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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 giu 2020
2020 A GIUGNO

1/6  LUN dopo Pentecoste: MARIA, MADRE della CHIESA [P]

Gen 3,9-15.20; sal: Gdt 13,18-19; Gv 19,25-27

Oppure At 1,12-14; Sal 86; Gv 2,1-11

Oppure Ap 21,1-5; sal: Is 12,2-6; Lc 1,26-38

Disse al discepolo: “Ecco tua madre!” Gv 19,27

Alla venuta dello Spirito Santo sulla prima Chiesa era presente anche Maria, la madre di Gesù. Era presente insieme a Giovanni, nella cui casa ormai abitava donandogli la propria attenzione. Egli, obbedendo a Gesù, la amava come sua madre, esempio per noi: perciò la chiamiamo Madre della Chiesa! Ella non è apostolo né profeta né dottore, non ha titoli, ma è madre. Questo è molto di più, più vicino a ciascuno, e più considerato nel cuore del Padre!

 

2/6  MAR  IX° T.O. [I]  (mf: Ss. Marcellino e Pietro, martiri, † 304)

2Pt 3,11b-15.17-18; Sal 89; Mc 12,13-17  

State ben attenti a non venir meno nella vostra fermezza  2Pt 3,17

Come Gesù viene messo alla prova da uomini malvagi, così anche noi dobbiamo e dovremo affrontare insidie e tentazioni. San Pietro ci raccomanda di essere vigilanti per riconoscere gli errori riguardo alla fede. Per questo continueremo ad approfondire la conoscenza del Signore Gesù!

 

3/6  MER  IX° T.O. [I]  (m: Ss. Carlo Lwanga e Compagni, martiri, † 1886)

2Tm 1,1-3.6-12; Sal 122; Mc 12,18-27 

Non vergognarti di dare testimonianza al Signore 2Tm 1,8

Nel mondo il nostro Signore Gesù è sempre osteggiato e disubbidito. Viene ritenuto nemico della gioia, perché non approva tutte le nostre voglie. San Paolo raccomanda a Timoteo di ubbidire senza vergogna al Signore, che vuole sempre il vero bene di tutti, anche di quelli che al momento si dimostrano suoi nemici.

 

4/6  GIO  IX° T.O. [I] 

2Tm 2,8-15; Sal 24; Mc 12,28-34  

Amerai il prossimo tuo come te stesso  Mc 12,31

Qualcuno pensa che prima di tutto bisogna amare se stessi, quindi accontentare le proprie voglie. Intendeva questo Gesù? Non intendeva dire, invece: ‘Ama come tu vorresti essere amato’, o ancora: ‘Ama il prossimo come Io amo te’?

 

5/6  VEN  IX° T.O. [I]  (m: S. Bonifacio, vesc. e mart., † 754)

2Tm 3,10-16; Sal 118; Mc 12,35-37 

Tu rimani saldo in quello che hai imparato  2Tm 3,14

San Paolo ricorda al suo fedele discepolo le grandi sofferenze che egli aveva affrontato per amore del Signore Gesù. Tenendo presente questo esempio, anche Timoteo avrà coraggio per rimanere fermo e saldo nella fede. Anch’io sono molto aiutato dalla testimonianza di persone fedeli al Signore in mezzo a prove, che sopportano con grandi sofferenze.

 

6/6  SAB  IX° T.O. [I]  (mf: S. Norberto, vesc., † 1134)

2Tm 4,1-8; Sal 70; Mc 12,38-44  

Compi la tua opera di annunciatore del vangelo  2Tm 4,5

Mentre Gesù osserva la vedova, che fa la sua piccola grande offerta nel tempio, noi ascoltiamo l’esortazione dell’apostolo San Paolo, che si vede vicino alla morte: il suo discepolo continuerà la sua stessa opera. E anche noi offriremo a tutti la bella notizia dell’amore del Padre, amore divenuto concreto e visibile nella persona di Gesù!

 

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7/6  DOM  SS. TRINITA' Anno A [P] 

Es 34,4b-6.8-9; cant. Dn 3,52-56; 2Cor 13,11-13; Gv 3,16-18  

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, perchè chi crede in lui non vada perduto  Gv 3,16

Siamo in festa per adorare il mistero della conoscenza di Dio. Ci è stato concesso di vedere l’amore di Dio Padre vissuto pienamente da Gesù ‘uomo’, il Figlio che alita su di noi il suo Spirito Santo. E così ci ritroviamo anche noi dentro la vita stessa del nostro Dio.
Lo ringraziamo, e ci accorgeremo, nell’amare i fratelli, che siamo davvero già avvolti e riempiti dall’amore del Dio Uno e Trino.

