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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 mar 2017
2017 A MARZO

2017 A 03MARZO

1/3  MERCOLEDI' DELLE CENERI [P]

Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20 - 6,2;
Mt 6,1-6.16-18

Lasciatevi riconciliare con Dio  2Cor 5,20

Questo “lasciatevi” ci fa capire che è il Signore che fa, che si impegna, che ci offre questo grande dono: a noi chiede solo di accettarlo. Sappiamo che Gesù ha già offerto la sua vita in sacrificio per rimetterci in comunione, perdonati, con lui e il Padre suo. Grazie, Gesù! Mi chiedi solo di aprire il cuore con umiltà, di accogliere il perdono che tu mi offri nella tua Chiesa, e dirti grazie! Voglio cominciare a farlo ora, all’inizio del cammino verso la Pasqua.

 

2/3  GIO  dopo le Ceneri [II]

Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25

Io ti comando di amare il Signore, tuo Dio  Dt 30,15

Un comando così, è quello che ogni uomo desidera: tu ci chiedi di amarti, Signore! Amare, poi, è la tua stessa vita, è lo Spirito Santo! In questo cammino quaresimale, attraverso le vie che da sempre ci hai indicato – la preghiera, l’attenzione ai fratelli, qualche sacrificio che ci aiuti a liberarci da noi stessi -, cercheremo di aprire ancora le porte del nostro cuore al tuo Santo Spirito: egli ci darà di conoscerti, e non potremo che amarti!

 

3/3  VEN  dopo le Ceneri [II]

Is 58,1-9; Sal 50; Mt 9,14-15

Davanti a te camminerà la tua giustizia  Is 58,8

È come se il Signore ci dicesse: ‘In questo tempo di conversione e di penitenza, gradisco il tuo digiuno, ma desidero che esso sia espressione di amore per me e per i tuoi fratelli. I Padri della Chiesa, poi, raccomandano l’umiltà e la contrizione del cuore come atteggiamento che deve sempre accompagnare il digiuno.
Spirito Santo, donaci tu sapienza e generosità in questo cammino penitenziale!

 

4/3  SAB  dopo le Ceneri [II]

(comm: S. Casimiro, † 1484)

Is 58,9-14; Sal 85; Lc 5,27-32

Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati  Lc 5,31

Gesù, vieni e togli da me quell’intima convinzione di essere abbastanza buono, abbastanza a posto, di sentirmi tranquillo pensando che in fin dei conti non le ho combinate grosse…! Vieni e scuoti la mia mediocrità e ipocrisia, non perché cada nello scoraggiamento, ma perché mi lasci guarire da te! Vieni e opera in me quella novità di vita che solo tu puoi donare!

 

5/3  DOM  I° T.Q. Anno A [I]

Gen 2,7-9; 3,1-7; Sal 50; Rm 5,12-19; Mt 4,1-11

Il Signore, tuo Dio, adorerai: a lui solo renderai culto  Mt 4,10

Gesù, il diavolo ti prometteva regni e gloria, se tu l’avessi adorato… Tu, allora, hai risposto anche per me: grazie a te anch’io ho la forza e la risolutezza di non accettare nessun “bene” da chi vorrebbe distogliermi dalla fiducia e dall’obbedienza amorosa verso il Padre. Grazie, Gesù!

 

6/3  LUN  I° T.Q. [I]

Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46

Non tratterai con parzialità il povero  Lv 19,15

Gesù ci ha fatto conoscere che Dio è amore. Egli ama tutti, ma… Ha anche lui le sue preferenze! Nel vangelo di oggi vediamo che queste sono proprio l’opposto delle nostre: noi mettiamo sul piedistallo i grandi e i potenti e scartiamo i deboli; lui, invece, si fa più vicino a chi ha più bisogno: bisogno di pane, di fiducia, di una parola, di attenzione, di conforto, di perdono... Si sente attirato là dove c’è più bisogno del suo amore, e del nostro!

 

7/3  MAR  I° T.Q. [I]

(comm: Ss. Perpetua e Felicita, martiri, † 202/203)

Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15

Padre nostro che sei nei cieli  Mt 6,9

Con quanta dolcezza Gesù ci fa iniziare a pregare: “Padre…”! È indispensabile questo sguardo di confidenza per pregare; non servono tante altre parole. Da questa parola, da questo sguardo scaturisce tutto il resto: vedo l’amore che viene riversato su di me e con riconoscenza e gioia rispondo.

