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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 lug 2020
2020 A LUGLIO

2020 A

1/7  MER  XIII° T.O. [I]  (Proprio dioc. TN: m: B. Antonio Rosmini, † 1855)

Am 5,14-15.21-24; Sal 49; Mt 8,28-34  

Cercate il bene e non il male, se volete vivere  Am 5,14

Il male è fonte di sofferenza. Non è Dio che lo vuole, ma il nemico. Gesù lo ha incontrato nella sofferenza dei due Gadareni posseduti dai demoni. Li ha liberati, perché si sono rivolti a lui, benché in modo sgarbato. Cerchiamo di obbedire a Dio per essere nel “bene”, con tutto il nostro essere. Abbiamo l’esempio del B. Antonio Rosmini, che, sia in filosofia che in politica, ha cercato sempre “il bene” vero ubbidendo a Dio.

 

2/7  GIO  XIII° T.O. [I] 

Am 7,10-17; Sal 18; Mt 9,1-8  

Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati  Mt 9,2

Gesù perdona il paralitico e guarisce il peccatore. Anche noi, con le folle di allora, lodiamo Dio, che ci ha dato un tale salvatore, in grado di perdonarci quando ci vede sofferenti, e di guarirci quando vede il nostro peccato. Questo diventa l’occasione per innamorarci di Gesù!

 

3/7  VEN  S. TOMMASO, Ap. [P] 

Ef 2,19-22; Sal 116; Gv 20,24-29  

Perché mi hai veduto, tu hai creduto!  Gv 20,29

San Tommaso è l’apostolo che aveva chiesto a Gesù: “Non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?”. Allora Gesù gli aveva dato quella risposta, che è una rivelazione: “Io sono la via, la verità e la vita”. Ora che Tommaso può toccare con la propria mano Gesù risorto, comprende anche quelle parole, vero dono per noi tutti.

 

4/7  SAB  XIII° T.O. [I]  (mf: S. Elisabetta di Portogallo, † 1336)

Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17  

Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio  Mt 9,16

Vestito vecchio è l’abitudine di ubbidire a Dio come i servi al loro padrone. Fanno quel che devono e poi si sentono a posto. Stoffa grezza, cioè nuova, è l’ubbidire a Dio come figli al proprio padre, con l’amore di chi fa propri i suoi desideri. Chi ubbidisce così, non si accorge di ubbidire, perché ama. Questi due modi di ubbidire non riescono a stare insieme!

 

5/7  DOM  XIV° T.O. Anno A [II] 

Zc 9,9-10; Sal 144; Rm 8,9.11-13; Mt 11,25-30  

Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero  Mt 11,30

Il giogo di Gesù! Giogo è l’attrezzo che tiene uniti due animali per tirare lo stesso carro. Il giogo di Gesù mi tiene unito a lui per servire il regno di Dio! Vivere così, uniti a Gesù e a suo servizio, è una fatica gioiosa, che ti fa correre e saltare! Provaci già oggi!

 

6/7  LUN  XIV° T.O. [II]  (mf: S. Maria Goretti, verg. e mart., † 1902)

Os 2,16-18.21-22; Sal 144; Mt 9,18-26  

Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata  Mt 9,22

Questa parola è indirizzata alla donna, che da dodici anni aveva perdite di sangue e ha toccato il mantello di Gesù, sicura di venire guarita. Una parola che vale anche per Maria Goretti, che a dodici anni, grazie alla sua fede, non ha ceduto alle voglie impure di Alessandro. È morta sì, ma è salvata e ha ottenuto la salvezza anche del suo uccisore.

 

7/7  MAR  XIV° T.O. [II] 

Os 8,4-7.11-13; Sal 113B; Mt 9,32-38  

La messe è abbondante  Mt 9,37

Gesù scaccia un demonio che impedisce ad un uomo di entrare in comunione con gli altri. Le folle esultano, mentre chi si ritiene ‘di Dio’ stravolge il significato del dono di Gesù. Egli dice, perciò, ai suoi, che il loro lavoro necessita di molta fatica. Non saranno i farisei ad aiutarli, ma coloro che il Padre manderà se lo pregheranno con fede.

 

8/7  MER  XIV° T.O. [II] 

Os 10,1-3.7-8.12; Sal 104; Mt 10,1-7  

Il loro cuore è falso; orbene sconteranno la pena  Os 10,2

L’infedeltà del popolo aumenta man mano che aumenta il benessere. Invece di ringraziare Dio e obbedirgli maggiormente, esso trasforma i doni ricevuti in divinità da servire! Così dice il profeta Osea, aggiungendo che ci vorrà una catastrofe, perché il popolo torni a svolgere la sua missione.

