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OMELIE / Omelie IT

10 gen 2021
10/01/2021 - Battesimo del Signore  - anno B 

10/01/2021 - Battesimo del Signore  - anno B 

Prima lettura Is 55,1-10 dal Salmo Is 12,2.4-6 Seconda lettura 1Gv 5,1-9 Vangelo Mc 1,7-11

 

Oggi sostiamo accanto a Giovanni Battista per ricevere la sua testimonianza ed essere aiutati a contemplare Gesù. Anzitutto egli dichiara a tutti la propria indegnità: “Io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali”. Poi si mette a confronto con Gesù: “Io vi ho battezzati con acqua, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”. L’opera del precursore è un’opera soltanto esteriore, preparatoria. Egli usa l’acqua per lavare: con il suo servizio può solo purificare la vita di coloro che con umiltà si dichiarano peccatori e vogliono riconciliarsi con Dio. Ma non è tutto e non è sufficiente essere purificati e riconciliati! Molto di più è ciò che compirà Gesù: egli riempirà la vita dell’uomo purificato con la novità dello Spirito Santo: “Vi battezzerà in Spirito Santo”. Grazie a lui l’uomo sarà santificato, diventerà portatore dell’amore divino, sarà divinizzato.

Anche Gesù è entrato nell’acqua e si è fatto battezzare da Giovanni. Aveva bisogno anche lui di essere purificato dai peccati? No certamente, ma egli vuole essere solidale con tutti i peccatori, e per questo si offre a prendere su di sé il peso e il castigo dei loro peccati. Egli manifesta così il suo amore a ciascuno di noi, un amore completo, perfetto, non richiesto, non immaginato. Egli lo fa perché le Sacre Scritture avevano affermato che il Servo di Dio porterà le iniquità di noi tutti: adempie così ogni giustizia, come dice a Giovanni nel vangelo secondo Matteo, cioè realizza la volontà manifestata da Dio tramite i profeti. Dal Giordano Gesù inizia già la salita verso il Calvario. Egli infatti sale dall’acqua carico dei nostri peccati, e non si vergogna di portarli: ci chiamerà amici e fratelli.

Questo è il momento in cui sulla terra, in mezzo agli uomini peccatori, appare per la prima volta la pienezza dell’amore divino, amore gratuito, amore che ama fino a prendere su di sè il castigo dei peccati altrui. Chi di noi, se accusato ingiustamente, non si giustifica e cerca di evitare la condanna? Ecco invece che Gesù si offre volutamente a liberarci da ogni capo d’accusa addossandolo a sè. In lui appare l’amore nuovo, divino!

Questo suo gesto, che potrebbe passare inosservato agli uomini, non passa inosservato a Dio: egli non può non muoversi a far sì che tutto il mondo lo sappia. Tutto il mondo deve sapere com’è il vero amore, e chi è colui che lo porta tra noi. Ed ecco allora che il Padre manda su di lui visibilmente lo Spirito Santo, e con la sua voce manifesta l’identità di quell’uomo umile e silenzioso, immerso nell’acqua che purifica i peccatori. Era testimonianza troppo debole la parola di Giovanni, per questo ecco ora il segno ed ecco la Voce risuonare dall’alto!

Tu sei il Figlio mio, l’amato! Gesù è il Figlio, Figlio di Dio. Con la propria voce il Padre ne manifesta la divinità. Essendo Figlio di Dio, Gesù rivela il vero volto di Dio, un volto di Padre. Dio comincia ad essere visto sulla terra. Inizia ad essere tolto il velo che impedisce agli uomini di vedere l’invisibile. Gesù è il Dio incarnato, il Dio amore. L’amore vero inizia ad essere veduto e goduto sulla terra. Questo ce lo conferma anche Giovanni, l’apostolo, nella seconda lettura. Non solo, Giovanni ci dice addirittura che coloro che credono in Gesù sono nati da Dio. Quindi la divinità è visibile anche sul volto e nella vita dei credenti in Gesù. E coloro che credono hanno in sè la forza per vincere il mondo con i suoi pensieri deleteri e ingannevoli. Per aiutarci Gesù è venuto “con acqua e sangue”, con il battesimo e con l’Eucaristia. Sono questi i mezzi principali che ci vengono donati per sostenerci, grazie allo Spirito Santo che è apparso su Gesù e che dimora in lui.

Isaia poi ci ha detto che i pensieri di Dio, e quindi il suo modo di considerare gli uomini con le loro filosofie, sono diversi da quelli coltivati dagli uomini stessi. E insiste con l’affermare che perciò i nostri modi di agire devono essere cambiati, che essi devono adeguarsi ai pensieri di Dio. Grazie a Gesù riusciremo a conoscerli e a andar oltre i nostri progetti per assimilare quelli del Padre, e quindi godere di piena armonia tra il vivere concreto e i desideri che rendono la vita gioiosa e serena.

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