 

8/3  MER  I° T.Q. [I]

(comm: S. Giovanni di Dio, religioso, † 1550)

Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32

Ognuno si converta dalla sua condotta malvagia  Gio 3,8

Ciascuno di noi ha la grazia di conoscere, almeno un po’, la propria debolezza, i propri peccati: comportamenti che nascono dall’egoismo, che non sono in armonia col Padre, Dio dell’amore. In questo tempo santo, tenendo davanti agli occhi Gesù, confidando nel suo aiuto, vogliamo vivere solo la vita che ci viene dal Padre Celeste. Conosceremo, così, la vera gioia.

 

9/3  GIO  I° T.Q. [I]

(comm: S. Francesca Romana, religiosa, † 1440)

Est 4,17 n.p-r.aa-bb.gg-hh; Sal 137; Mt 7,7-12

Chiedete e vi sarà dato  Mt 7,7

In questa Quaresima cercheremo di essere più fedeli e generosi nella preghiera; parteciperemo alle iniziative proposte dalla parrocchia, prima di tutto alla celebrazione eucaristica: quando, insieme, intercediamo per i fratelli più bisognosi e per il mondo intero, il Padre gode del nostro amore, ci ascolta e ci esaudisce.

 

10/3  VEN  I° T.Q. [I]

Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26

Mettiti d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui  Mt 5,25

L’accordo che Gesù ci invita a cercare è la pace con coloro verso cui abbiamo risentimenti, o, comunque, sentimenti che non sono amore. E la pace si costruisce col perdono. Il perdono che doniamo, poi, attira su di noi quello del Padre, come dice Gesù insegnando il Padre nostro. Camminare col cuore leggero, in pace, perdonati, è camminare più spediti ed è garanzia di portare frutto buono per tutta la società.

 

11/3  SAB  I° T.Q. [I]

Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48

Ma io vi dico: amate i vostri nemici  Mt 5,44

Grazie, Gesù! Tu, il Signore, ci comandi di vivere la tua stessa vita, vita divina, vita d’amore vero. Tu mi doni di essere non uomo soltanto, ma figlio di Dio, figlio del Padre, che ama sempre, che ama tutti, che ama le persone sconfitte dal nemico: queste sono i nemici da amare!

 

12/3  DOM  II° T.Q. Anno A [II]

Gen 12,1-4; Sal 32; 2Tm 1,8-10; Mt 17,1-9

Alzatevi e non temete  Mt 17,7

L’esperienza di paradiso che i tre discepoli hanno vissuto e che poi li ha riempiti di timore quando si sono sentiti  davvero alla presenza di Dio, era un dono di Gesù per loro; per loro che dovevano superare il momento difficile, umanamente inaccettabile, della passione e croce di Gesù. Quell’esperienza, al momento della prova, non basterà a tenerli vicino a Gesù, ma dopo la sua risurrezione sarà ulteriore conferma che è lui, il loro Signore, il salvatore da ascoltare e seguire senza paura.

 

13/3  LUN  II° T.Q. [II]

Dn 9,4-10; Sal 78; Lc 6,36-38

Non abbiamo ascoltato la voce del Signore  Dn 9,10

Lo Spirito Santo fa ancora questo dono, ne facciamo esperienza anche noi: dà luce sul nostro peccato personale e anche su quello della nostra Comunità. Se lo accogliamo con riconoscenza, egli ne aggiunge un altro ancora: il dono di accostarci con fiducia a Gesù, nostro salvatore, e di essere rinnovati dal suo abbraccio di amore e di perdono.

 

14/3  MAR  II° T.Q. [II]

Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12

Cessate di fare il male, imparate a fare il bene  Is 1,16.17

Cosa è male? Cosa è bene? Nell’attuale cultura del relativismo non viene più riconosciuto un criterio oggettivo per considerare il bene e il male: tutto è lasciato all’istinto, sempre egoistico, dell’uomo. Noi, però, non vogliamo dimenticare che la Parola di Dio, quel Dio che ci ha creati e ci ama, ci dà il criterio valido; e questo criterio viene ripetuto come un ritornello: “Ciò che è male agli occhi del Signore”. È lui, il nostro Creatore, che sa davvero cosa è bene e cosa è male per noi.
Ti ascolto, Padre, e ti ubbidisco!

 

15/3  MER  II° T.Q. [II]

Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28

Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore  Mt 20,26

Lo sposo che, ogni mattina, porta il caffè alla sposa, prima che si alzi; il bambino che cede il suo gioco preferito al fratellino; lo spazzino che pulisce con cura anche gli angoli più nascosti e scomodi…, e tutto questo fatto con gioia, in obbedienza d’amore a Gesù! Sono cose piccole che rendono il figlio di Dio grande agli occhi del Padre, perché lo rendono partecipe della Sua stessa vita, che è amore, dono di sé.