 

8/6 LUN  X° T.O. [II] 

1Re 17,1-6; Sal 120; Mt 5,1-12 

Beati i perseguitati per la giustizia  Mt 5,10

Iniziamo la lettura del vangelo secondo Matteo, e iniziamo con la pagina delle beatitudini. Otto, anzi nove volte Gesù pronuncia la parola ‘beati’: chi sono? I suoi discepoli! Essi sono poveri nel cuore, tanto che non desiderano diventare ricchi; sono miti, puri, misericordiosi. La loro vita, tanto diversa da quella di molti, attira la loro antipatia, che in molte occasioni diventa ostilità. Anche allora sono beati, perché già fanno parte del regno di colui che abita nei cieli!

 

9/6  MAR  X° T.O. [II]  (mf: S. Efrem, diac. e dott., † 373)

1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16 

Voi siete la luce del mondo  Mt 5,14

Il mondo è al buio? Sì, tanto che chi vive come fanno tutti è spesso disorientato, fa molte cose senza sapere il perché e senza vedere un significato al suo agire. Addirittura fa danni e fa soffrire molti e nemmeno s’accorge di aver fatto il male. Gli manca la luce. I discepoli di Gesù sono lampade che portano Gesù, vera luce per tutti!

 

10/6  MER  X° T.O. [II] 

1Re 18,20-39; Sal 15; Mt 5,17-19 

Questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio  1Re 18,37

Questa è la preghiera di Elia, il grande profeta che, da solo, ha ricondotto il popolo alla fede nel vero Dio. La sua preghiera è insegnamento per noi. Che cosa ci deve preoccupare? Che le persone che sono attorno a noi conoscano il Padre, e lo conoscano così come Gesù ce lo ha rivelato. Questo è vero amore.

 

11/6  GIO  S. Barnaba, Ap. (m) [P]  

At 11,21b-26;13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13 

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date  Mt 10,8

Barnaba ha amato Gesù. Egli ha lasciato vedere quest’amore, quando ha venduto il suo campo e ha dato il ricavato alla Chiesa, per i poveri. Questo gesto gli ha ottenuto grande libertà interiore, tanto da poter dedicare tutta la sua vita al vangelo.

 

12/6  VEN  X° T.O. [II] 

1Re 19, 9.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32 

Férmati sul monte alla presenza del Signore  1Re 19,11

Sono parole rivolte ad Elia, il profeta. Era in fuga, ricercato per essere messo a morte. Viene invitato ad incontrare il Signore, anche se in modo del tutto misterioso. E Dio, poi, lo rimanda indietro con una missione difficile. Elia ubbidisce: sa che chi ubbidisce a Dio ha la sua protezione.

 

13/6  SAB  X° T.O. [II]  (m: S. Antonio di Padova, sac. e dott., † 1231)

1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37 

Sia il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal maligno  Mt 5,37

Le nostre parole sono importanti: sono parole di figli di Dio! Gesù ci raccomanda di essere brevi nel parlare e di dire le cose con semplicità. Chi parla molto rischia di mescolare, nel suo parlare, sentimenti o desideri estranei all’amore del nostro Padre. Ciò che non viene dal suo amore, viene di certo dal Nemico, anche se non ce ne accorgiamo.

 

14/6  DOM  SS. CORPO e SANGUE di CRISTO Anno A [P] 

Dt 8,2-3.14b-16a; Sal 147; 1Cor 10,16-17; Gv 6,51-58 

Colui che mangia me, vivrà per me  Gv 6,57

Mangiare è l’atto di introdurre in noi qualcosa da cui poi riceviamo energia e salute. Gesù usa la parola mangiare come immagine per invitarci a prendere in noi lui stesso, la sua persona, le sue motivazioni per vivere, la sua sapienza. Quando lui è in noi, riceviamo forza interiore per continuare la fatica che comporta essere obbedienti al Padre.

 

15/6  LUN  XI° T.O. [III] 

1Re 21,1-16; Sal 5; Mt 5,38-42 

Da’ a chi ti chiede  Mt 5,42

Gesù sta insegnandoci a vivere, a vivere come figli di Dio. Il figlio di Dio non reagisce, come tutti, ai gesti, talora anche malvagi, degli altri. Egli, invece, reagisce sempre all’amore che riceve ogni momento dal Padre suo. E non tiene le proprie cose con avidità, ma le usa per rallegrare e per amare: infatti non le porterà con sé al giudizio finale, tanto più che gli sono di impedimento ogni volta che deve passare la porta stretta.