 

9/7  GIO  XIV° T.O. [II]  (mf: Ss. Agostino Zhao Rong e comp., martiri cinesi, † 1648-1930; Proprio dioc. TN: m: S. Paolina Visintainer, verg., † 1942)

Os 11,1-4.8-9; Sal 79; Mt 10,7-15  

Predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino  Mt 10,7

Questa predicazione è quella che aveva cominciato lui, Gesù stesso. Predicare è annunciare con forza e decisione la bella notizia della venuta di un re diverso dagli altri, un re che viene dai cieli, da quel Dio che ama gli uomini come figli! È un re che non opprimerà né dominerà, ma che servirà e solleverà ciascuno e tutti dalle loro sofferenze, generate dal peccato.

 

10/7  VEN  XIV° T.O. [II] 

Os 14,2-10; Sal 50; Mt 10,16-23  

Rette sono le vie del Signore  Os 14,10

Il profeta aiuta coloro che si convertono a Dio a rimanere fedeli. Suggerisce loro di avviarsi ad incontrare il Signore preparando le parole da dirgli. Gesù ci ha detto che anche il figlio prodigo si era preparato le parole per chiedere perdono al padre suo. Oggi, però, afferma anche che, quando dovremo soffrire per lui, il Padre stesso ci metterà in bocca parole di sapienza e di testimonianza.

 

11/7  SAB  S. BENEDETTO, († 547), Patrono d’Europa [P] 

Pr 2,1-9; Sal 33; Mt 19,27-29  

Il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza  Pr 2,6

Questa verità la riscontriamo nella vita di san Benedetto. Egli si è affidato a Dio, per vivere secondo gli insegnamenti di Gesù e offrire a lui tutta la propria esistenza. Ed è avvenuto che la sua vita è stata preziosa per tutti i popoli d’Europa, grazie alla sapienza dei suoi insegnamenti. Abbiamo bisogno ancora di questa sapienza: gli chiediamo di ottenercela dal Padre nostro.

 

12/7  DOM  XV° T.O. Anno A [III] 

Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23  

Il seminatore uscì a seminare  Mt 13,3

Gesù è seduto su di una barca, vicino alla riva dove si accalca la gente per ascoltarlo. Le sue parole somigliano a racconti. Sono semplici, ma richiedono impegno per comprendere cosa c’è nel cuore di colui che parla. Questi ama il Padre e lo vuol far conoscere; ama la gente, e vuole che ognuno rifletta su di sé. Io sono il terreno su cui cade il dono, che esce dalle mani di quel Dio che mi ama!

 

13/7  LUN  XV° T.O. [III]  (mf: S. Enrico, † 1024)

Is 1,10-17; Sal 49; Mt 10,34 - 11,1  

Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me  Mt 10,38

Io sono come i discepoli: si sono spaventati a queste parole. E, come loro, anch’io non le prendo tanto sul serio. Per stare con Gesù, per dire di amarlo, per seguirlo, devo portare una croce. E la croce non posso sceglierla. Accetto quella che viene dalle persone che mi circondano, dai miei compiti quotidiani, dai miei limiti.
Gesù, non puoi avermi senza croce? Dammene tu una, quella che posso portare con le mie poche forze e con il mio poco amore.

 

14/7  MAR  XV° T.O. [III]  (mf: S. Camillo de Lellis, sac., † 1614)

Is 7,1-9; Sal 47; Mt 11,20-24  

Se non crederete, non resterete saldi  Is 7,9b

Il profeta ci annuncia una fondamentale verità, che vale per i singoli, per le famiglie, per i paesi e i quartieri, per l’intera società. Dove vien meno la fede, sparisce l’ordine, si disfa l’armonia, scompare la fiducia reciproca, rimane il peccato sempre più evidente e frequente, si allontana la gioia, perde di consistenza la pace. Voglio restare saldo nella fede!

 

15/7  MER  XV° T.O. [III]  (m: S. Bonaventura, vesc. e dott., † 1274)

Is 10,5-7.13-16; Sal 93; Mt 11,25-27  

Tutto è stato dato a me dal Padre mio  Mt 11,27

Che cosa può dare Dio Padre al Figlio? Noi, plasmati dai nostri egoismi, pensiamo subito a cose materiali, ma il Padre che sta nei cieli ha ben altro da ‘dare’ al Figlio suo: tutto il suo amore, la sua capacità di amare, la sua visione degli uomini e delle cose animata dall’amore, la sua possibilità di perdonare chi si pente ritornando a lui. E il Figlio condivide con noi questa ricchezza!