 

16/3  GIO  II° T.Q. [II]

Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31

Maledetto l’uomo che confida nell’uomo  Ger 17,5

Quante volte sperimento la verità di queste parole! Quando, invece di abbandonarmi al Signore confidando nella sua provvidenza e sapienza, mi fido solo di me stesso, vivo come in una continua “maledizione”, cioè in un continuo tormento, affanno, paura, agitazione, che a niente mi giova. “Beato l’uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia” continua Geremia. Allora sì che il mio cuore conosce la pace ed assapora la gioia di vedere la mano del Signore all’opera per preparare le sue sorprese!

 

17/3  VEN  II° T.Q. [II]

(comm: S. Patrizio, vesc., † 461 ca)

Gen 37,3-4.12-13.17-28; Sal 104; Mt 21,33-43.45-46

Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla  Mt 21,46

La folla sentiva che in lui c’era qualcosa di Dio… Ancora oggi è così: di fronte a Gesù c’è chi avverte il suo amore, apre il cuore e lo accoglie; c’è, purtroppo, anche chi, indurito nel proprio egoismo e orgoglio, lo chiude. Solo agli umili il Padre può fare il suo dono!

 

18/3  SAB  II° T.Q. [II] 

(comm: S. Cirillo di Gerusalemme, vesc. e dott., † 386)

Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32

Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te  Lc 15,21

Lo Spirito Santo è meraviglioso! Quando meno te l’aspetti, ecco che ti mette nel cuore una luce, una parola, un desiderio… Al figlio scapestrato di questa parabola, tanto nota e sempre così bella, dona d’un tratto la nostalgia del Padre.
Credo, Spirito Santo, nel tuo operare nascosto, vero, potente! Cercherò oggi di stare in te, Soffio d’Amore, per godere i tuoi doni preziosi.

 

19/3  DOM  III° T.Q. Anno A [III]

Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42

Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato  Gv 4,34

Il cibo ci nutre, ci dà forza, ci sazia, ci dà anche gioia; il cibo è necessario anche quando non lo vorremmo o non ci piace.
Per Gesù è vitale, necessario, fare la volontà del Padre, perché questo è il senso della sua vita, è la sua gioia. È ciò che desidera al di sopra di tutto, pur sapendo che gli costerà il dono totale di sé. Quel cibo, così amaro per Gesù nel tempo della passione e della morte, porta in sé tutta la dolcezza dell’amore del Padre per noi peccatori.

 

20/3  LUN  S. GIUSEPPE, Sposo della B.V. MARIA [P]

2Sam 7,4-5.12-14.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24 opp. Lc 2,41-51

Egli credette, saldo nella speranza  Rm 4,18

Come per Abramo, e per tutti i Giusti d’Israele, anche per San Giuseppe la fede è un’esperienza di vita. Egli, infatti, muove i propri passi, decide e compie le proprie scelte in stretto rapporto col Signore, in obbedienza a una sua parola.
S. Giuseppe, Patrono della Chiesa, esempio silenzioso e potente intercessore per ogni papà, ottienici dal Signore Gesù, che hai tenuto in braccio, cui hai insegnato la preghiera e il lavoro, di vivere in rapporto costante con lui.

 

21/3  MAR  III° T.Q. [III]

Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35

Non c’è delusione per coloro che confidano in te  Dn 3,40

Un bambino mette con fiducia nelle mani del papà il giocattolo che, magari a causa di una disobbedienza, s’è rotto. Con la stessa fiducia possiamo anche noi mettere la nostra vita, e quella di tutto il mondo, rovinata dal peccato, nelle mani del Padre: egli è Dio, onnipotente nell’amore; egli, in Gesù e nella sua Chiesa, ci è vicino, concretamente.

 

22/3  MER  III° T.Q. [III]

Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19

Il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo  Dt 4,7

Sì, il Padre, come Gesù e lo Spirito Santo, ci è sempre vicino; S. Paolo, con una plastica espressione, dice che “in lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”. Certo, però, che come la mamma gode se il bambino che tiene in braccio la guarda e l’accarezza, così il Padre gode ogni volta che ci rivolgiamo a lui, anche solo pensando o pronunciando con amore il suo nome; allora egli sa farsi ancor più vicino!

 

23/3  GIO  III° T.Q. [III]

(comm: S. Turibio de Mongrovejo, vesc., † 1606)

Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23

Chi non è con me è contro di me  Lc 11,23

Io, tu, che siamo cristiani, che amiamo Gesù e gli apparteniamo, abbiamo una grazia grande! Non ci stupiamo se, proprio per questa grazia, incontriamo incomprensioni, addirittura ostilità: purtroppo Gesù ha un nemico, che è nemico anche dell’uomo vicino al Signore. Di fronte a questo nemico non c’è altra difesa che il tenerci stretti a Gesù, con l’amore, l’obbedienza, la preghiera.

