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OMELIE / Omelie IT

01 apr 2021
1-3/04/2021 - triduo pasquale  - anno B

1-3/04/2021 - triduo pasquale  - anno B

Giovedì Santo        Esodo 12,1-8.11-14         1Corinzi 11,23-26      Giovanni 13,1-15

Venerdì Santo        Isaia 52,13 - 53,12          Ebrei 4,14-16; 5,7-9   Giovanni 18,1 - 19,42

Sabato Santo          - - -

 

La liturgia del Triduo Pasquale è molto ricca di spunti di meditazione e di stimoli alla conversione.

Giovedì accogliamo da Gesù il comandamento nuovo, di cui egli stesso ci dà un esempio eloquente con il lavare i piedi ai discepoli. Proprio oggi abbiamo sotto gli occhi questo gesto d’amore, perché così comprendiamo quale dev’essere il frutto della comunione eucaristica e del ministero sacerdotale. Questi misteri sono stati istituiti oggi, e noi li godiamo ogni giorno, e grazie ad essi la nostra vita è nella pace. Essi ci sono stati dati dal Signore perché possiamo vivere il suo comando: amatevi l’un l’altro come io vi ho amati!

 

Il suo amore, simboleggiato dalla lavanda dei piedi, lo contempliamo nel suo perfezionamento venerdì, quando accompagneremo Gesù nella sua passione, ne udremo ancora l’annuncio e ancora stupiremo e soffriremo insieme con la Madre e con il discepolo che egli amava. E come essi hanno accettato di iniziare una novità di vita, grazie alla parola loro rivolta da Gesù in croce, così anche noi ci proporremo di essere attenti alla sua parola per cogliere quella che può cambiare i nostri giorni!

 

Il corpo di Gesù sarà deposto con i profumi nella stanza dov’egli attenderà in silenzio l’arrivo dei suoi, che gli manifesteranno il proprio amore. Nel giorno di sabato vivremo anche noi quel silenzio, attendendo la sorpresa di Dio. Gesù che risorge è la sorpresa per tutto il mondo! Chissà quale sorpresa preparerà il Signore per me, per la mia famiglia, per la mia comunità! Ciò che non mi attendo, anzi, che dispero ormai, questo il Padre è capace di farmelo trovare, a me che amo Gesù!

 

Se non l’ho già fatto nei giorni scorsi, oggi cerco l’occasione di celebrare il Sacramento della penitenza confessando i miei peccati ad un sacerdote. Potendo cercherò pure di trascorrere in mattinata un’ora in silenzio adorante in chiesa. Gesù è degno che io mi prepari a vivere nella gioia la sua vittoria sulla morte, l’ultimo nemico dell’uomo!

 

Alla Solenne Veglia è già Pasqua, celebrazione della Risurrezione del Signore Gesù Cristo. Vari segni ci preparano e molte letture ci nutrono. La benedizione del fuoco, la preparazione del cero e la sua accensione, l’accensione dei lumi in mano a tutti i fedeli, il canto che invita gli angeli, tutta la terra e tutta la Chiesa all’esultanza. Contemplando i vari fatti celebrati in questa notte, esaltiamo l’amore del Padre: “per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio”. Ascoltiamo quindi le letture: sono sette dell’Antico Testamento, (spesso però se ne leggono solo tre o quattro): ci aiutano a ripercorrere la storia della salvezza dalla creazione del mondo fino all’attesa del Salvatore annunciata dai profeti. San Paolo ci fa rimeditare il nostro battesimo (Romani 6,3-11), nel quale siamo rinati per partecipare alla risurrezione di Gesù, che udiamo dal vangelo secondo Marco (16,1-8). Le donne rimasero sorprese nel trovare la tomba vuota e si spaventarono nel vedere l’angelo che annuncia la risurrezione di Gesù, il crocifisso. Gli ubbidiscono, andando ad annunciare l’accaduto ai Dodici. Chissà se riesco ad accogliere anch’io la notizia che la morte non ha più in suo potere Gesù, e con lui nemmeno la mia vita. Mi consegno a lui, mi unisco al suo corpo che è la Chiesa, così da non perdermi di nuovo nelle paure che sconvolgono gli uomini. Con tutta la Chiesa ricomincio a cantare l’alleluia di gioia e di speranza. E con tutti i fratelli rinnovo le promesse del battesimo rinunciando a satana e a tutti i suoi tentativi di strapparmi la fede e la comunione. Pronuncio ad alta voce il mio “credo” nella paternità di Dio, nella signoria di Gesù, nella novità dello Spirito Santo che unisce la Chiesa santificando i credenti.

Rinnovato e rinfrancato tornerò in quel mondo che aspetta la mia testimonianza alla risurrezione del Signore, e vivrò ogni situazione con la gioia che questa notte ha risvegliato. Non mi sentirò da meno di quei catecumeni che nelle varie parti del mondo questa notte sono battezzati, e per la prima volta sperimentano la bellezza e la grandezza di essere figli di Dio, di essere membri della sua Chiesa, di essere immersi nell’amore trinitario del Dio altissimo. 

Alleluia, alleluia, alleluia!

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