 

16/7  GIO  XV° T.O. [III]  (mf: B.V. Maria del Monte Carmelo)

Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101; Mt 11,28-30  

Imparate da me, che sono mite e umile di cuore  Mt 11,29

Riuscirò mai a imparare da te, mio Signore Gesù? Tu sai vivere solo, sai nasconderti, sei ricco dell’amore del Padre e non cerchi appoggi o consolazioni dagli uomini. Per questo sul tuo volto splende la mitezza e l’umiltà. Imparerò da te a ritirarmi, a tacere, a parlare solo quando sarò interrogato, per dire ciò che tu approvi e per donare la pace del tuo cuore.

 

17/7  VEN  XV° T.O. [III] 

Is 38,1-6.21-22.7-8;  salmo: Is 38,10.11.12.16; Mt 12,1-8  

Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà  Is 38,3

Isaia ha annunciato al re Ezechia, gravemente malato, la morte imminente. Piangendo, il re si rivolge al Signore dicendo: “Ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà”. L’obbedienza vissuta da Ezechia rende la preghiera ‘pesante’ nel cuore di Dio, che non può non esaudirla. Gli concede altri quindici anni di vita!

 

18/7  SAB  XV° T.O. [III] 

Mi 2,1-5; Sal 9B; Mt 12,14-21  

Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti  Mt 12,15

Ormai è già decisa la morte di Gesù da parte del gruppo dei farisei. Ciò non impedisce che molta gente continui a seguirlo. Egli è diventato speranza per tutti i sofferenti, che dai capi non ricevono attenzione, men che meno sollievo. E Gesù vuole essere seguito in silenzio. Non vuole che si facciano raccolta di firme o contestazioni: la sua difesa è quel Dio che lo ha mandato.

 

19/7  DOM  XVI° T.O. Anno A [IV] 

Sap 12,13.16-19; Sal 85; Rom 8,26-27; Mt 13,24-43  

Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo?  Mt 13,27

Meraviglia triste dei servitori. Certo, il padrone ha seminato solo del buon seme. I genitori hanno dato esempi e parole di fede ai figli. I parroci hanno annunciato la Parola di Dio al cuore dei fedeli. Come mai qua e là passano insegnamenti avvelenati di disobbedienza, di rifiuto della fede, e persino venerazione di idoli o fantasie intrise di ‘energie’ al posto dello Spirito Santo? Il nemico non sta in ozio. Vigilanza!

 

20/7  LUN  XVI° T.O. [IV]  (mf: S. Apollinare, vesc. e mart., II sec.)

Mi 6,1-4.6-8; Sal 49; Mt 12,38-42  

Ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che il Signore richiede da te  Mi 6,8

E continua: “praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio”. È questo il modo di vivere che ci rende grandi. Questo ci è stato insegnato, ma purtroppo mi accorgo che io non l’ho ancora imparato. Chiederò con fiducia la grazia di cominciare!

 

21/7  MAR  XVI° T.O. [IV]  (mf: S. Lorenzo da Brindisi, sac. e dott., † 1619)

Mi 7,14-15.18-20; Sal 84; Mt 12,46-50  

Egli tornerà ad aver pietà di noi, calpesterà le nostre colpe  Mi 7,19

La rivelazione del profeta ci presenta un volto di Dio ricco di misericordia. Il popolo ha sperimentato le pesanti conseguenze delle sue infedeltà, ma poi il Signore prova ad attirarlo di nuovo a sé con gesti di amore e promesse di felicità.

 

22/7  MER  S. MARIA MADDALENA [P] 

Ct 3,1-4 opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62; Gv 20,1-2.11-18  

Se uno è in Cristo, è una nuova creatura  2Cor 5,17

Santa Maria Maddalena ha sperimentato più volte novità di vita. È stata liberata da sette demoni: un atto di amore del Signore che l’ha fatta rinascere. Ma ancora nulla in confronto alla novità dell’incontrare Gesù risorto che la chiama per nome. Questa novità viene concessa anche a me. La vita del mondo non mi seduce più: vivere con Gesù è troppo meraviglioso!

 

23/7  GIO  S. BRIGIDA, († 1373), Patrona d’Europa [P] 

Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8  

Io sono la vite, voi i tralci  Gv 15,5

Santa Brigida ha attraversato l’Europa, mossa dalla sua fede. Dalla Svezia è arrivata a Roma. Ma ha anche attraversato tutte le condizioni: sposa e madre, vedova e monaca, pellegrina e maestra.
E oggi intercede per gli abitanti disorientati del nostro continente, disorientati perché molti, troppi, sono tralci che non sanno più dov’è la vite!

