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OMELIE / Omelie IT

15 ago 2022
15/08/2022 - Assunzione di Maria ss.ma al cielo

15/08/2022 - Assunzione di Maria ss.ma al cielo

Iª lettura Ap 11,19; 12,1-6.10 dal Salmo 44 IIª lettura 1Cor 15,20-26 Vangelo Lc 1,39-56

Il mistero che contempliamo oggi è gioioso, bello, pieno di speranza, perché ci fa tenere gli occhi fissi in cielo, dove vediamo il compiersi delle promesse di Dio agli uomini. Perché allora la Parola ci sofferma sull’immagine drammatica del drago che perseguita la donna e la sua creatura prima ancora che venga alla luce? Noi siamo in viaggio verso un traguardo luminoso e glorioso, ma in questo viaggio incontriamo difficoltà e pericoli, ostacoli che ci vorrebbero impedire con tutte le forze di raggiungere la meta. Non possiamo illuderci, siamo realisti, proprio come disse Gesù: siate “Semplici come colombe, ma prudenti come serpenti”! Nel nostro viaggio sulla terra siamo stati preceduti, e tutte le tappe sono segnate.

Maria, la madre di Gesù, ha percorso il cammino che con lei e dietro a lei ha percorso e sta percorrendo la Chiesa, nostra Madre. La fedeltà di Maria alla Parola di Dio e la sua obbedienza amorevole ai disegni del Padre sono stati accompagnati dalla croce di Gesù, suo Figlio. Davanti alla donna che partorisce il figlio si pone un drago rosso con le sue teste spaventose e minacciose, con la coda che può solo arrecare danno e morte all’umanità. Proprio per il fatto che Maria, ubbidendo a Dio, dà alla luce il Figlio, il nemico si pone davanti a Lei, e così ogni volta che la Chiesa fa gustare al mondo la venuta e la presenza di Gesù, viene assalita dalla violenza del Maligno.

Oggi siamo vivendo uno di questi momenti. La donna non si lascia prendere dalla paura, ma rimane ubbidiente a Dio e fugge nel deserto, si ritira là dove non può essere comprata da nessuno e da nessuno impedita di continuare ad essere madre. Anche la Chiesa, accompagnata e guidata dai molti santi che Dio suscita in essa, nei momenti di persecuzione non cede alla paura, ma continua a guardare al suo Signore in maniera ancor più intima e precisa.

Maria è nella la Chiesa e condividono perciò la stessa sorte. Maria è membro eletto della Chiesa, e sua figura. La Chiesa è fiera di avere una madre tanto sicura, umile e santa, fedele pur nella sofferenza della persecuzione.

Nel suo canto di lode a Dio, che oggi ascoltiamo nel brano del vangelo, Maria manifesta la consapevolezza che vivere vicino a Dio comporta essere in contrasto con il mondo. Nel mondo ci sono i potenti, i superbi, i ricchi avidi a costo di essere ingiusti: Maria lo sa, ma non si lascia scandalizzare dal loro comportamento. Ella vede che al di sopra di loro vi è l’amore di Dio, che interviene a favore dell’umile, del povero, dell’affamato, dell’oppresso. Ella è felice di condividere la vita con queste persone che si abbandonano alla misericordia e alla fedeltà di Dio. Ella è felice di essere a servizio di Dio, che vuole manifestare al mondo la sua presenza di Padre e di amico degli uomini! Nel suo cantico ci dice la sua gioia profonda per ciò che Dio è, un Dio salvatore. Nel cuore di Maria non c’è null’altro che amore a Dio, amore che si manifesta col proclamarne la grandezza e con l’essere contenta di lui. Ella esulta perché Dio esiste e perché è così com’è! Di lui Maria vede l’amore per gli uomini sofferenti, un amore non generico, ma personale. Lei stessa sa d’essere amata da lui e considerata, non perché grande e famosa, ma perché piccola e impegnata nel servizio silenzioso e nascosto.

Con il suo cantico Maria ci accompagna nelle difficoltà che la nostra fede e la nostra fedeltà al Signore incontra. Sostenuti dalle certezze di Maria noi continuiamo a servire Gesù, ad amarlo, a seguirlo, anche quando vediamo tutti gli sforzi del drago rosso e quando qualche suo artiglio ci fa soffrire. Reciteremo il cantico di Maria per sostenere i nostri fratelli che, o in famiglia, o sul lavoro, o anche nello svago, devono lottare per non lasciarsi strappare la fede e l’amore a Gesù. Se viene intaccata la loro fede e il loro amore a Gesù viene pure meno la loro comunione di fratelli e viene meno la loro e la nostra gioia. Guarderemo a Maria, che, già nella gloria al di sopra di tutti i santi, ci vede e ci osserva e ci invita a continuare con perseveranza il cammino iniziato con il nostro battesimo.

Maria, tu che ci attendi al di là delle persecuzioni che hai sopportato, ottieni da tuo Figlio che ci perdoni e ci rivesta del suo Spirito di umiltà. Intercedi perché anche noi diventiamo suoi testimoni con la gioia del cuore e l’esultanza dello spirito! Insieme a te daremo a lui ogni onore e gloria!

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