 

24/3  VEN  III° T.Q. [III]

Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34

Amerai il tuo prossimo come te stesso  Mc 12,31

Fino a vent’anni non capivo l’opera dei missionari: perché, mi chiedevo, andare a turbare gente che vive in pace, senza tanti problemi, senza tante norme morali…? Ma Gesù, per sua infinita misericordia, mi ha fatto conoscere l’amore suo e del Padre… Allora ho cominciato a vivere, allora ho cominciato a desiderare e a offrirmi perché il mio prossimo potesse gustare, già su questa terra, l’amore del Signore e quindi la salvezza. Anche oggi cercherò di amare il mio prossimo, cercherò di donargli Gesù!

 

25/3  SAB  ANNUNCIAZIONE del SIGNORE [P]

Is 7,10-14; 8,10c; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38

Ecco, io vengo a fare la tua volontà  Eb 10,9

È la Parola che dall’eternità risuona nel cuore del Figlio, tutto proteso verso il Padre. È la Parola che Maria, la nostra Mamma, dice all’angelo che le ha annunciato la volontà del Signore. È la Parola che il Padre gradisce sulle labbra e nel cuore dei suoi figli.
Col tuo aiuto, Maria, ne faremo la nostra preghiera: ora la ripeteremo con gioia, ora la sussurreremo; neanche nella prova ce la lasceremo strappare dal cuore.

 

26/3  DOM  IV° T.Q. Anno A [IV]

1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41

Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?  Gv 9,27

Da questa domanda ironica, che il cieco guarito da Gesù rivolge ai farisei che lo stavano interrogando, traspare la sua libertà. Egli è libero di fronte alle loro obiezioni e pressioni, perché è sicuro che Gesù viene da Dio: ne ha fatto esperienza. Ora la sua vita è cambiata, è rinato: niente e nessuno può separarlo dal suo Signore.

 

27/3  LUN  IV° T.Q. [IV]

Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54

Se non vedete segni e prodigi, voi non credete  Gv 4,48

Gesù, insieme al funzionario del re di cui hai guarito il figlio e a cui hai rivolto questa amorosa osservazione, anch’io ti ringrazio per la tua mitezza, per la tua grande misericordia. Mi hai donato un segno, e ho cominciato una vita nuova, vissuta in rapporto vivo con te, fondandomi sulla tua Parola… Che, almeno, possa rimanerti fedele fino alla fine, fino all’incontro definitivo con te, ”Autore e perfezionatore della fede”, camminando nella tua via, meravigliosa anche se, talvolta, difficile! Grazie, Gesù!

 

28/3  MAR  IV° T.Q. [IV]

Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16

Vuoi guarire?  Gv 5,6

Lo chiedi anche a me, Gesù! E io ti rispondo di sì: il mio spirito, soprattutto, è malato; è inceppato e lento nell’amare, nel servire i fratelli… Anch’io, come il malato della piscina di Betzatà, non ho nessuno che mi può aiutare! Grazie che ci sei tu, c’è la tua Chiesa: in essa tu mi accogli, mi risani e mi rinnovi, mi ridoni la gioia di vivere e di amare!

 

29/3  MER  IV°  T.Q. [IV]

Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

Il Signore consola il suo popolo  Is 49,13

Questa meravigliosa promessa trova la sua realizzazione in Gesù! Il Padre, infatti, ha mandato lui, il Figlio Amato, per guidarci, saziarci, consolarci… A noi spetta solo andare da Gesù, cercando l’intimità con lui nel segreto del cuore, ascoltando e cercando di vivere il suo lieto messaggio, amando e frequentando con assiduità la Chiesa, suo Corpo e suo gregge in cui egli è pienamente presente.

 

30/3  GIO  IV° T.Q. [IV]

Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47

Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che avevo loro indicato  Es 32,8

Quante volte anch’io, Padre, ho rattristato il tuo cuore! Tu, attraverso Gesù e la sua Chiesa, mi hai indicato vie di santità, di pace nell’abbandono a te e alla tua volontà, di amore vero nel servizio ai fratelli, di gioia profonda nell’intimità con te… Perdonami, anche grazie alla preghiera dei fratelli, e donami di ricominciare!

 

31/3  VEN  IV° T.Q. [IV]

Sap 2,1.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

Non è costui quello che cercano di uccidere?  Gv 7,25

Gesù, la tua vita è in pericolo: i tuoi nemici cercano di ucciderti. Eppure tu continui la tua missione, continui a donare la conoscenza del Padre: conoscenza che dona vita e gioia a ogni uomo. Col tuo esempio sei una luce e una forza anche per me: cercherò di fare sempre ciò che è gradito al Padre, lasciando che sia lui a difendere la mia vita!

 

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