 

24/7  VEN  XVI° T.O. [IV]  (mf: S. Charbel Makhlüf, sac., † 1898)

Ger 3,14-17; salmo: Ger 31,10-13; Mt 13,18-23  

Vi darò pastori secondo il mio cuore  Ger 3,15

Geremia presta la voce al Signore, che promette un dono grandissimo. Per il gregge, avere un pastore che conosce i pascoli e sa difendere dalle belve e dai ladroni, è garanzia di vita e di felicità. Così Dio promette al popolo di non lasciarlo più in balia di se stesso. Egli manderà chi lo saprà guidare con sapienza e sicurezza. E oggi vediamo Gesù che esercita questo amore per noi, parlandoci del seme che arriva nel nostro terreno.

 

25/7  SAB  S. GIACOMO, Ap. [P] 

2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28  

Ho creduto, perciò ho parlato  2Cor 4,13

Grazie, Signore Gesù, che hai chiamato e mandato gli apostoli in tutto il mondo e in tutti i tempi. Così la tua parola è potuta giungere fino a me, ai miei orecchi e al mio cuore. La tua parola è diventata la loro parola, una parola che nasceva dal loro credere in te. Essa ha generato la fede anche in me, una fede che mi fa parlare e dire che tu sei Signore e salvatore, gioia e pace.

 

26/7  DOM  XVII° T.O. Anno A [I] 

1Re 3,5.7-12; Sal 118; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52  

Alla fine del mondo, verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni  Mt 13,49

Saranno gli angeli a separare i cattivi dai buoni. Questo lavoro non spetterà a me. Io dovrò sempre soltanto avere nel cuore il tuo amore, Signore, così anche i cattivi potranno ricevere i segni della tua misericordia, della tua bontà, del tuo essere Padre! Gli angeli non chiederanno a me quel che devono fare, ma riceveranno istruzioni dalla tua sapienza!

 

27/7  LUN  XVII° T.O. [I] 

Ger 13,1-11; salmo: Dt 32,18-21; Mt 13,31-35  

Aprirò la mia bocca con parabole  Mt 13,35

Le parabole di Gesù sono semplici e belle: le ascoltano tutti volentieri. Ognuna è una miniera di insegnamenti, un aiuto alla riflessione. Ci fanno conoscere chi è Gesù, e quanto egli è importante per noi. Oggi sentiamo quelle del seme di senapa e del lievito, che vengono nascosti, l’uno per portare frutto e l’altro per esercitare le sue proprietà. Gesù è nascosto nel mio cuore e io non mi metto in mostra. Il frutto verrà.

 

28/7  MAR  XVII° T.O. [I] 

Ger 14,17-22; Sal 78; Mt 13,36-43  

Non rompere la tua alleanza con noi  Ger 14,21

Geremia prega Dio di non tener conto della disobbedienza del popolo. I loro peccati possono venir perdonati. A chi altro ci si potrebbe rivolgere? Altro Dio non c’è: gli idoli non riescono mai a far piovere. Noi siamo disobbedienti, ma Dio può continuare ad amarci: lo apprezzeremo di più e cercheremo di essergli fedeli.

 

29/7  MER  S. MARTA (m) [P] 

1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42  

Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose  Lc 10,41

Gesù vede l’amore di Marta, ma vede che è un amore che le dà preoccupazione, togliendole la pace e portandola a criticare e comandare. Può essere chiamato amore? Per amare, comincerò dal primo passo: l’ascolto. Prima ascolto Gesù, così lui può dirmi cosa desidera che io faccia per lui.

 

30/7  GIO  XVII° T.O. [I]  (mf: S. Pietro Crisologo, vesc. e dott., † 450)

Ger 18,1-6; Sal 145; Mt 13,47-53  

Come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani  Ger 18,6

Geremia scende nella bottega dove lavora il vasaio con la creta. Osserva con attenzione. Se un vaso non riesce, l’operaio rimpasta la creta e comincia daccapo. Il profeta capisce: così fa Dio con noi, con il nostro popolo. Se non diventa utile per il suo scopo, Dio comincia daccapo. Darà vita ad un nuovo popolo, che porti il suo amore a tutti i popoli della terra!

 

31/7  VEN  XVII° T.O. [I]  (m: S. Ignazio di Loyola, sac., † 1556)

Ger 26,1-9; Sal 68; Mt 13,54-58  

Un profeta non è disprezzato, se non nella sua patria  Mt 13,57

Il profeta, colui che parla di Dio e trasmette la sua volontà, non è ascoltato dai suoi conoscenti. «Chi sei tu, per dirci come dobbiamo vivere?» gli dicono. Devo stare attento a non rifiutare la Parola di Dio, quando viene detta o annunciata da persone che conosco. Il Padre può servirsi di loro per me, anche se non me l’aspetto.

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