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OMELIE / Omelie IT

24 dic 2017
24/12/2017  4ª Domenica del T.A. - B 

24/12/2017  4ª Domenica del T.A. - B 

1ª lettura 2Sam 7,1-5.8-12.14.16 * dal Salmo 88 * 2ª lettura Rm 16,25-27 * Vangelo Lc 1,26-38

 

Lo Spirito Santo scenderà su di te”! Con questa parola l’angelo risponde a Maria, che lo ha interrogato perché non sa cosa fare affinché si possa realizzare quello che lui le ha annunciato! Quale sollievo per la ragazza, giovane sì, ma ormai capace di mettere la propria vita a disposizione di Dio! Verrà lo Spirito Santo! È lui che interviene nella vita di chi si offre a compiere la Parola del Padre! Lo Spirito Santo, in maniera per noi misteriosa, farà in modo che Maria abbia un Figlio, “santo e … chiamato Figlio di Dio”!

Maria avrà un Figlio che viene dall’alto, che non avrà origine dalla sua volontà e dalle capacità umane, e, pur nascendo da donna, sarà Figlio di Dio, porterà in sé la pienezza della divinità! Com’è arduo comprendere e facile fraintendere! Sapendo che Dio è amore accogliamo con gioia questo mistero! Con questa consapevolezza non facciamo fatica a dare ad un uomo il titolo e l’onore e l’obbedienza che spettano a Dio! Maria accetta e si offre: “Avvenga di me quello che hai detto”! Così Maria comincia ad attendere il Messia del suo popolo in modo del tutto nuovo. Prima lo attendeva pensando che sarebbe venuto da chissà dove e chissà quando, e che lei non lo avrebbe forse mai incontrato; lo immaginava come uno che si sarebbe solo indirettamente interessato di lei! Ora la sua attesa è completamente diversa: solo lei sa, solo lei è impegnata, soltanto lei è coinvolta!

L’attesa di Maria è silenziosa, e rende la sua gioia profonda e perfetta, una gioia che viene dalla coscienza d’essere in comunione con Dio, una gioia che dona la forza di superare ogni avversità!

Nell’imminenza della celebrazione natalizia abbiamo davanti la figura della Vergine in attesa, che ci aiuta a vivere la nostra attesa. Cercheremo di essere partecipi del suo amore!

Maria attende il Bambino, lo attende amandolo, e lo ama vivendo per lui e offrendosi a lui!

Insieme con lei noi ci poniamo in attesa non di una festa, ma del Bambino, in attesa di questa Vita che viene nel mondo, confuso e rumoroso, per illuminarlo ed avviarlo al silenzio. Anche dal nostro cuore sgorgherà la lode sgorgata dalla bocca dell’apostolo: “… a Dio che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli dei secoli. Amen.”! Canteremo senza fine, come dice il salmo. L’alleanza promessa da Dio al suo popolo si realizza, il trono del re diventa bello, amabile e stabile, perché il re che viene regna nell’amore e nella fedeltà! Grazie a lui potremo dire a Dio: Tu sei mio padre!

Dio ha dovuto attendere molti secoli, più di quanto attendiamo noi, per realizzare la sua promessa! Davide era vissuto molti secoli prima. Era pastore di greggi di pecore quando Dio ha posato su lui lo sguardo. Dio non ha visto in lui nessuna dote particolare per sceglierlo, anzi, lo ha scelto perché era il più piccolo dei fratelli, cosicché non si potesse mai glorificare l’uomo, ma l'amore di Dio che lo ha scelto. Davide poi, divenuto re, vorrebbe costruire un luogo d’abitazione stabile per Dio, un tempio! Questa è l’occasione che Dio coglie per farlo ragionare sulla propria piccolezza: egli sarebbe un nulla se Dio stesso non l’avesse scelto e chiamato. Sarà lui invece, il Dio dei padri, a rendere saldo il suo casato assicurandogli una discendenza e rendendo stabile il suo regno. Pochi decenni dopo però quel regno si divide, e scompare del tutto. Dio è forse stato bugiardo? Possiamo dubitare di lui?

Ecco di nuovo le stesse promesse ricordate da Gabriele a Maria! Nascosta a Nazaret ella comincia a vivere per quel re che viene, e con quel “Figlio di Dio” che le è annunciato, senza sapere nulla più di quanto l’angelo ha rivelato soltanto a lei. La sua attesa è riempita con il dono di sè, del proprio tempo e delle proprie energie. Lo Spirito Santo comincia a possederla per farne un dono, e lei sarà un dono di Dio per il Figlio, e continua ad essere un dono di Dio per noi! Anch’io e anche tu saremo un dono di Dio quando in noi sarà presente lo Spirito Santo, non ti pare?

Mi unisco a lei per attendere anch’io, o meglio per donare la mia vita a suo Figlio e mettermi a sua disposizione, in modo che, quando lui si manifesterà, ci sia già qualcuno che lo serve! Parteciperò così a edificare il suo regno, che si espande sulla terra. E non importa se lo so solo io, se soltanto io sono impegnato e coinvolto!

Domani sarà Natale: sei pronto? Hai preparato il cuore pulito, purificato, libero per il Figlio di Dio? Da qualche parte c’è un sacerdote che ti attende, per ascoltare la tua confidenza e farti godere la confidenza del Padre nostro. Canteremo insieme: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e godremo la pace vera sulla terra!

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