 

16/6  MAR  XI° T.O. [III] 

1Re 21,17-29; Sal 50; Mt 5,43-48 

Ma io vi dico: amate i vostri nemici  Mt 5,44

Perché Gesù ci dà quest’ordine? Solo perché ci vuol bene. Per noi i nostri nemici non sono nemici, ma persone da salvare dal tranello in cui il maligno li ha fatti cadere. Daremo loro i segni dell’amore del Padre, così potranno ravvedersi e tornare a lui, e con lui collaborare per amare anche noi.

 

17/6  MER  XI° T.O. [III] 

2Re 2,1.6-14; Sal 30; Mt 6,1-6.16-18 

Prega il Padre tuo, che è nel segreto  Mt 6,6

Sai pregare? Chi ti ha insegnato? Hai imparato da Gesù? Pregare è un lavoro impegnativo, ogni giorno da imparare nuovamente. Pregare è stare alla presenza del Padre, anche se non lo vedo. E proprio perché lui non si fa vedere, anch’io sto con lui nel segreto del mio cuore.

 

18/6  GIO  XI° T.O. [III] 

Sir 48,1-14; Sal 96; Mt 6,7-15 

Beati coloro che si sono addormentati nell’amore  Sir 48,11

Così si conclude l’elogio al profeta Elia. Lo accostiamo alla parola conclusiva del vangelo di oggi. Gesù ci dice che chi perdona agli altri le loro colpe sarà perdonato dal Padre. Prima di morire vogliamo perdonare tutto e tutti, per addormentarci davvero nell’amore più pieno!

 

19/6  VEN  SACRATISSIMO CUORE di GESU' Anno A [P] 

Dt 7,6-11; Sal 102; 1Gv 4,7-16; Mt 11,25-30 

Venite a me, io vi darò ristoro  Mt 11,28

È l’invito quotidiano di Gesù. Lui sa che ogni giorno affrontiamo fatiche e sofferenze di vario tipo. Come invitava i discepoli di allora a ritirarsi con lui per riposare, così oggi invita noi ad avvicinarci a lui. Alla sua presenza riceviamo sollievo e fiducia. Ci riconosciamo peccatori o portatori di disordine nella Chiesa? È lui che ci chiama: andiamo da lui con fiducia! Nel suo cuore c’è posto anche per i peccatori disordinati.

 

20/6  SAB  XI° T.O. [III]  (m: Cuore Immacolato della B. V. Maria)

2Cr 24,17-25; Sal 88; Mt 6,24-34  (opp. Is 61,9-11; sal: 1Sam 2; Lc 2,41-51) 

Non potete servire Dio e la ricchezza  Mt 6,24

Da chi possiamo imparare a servire solo il Signore? Oggi impariamo da Maria. Il suo cuore ‘immacolato’, cioè senza macchie dovute a disobbedienze a Dio, è forte e continuo esempio per noi. A lei possiamo anche chiedere di ottenerci, con la sua preghiera, la gioia di cercare sempre la volontà del Padre.

 

21/6  DOM  XII° T.O. Anno A [IV] 

Ger 20,10-13; Sal 68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33 

I capelli del vostro capo sono tutti contati  Mt 10,30

Non è importante il numero dei nostri capelli! Gesù usa questa espressione per aiutarci a confidare nel Padre. Confidando in lui, non vivremo nella paura, che viene dalla preoccupazione di rimanere privi del necessario o di soffrire ingiustizie da parte degli uomini. Per lui la nostra vita è preziosa, è un tesoro grande. Posso essere sempre sereno e gioioso.

 

22/6  LUN  XII° T.O. [IV]  (mf: S. Paolino da Nola, vesc., † 431; Ss. Giovanni Fisher, vesc., e Tommaso Moro, martiri, † 1535)

2Re 17,5-8.13-15.18; Sal 59; Mt 7,1-5 

Togli prima la trave dal tuo occhio  Mt 7,5

A Gesù preme che noi diventiamo amore, come Dio. Le inventa proprio tutte per aiutarci a superare gli ostacoli! Un ostacolo all’amore è il giudizio e la critica al fratello. Ci viene spontaneo criticarlo, benché siamo certi di non riuscire a vedere tutto né del suo passato né del suo futuro. Un po’ di egoismo è sempre presente in noi, e questo distorce il nostro discernimento. Prima mi lascio correggere io, poi, forse, potrò aiutare il fratello.

