguirlo anche senza comunità. La sequela di Gesù nella vita comune non deve diventare un idolo! Perciò, come siamo pronti in ogni momento a morire, così lo siamo a rimanere soli e privi di tutto.

Al padre Vescovo e ai cristiani chiediamo di pregare per noi, di portarci al Signore nel loro cuore, di vegliare sulla nostra fedeltà al dono che ci è stato consegnato perchè non ne abbia a soffrire la testimonianza a Gesù, nostro grande Signore, “al quale spetta ogni onore e gloria”. 3

Amen.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,

Ti renderemo grazie per sempre;

di età in età proclameremo la tua lode!

(Sal 78,13)

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1. 2Cor 5,11. 12; 10,17s; 2. Lc 16,17; Mt 24,35; 7,24; Atti 20,32; Sal 1,2; 3. Ap 5,12. 13.

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31

Lodiamo e ascoltiamo lo Spirito Santo, vera regola che Gesù ci ha donato: con la sua luce egli ci guida, servendosi

degli Apostoli, dei loro Successori, del servo della comunità da essi benedetto,

delle Sacre Scritture - in particolare i Vangeli -,

dei fratelli, cui siamo sottomessi nell'amore,

di ogni evento accolto con pazienza.

È lui che ci rende strumento del Regno che Gesù risorto consegnerà al Padre1! Perciò, con umiltà e con gioia, lo invochiamo:

Vieni, SPIRITO DI VITA,

Tu che fai morire ciò che di noi appartiene alla terra;

Tu che ci rendi conformi al Figlio di Dio;

Tu che ci unisci con comunione profonda e sacramentale

per essere immagine e somiglianza della Trinità SS. ma

e luogo della Presenza di Gesù,

affinchè la benedizione della tua effusione scenda sul mondo.

Vieni, poichè ti manda il Padre invocato da Gesù!

Vieni e agisci in noi con potenza, oggi e sempre! Amen.


RIUNITI NEL MIO NOME

CHIAMATI ALLA SEQUELA DI GESU’

E ALL'UNITA' NEL SUO NOME,

NE VIVIAMO LE CONDIZIONI;

MANDATI A TESTIMONIARLO

- CON LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO - CERCHIAMO LA GLORIA DEL PADRE.


O DIO, NOSTRO PADRE,

che raccogli gli animi dei tuoi fedeli

in un solo Volere,

concedi al tuo popolo

di amare ciò che comandi

e desiderare ciò che prometti,

perchè, nelle vicende del mondo,

là siano fissi i nostri cuori

dov'è la vera gioia, GESU',

tuo Figlio e nostro Signore,

che ti chiede per noi lo SPIRITO SANTO.

Egli ci ama con te nei secoli dei secoli.

AMEN.

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1993-2003