 

23/6  MAR  XII° T.O. [IV] 

2Re 19,9-11.14-21.31-35.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14 

Entrate per la porta stretta  Mt 7,13

Dopo aver raccomandato la santa prudenza, Gesù ci invita a non esimerci dalla fatica per arrivare all’abbraccio del Padre: la fatica di lasciare tutto ciò che fa da zavorra per impedirci l’incontro. Egli parla di porta stretta, per dirci che le cose, le ricchezze, le proprietà, sono di ostacolo. La porta, mi diceva qualcuno, ha la forma di croce!

 

24/6  MER  NATIVITA' di S. GIOVANNI BATTISTA [P] 

Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80 

Giovanni è il suo nome  Lc 1,63

Un nome nuovo per la famiglia di Zaccaria e di Elisabetta: un nome che rimarrà sempre novità nei secoli. È il nome che significa: Dio è amore! È un nome che è speranza, forza, coraggio, fonte di gioia. È il nome di ciascuno di noi: in tanti modi pronunciamo o rendiamo vero e visibile questo nome, che continuamente rinnova la nostra vita.

 

25/6  GIO  XII° T.O. [IV] 

2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29 

Egli insegnava loro come uno che ha autorità  Mt 7,29

Gesù ha concluso il discorso detto ‘della montagna’, che racchiude una grande sapienza per la vita degli uomini. E gli uomini che lo hanno ascoltato si sono accorti che le sue parole hanno autorità su di loro, non perché dette con violenza per far paura, ma perché parole che trasmettono l’amore di Dio e aiutano ad amare come Dio: sono parole di verità!

 

26/6  VEN  XII° T.O. [IV]  A Trento solennità: S. VIGILIO v. e m., † 400, patrono della diocesi [P]

2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4
a Trento: Ez 34,11-16; Sal 39; Ef 2,11-22; Gv 10,11-16 

Signore, se vuoi, puoi purificarmi  Mt 8,2

Questa parola non è dalla Liturgia di S. Vigilio, ma dalla feria. È la preghiera del lebbroso, che si avvicina a Gesù con speranza, e viene esaudito. È però anche la preghiera di san Vigilio per il popolo della sua città e della sua regione: popolo che aveva bisogno di essere purificato dalle idolatrie e conseguenti perversioni di ogni tipo. Gli chiediamo di ottenerci, grazie all’offerta della sua vita, la purificazione della nostra Chiesa, perché sia nel mondo sale e lampada, che porta la luce di Gesù.

 

27/6  SAB  XII° T.O. [IV]  (mf: S. Cirillo di Alessandria, vesc. e dott., † 444)

Lam 2,2.10-14.18-19; Sal 73; Mt 8,5-17 

Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto  Mt 8,8

Gesù è rimasto meravigliato da questa preghiera: è umile e vera. Se mi ritengo degno, divento pretenzioso, lontano dal cuore di Dio. Prima di accostarmi all’altare di Gesù, anch’io ripeto la preghiera: non sono degno; non sono degno; non sono degno. Mi accosto, perché invitato e benedetto dalla Chiesa, altrimenti no, non lo farei: non voglio pretendere da Gesù.

 

28/6  DOM  XIII° T.O. Anno A [I] 

2Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42 

Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà  Mt 10,39

L’uomo nuovo, rinnovato dal Padre, liberato dal peccato diffuso nel mondo, tiene Gesù come unico punto di riferimento del suo cammino su questa terra: se ne avesse un altro, non sarebbe più come Dio lo vuole. E ciò potrà comportare perdere guadagno, perdere amici, perdere reputazione… ma trovare molto di più!

 

29/6  LUN  Ss. PIETRO e PAOLO App. [P] 

At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19 

Voi, chi dite che io sia?  Mt 16,15

Solo una volta Gesù ha posto questa domanda. Il discepolo deve pronunciarsi, con chiarezza. Deve sapere chi sta seguendo, per chi vive, per chi fatica, per chi muore. Deve sapere chi sta amando. Che discepolo sono, se non ho chiarezza, se non so con certezza chi è il mio Signore, il mio maestro, il mio amico? Chi continua a esprimere dubbi, semina menzogna.

 

30/6  MAR  XIII° T.O. [I]  (mf: Santi primi Martiri della Chiesa di Roma, † 64)

Am 3,1-8; 4,11-12; Sal 5; Mt 8,23-27 

Prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele Am 4,12

Il profeta, con una serie di domande, sollecita il popolo ad impegnarsi a conoscere il Signore, suo Dio: è lui che tiene in mano le sorti dei suoi fedeli. Gesù lo sapeva, per questo, sulla barca, continuava a dormire, nonostante la tempesta, che spaventava i discepoli: questi erano senza fede, e Gesù li ha dovuti risvegliare!

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